Capitolo 35

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Mi svegliai presto stamattina visto che avevo una precisa meta in cui recarmi, non so se siano gli ormoni a parlare ma vorrei andare a trovare mia madre.
Chiamai Matt ieri prima di dormire e gli dissi i miei piani e lui si trovò immediatamente disposto ad accompagnarmi.
Svegliai Antonio visto che doveva tornare al distretto dopo i mesi sotto copertura.
"Antonio"dissi scuotendolo delicatamente mentre indossavo un ciondolo che mi aveva dato Kelly, con una stella ed all'interno una foto di gruppo con Kelly, Shay e Matt.
"Dimmi amore"disse girandosi dalla mia parte.
"Devo andare con Matt a fare una commissione, buon lavoro"dissi baciandolo.
Mi vesti e mi diressi fuori casa dove mi aspettava Matt con una buonissima torta del 'Eggy's' la tavola calda dell'East Side più buona di tutta Chicago.
"Mi leggi nel pensiero?"chiesi salendo mentre addentai il mio pezzo di torta al cioccolato con le fragole sopra.
"Ti ho preso anche un cappuccino da 'Starbucks'"disse passandomi il bicchiere.
"Matthew Casey sei il miglior fratello che qualcuno potesse mai desiderare"dissi abbracciandolo.
"Andiamo dalla mamma"disse mettendo in moto.
Ero sinceramente agitata, non la vedevo da quando aveva ucciso papà e, beh direi che erano passati un bel po' di anni, volevo perdonarla ma non so nemmeno se sarei riuscita a guardarla negli occhi.
Appena superammo Chicago per raggiungere lo stato del Delaware dove si trovava il carcere di media sicurezza dove era rinchiusa, mi si formò un nodo allo stomaco e Matt lo notò.
"Andrà tutto bene sorellina"disse tenendomi la mano senza staccare gli occhi dalla strada.
Mentre parcheggiammo sentii che il piccolo incominciava a scalciare, in un certo senso era in ansia anche lui.
Scendemmo dal piccolo furgoncino di Matt per dirigerci all'entrata della prigione dove un secondino ci perquisì.
Superati i controlli ci avviammo verso la sala delle visite solo che, visto il passato di mia madre, potevamo comunicare solo tramite un vetro antiproiettile e anti sfondamento.
Matt mi fece sedere e presi in mano il telefono senza riuscire a staccare gli occhi dal tavolo, non riuscivo a vedere come era diventata oppure semplicemente non riuscivo a sostenere lo sguardo di colei che mi aveva portato via l'uomo più importante della mia vita.
"mis pequeños (piccoli miei)" disse mia madre con le lacrime agli occhi.
Mi decisi ad alzare lo sguardo per risponderle ma le parole non mi uscivano dalla bocca.
"perché?"gli chiesi sull'orlo del pianto, 'perché mi aveva rovinato la vita'
"Vostro padre voleva portarmi lontano da voi"disse con un accento marcato, non aveva mai smesso di parlare spagnolo nemmeno in prigione.
"no mates la respuesta a nada (uccidere non è la risposta a niente)"disse Matt sedendosi accanto a me.
"come state?"chiese sorvolando l'argomento
"benissimo, vero Matt?"chiesi al ragazzo mentre sorridevo, volevo mostrarle che anche senza di lei eravamo qualcosa.
"Ho saputo che hanno trovato Regan, come mai non è venuta?"
"Era piccola quando sei andata in prigione, non si ricorda nemmeno chi tu sia"
"Voi non gliene avete parlato?"
"Cosa avremo dovuto dirle, 'Regan guarda che tua madre è una tossica e un'assassina a sangue freddo'"disse Matt ironicamente
"Mi dispiace di essermi comportata male con voi, ma vi giuro che sono cambiata, sto andando ai centri di recupero e sono una detenuta modello"disse mettendo la mano sul cuore
"Proprio quello che ogni figlia vorrebbe sentire di sua madre"dissi distogliendo lo sguardo.
