Capitolo 40

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Non avrei mai pensato di trovarmi in una prigione, in tutta la mia vita.

«Fatemi uscire cazzo! Quella roba non è mia!» sbraita Dallas battendo le mani sulle colonne della cella in cui è rinchiuso.

«Dallas calmati! Non ti faranno mai uscire se ti comporti così» cerco di calmarlo senza ottenere il minimo risultato.

«Dio non dire così! Tu non sai quello che dici! Sono io quello intrappolato come il tonno in scatola» sbraita tirando fuori un braccio per indicarmi. Arrivano di corsa gli agenti di polizia per salvaguardare la mia incolumità da quello che pensano sia un criminale.

«Dai Dallas non è così male ci voleva un po' di fresco no? Qui alle Hawaii fa così caldo» Josh si sventola davanti al viso e Dallas finge una risata incenerendole con lo sguardo.

«Stai zitta femminuccia che appena esco di qua ti...» nello sguardo di Josh passa una scintilla di divertimento, probabilmente vedere Dallas in questo stato deve dare molta soddisfazione.
Tessa arriva in suo soccorso bloccando le sue parole.

«Non penso sia il caso di minacciare qualcuno qui» asserisce seria.

«Sai quanto me ne frega!» urla lui.

Thomas entra nella stanza. Il labbro spaccato, lo sguardo basso.

«Portatelo via da qui prima che lo ammazzi!» urla Dallas.

«Calmati fratellino sono venuto solo per pagarti la cauzione» afferma «Ma se vuoi posso sempre tornare indietro e lasciarti marcire qua»

«Non dire stronzate e paga che lo sai benissimo che io sono qua per colpa tua cazzo!»

Thomas paga la cauzione e i poliziotti anche se contrari aprono la cella di Dallas e lo lasciano uscire.

«Dove diavolo sei andato a prendere cento mila dollari? Stavo per diventare vecchio!»

«Un grazie Thomas sei il fratello migliore del mondo basterebbe» gli fa un sorriso.

«Non fare questa cosa con la faccia! Lo sai benissimo perché sono finito in questo postaccio!»

«Possiamo uscire prima di iniziare una nuova discussione?» domanda Tessa.

I due ragazzi annuiscono e si avviano verso l'uscita dell'ufficio postale furibondi.
Camminiamo per le strade buie di Maui e tra noi regna ancora il silenzio.

«Quindi mi volete spiegare perché avete litigato? Ti sei sfigurato Thomas» strilla Eliza.

«Concordo con lei... Voglio sapere che cosa è successo» concordo.

«Niente di importante» dice prontamente Thomas.

«Perché no? Raccontiamo questa bella storiella»

«Dallas» lo riprende Tessa. Però è troppo tardi perché Dallas interrompa il lancio della bomba. Infatti spiattella tutta la verità deridendo il fratellastro.

«Eliza devi sapere che il tuo caro fidanzatino ha dei seri problemi con la droga. A me non mi intessa se muore oggi o domani, per crack o eroina ma mi interessa quando per comprarsi quella merda vende le mie cose!»

«Smettila!» ringhia Thomas. Dallas lo afferra dal colletto della maglietta e lo avvicina a se.

«Sarà meglio che ti fai ridare il mio rolex»

«Sennò?» lo provoca Thomas.

«Non vuoi saperlo»

«Ragazzi, ragazzi! Basta!» Tessa cerca di separarli.
Appena Dallas lascia andare Thomas lui va verso Eliza e la stringe in un abbraccio ma lei si divincola dalla sua presa.

Kiss me under the sunshine #wattys2019Where stories live. Discover now