Chi sei tu
che appari così soavemente
alla mia mente
nei caldi momenti di estasi?
Sei ciò che rimane
di dolce e di lieto
di quell'amara rimembranza
che strugge il cuore inquieto?
Sei lo strascico del passato che non fu
o proiezione di un tanto atteso futuro?
Che cosa avrò mai creato!
Uno sguardo pacato, un animo placato
un anima d'oro in cui trovo ristoro
Una chioma di grano, un sogno lontano
così vicino! Ma nulla di profano
Un amore arcano; sarà folle o sarà sano?
Sarà pure un'illusione, questa pura devozione
ma l'emozione non si dissolva
destino vuole che si evolva
Nei miei pensieri giaci
ma da molto ancora taci
suvvia! Mente tormentata
perché così irresoluta?
Giustizia venga data
a questa storia soffocata:
ogni giorno io ti vedo
Spirito di ogni dove
spontaneo e silenzioso
Un marmo ellenico da chissà dove
snello sobrio e sol pensoso
Tu che rifletti mie paure e desideri
guidami sui sentieri
verso forti sensi e veri
Visione angelicata
verrai presto realizzata
su carta e su penna ti avrò evocata
insieme a lei, la compagna fatata
E spero che ti avveri, oh lo spero
in un qualcuno che m'assista
nei turbolenti pensieri
del mio genio, e mia impotenza
qualcuno che non molli la lenza:
Si tratta di andare più in fondo al mondo
e dare vita a un amore fecondo
Ma fino ad allora, destino è sconosciuto
e lo spirito rimane incompiuto.
Ti ho trovata nel freddo dell'Artide
Oh bella stella polare
Ma per me profumi di olive ed alloro
E aleggi nel vasto ed antico mare
1 aprile 2019
