Capitolo 5 - Parte 1: Nejire contro le illusioni di Camie

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Gli occhi verdi di Izuku avevano perso la loro solita vivacità. Fissava con sguardo vacuo un punto indeterminato di fronte a lui. Una foglia gli aveva provocato uno squarcio nella manica bianca della sua camicia, graffiandogli la pelle e sporcando di cremisi il tessuto. La macchia si allargava, preoccupando la giovane strega che cercava di fermare la perdita di sangue.

Tenya tratteneva faticosamente Katsuki dal colpire il vulnerabile Izuku, caduto sotto l'effetto di uno degli incantesimi della Foresta Nera.

Anche il drago dormiente era stato colpito da quelle foglie, ma non sembrava averne accusato il colpo, al contrario il suo sonno si era appesantito.

Ochaco scosse Izuku, sperando di risvegliarlo dallo stato di trance in cui si trovava, senza alcun risultato. Rimaneva immobile, come una statua. 

"Perché quel bastardo non si sveglia?!" domandò aggressivamente il Re delle Bestie, respingendo la presa ferrea del Cavaliere. 

"Finché non riusciremo a sconfiggere l'artefice di questo incantesimo, né lui né Eijirou si risveglieranno." spiegò la strega.

"Errato!" una voce radiosa contraddisse quanto detto dalla castana. 

Nejire, la fata, tenendo ancora per mano l'elfo suo amico, si muoveva leggiadramente nella direzione di Izuku e Ochaco.

"La magia delle fate è molto più potente di quella di voi streghe..." Nejire avvicinò le sue mani delicate sulle guance del compagno che stava cercando.

"Fate?" chiese incredula Ochaco. 

Due settimane prima, un giovane cavaliere dall'aria svampita raggiunse una piccola comunità magica, chiedendo un luogo dove poter passare la notte. Quando ripartì una giovane strega desiderosa di imparare di più riguardo la magia prese parte al suo viaggio in direzione delle Lande Ghiacciate ed Infuocate che formavano il Regno della Dinastia Todoroki.

Alla tappa successiva, Tenya, un Cavaliere del Clan Iida, decise di seguirli, ispirato dalla determinazione del giovane dai capelli verdi, per assicurarsi che arrivassero sani e salvi alla loro meta.

Nejire schioccò le dita e gli occhi di Izuku si rianimarono.

"Lady Nejire?! Che cosa ci fa lei qui?!" chiese il ragazzo balbettando.

"All Might ci ha mandati a cercarti." rispose Tamaki seriamente.

"A-All Might?! Ho fatto qualcosa di sbagliato?" domandò Izuku, riflettendo su cosa potesse aver attirato l'attenzione del suo insegnante.

"Quello è un drago?" Nejire si precipitò in direzione della creatura leggendaria, senza che Katsuki facesse in tempo a frapporsi. "Sembra che anche lui sia sotto lo stesso incantesimo di Izuku..." rifletté a bassa voce la fata.

Risvegliare un drago era tutt'altra cosa rispetto ad un umano privo di magia. Nejire passò in rassegna coloro che la circondavano. Poteva funzionare.

"Se mi aiutate, posso svegliare il drago!" esclamò, sperando che gli sforzi venissero ricompensati.

 "Conta su di me!" si propose Izuku fieramente.

"Si riferiva... a gente dotata di magia..." gli disse a bassa voce Tamaki, sperando di non ferirlo più del necessario.

 "Sì, certo... avevo capito... io scherzavo..." mortificato, Izuku si sedette sulla terra bruciata, a causa delle continue esplosioni del Re delle Bestie, poco distante dai suoi compagni.

"Prendetemi per mano e prestatemi il vostro potere." disse la fata, allargando le braccia. Attorno a lei, formando un cerchio, gli altri maghi si presero per mano.

Delle onde vorticanti si riversarono sulla creatura dormiente. L'acqua scintillava. Alcune gocce di magia pura ricaddero al suolo, facendovi ricrescere la terra. Le foglie degli alberi colpiti dalla magia persero la loro tinta nera, acquistandone una verde brillante.

Un ruggito si alzò nella fitta foresta. Udibile anche a grandi distanze. L'ultimo della stirpe dei draghi si era risvegliato.

King and Lionheart [TodoMomo]Where stories live. Discover now