"Guardami negli occhi mi bebe (piccola mia) ti giuro che migliorerò per essere una buona madre visto che non ne hai avuto una"
"In realtà sono stata educata nel miglior modo del mondo, sempre meglio di quello che avresti potuto fare tu"
"Beh quella Camille non si doveva permettere di non farmi vedere te"
"Non provare nemmeno a nominarla, era la madre migliore che potessi avere"dissi puntando il dito contro il vetro.
"In tutta la mia vita ho provato a cercare un senso a tutto quello che avevi fatto, ma sono giunta alla conclusione che sei solo una pazza psicopatica, buena vida mamá (buona vita mamma)." dissi rimettendo la cornetta al suo posto per poi uscire.
Matt mi raggiunse immediatamente e tornammo a Chicago, un viaggio a vuoto.
"Tanto siamo sempre stati io e te, soprattutto in questo momento non abbiamo bisogno della mamma"disse posandomi una mano sulla gamba mentre guidava
"Grazie Matt, per tutto"dissi posando la testa sul suo petto.
Quando tornammo a Chicago si erano fatte le 12:30 quindi decidemmo di fermarci in un diner sulla strada il 'Parks & Field'.
Entrammo e prendemmo subito posto e ordinammo qualcosa da mangiare, decisi di prendere un'insalata con pollo croccante e Matt prese un bel panino.
"Sorpresa"disse qualcuno posandomi una mano sulla spalla.
Mi girai e vidi Antonio insieme a Sylvie che corse subito incontro a Matt.
"Come sapevi dove trovarmi?"chiesi mentre mi spostavo per farlo sedere.
"Matt mi ha detto che saresti andata a trovare tua mamma"disse posandomi una mano sulla spalla
"Volevo darti il mio supporto piccola"disse accarezzandomi la spalla.
Istintivamente poggiai la testa sul suo petto e sorrisi, capì finalmente che non avevo bisogno di mia madre per una famiglia, bastava semplicemente l'amore dei miei fratelli, amici e di Antonio.
"Allora avete già in mente dei nomi per il piccolo?"chiese Sylvie tenendo la mano di Matt.
"Sinceramente non ci abbiamo ancora pensato, ma abbiamo delle idee sul secondo nome"dissi guardando Antonio negli occhi per cercare la sua approvazione.
"Diteceli, non aspettiamo altro"disse Sylvie sorridendo impaziente
"Pensavamo a due diversi secondi nomi...uno sicuro è Matthew"dissi sorridendo per poi alzare lo sguardo per notare l'espressione gioiosa di mio fratello sul viso.
"E il secondo Christopher"dissi sorridendo, gli volevo bene come se fosse un padre.
"Herman ne sarà entusiasta"
Rimanemmo lì a divertirci finché non mi arrivò una chiamata.
"Pronto"dissi alzandomi per rispondere
"Sara sono Kevin"
"ciao"dissi fredda mentre aprivo la porta per uscire dal locale.
"Mi volevo scusare per come ti avevo trattato"disse imbarazzato.
"Si beh non credi che ormai sia troppo tardi? Ammetto che non eravamo fatti l'uno per l'altro ma dirmelo proprio mentre ero ricoverata è stata una cattiveria che di sicuro non mi meritavo"dissi sedendomi su una panchina.
"Lo so e sinceramente non ero arrabbiato con te, Antonio mi aveva appena messo davanti alla verità e non ci volevo credere...mi dispiace ancora tanto."
"Accetto le tue scuse Kevin, come stai?"chiesi
"Molto bene, però pensavo di tornare nel l'unità di Voigth, sempre se per te non è un problema"
"No, non devi basarti sui miei problemi per fare le cose che vuoi, mettiamoci una pietra sopra, passato è passato"dissi accavallando le gambe.
"Grazie mille, all'FBI non mi sento di famiglia come mi sentivo da voi"
"Stai attento il primo giorno con Hank, non gli è piaciuto come ti sei comportato con me"dissi ridacchiando.
"Sarò armato"disse ridendo
"grazie ancora per avermi perdonato Sara"disse sospirando
"Ci mancherebbe Kevin, grazie a te per avermi chiesto scusa."
Ci salutammo e appena riattaccai ritornai nel locale
"Tutto bene tesoro"chiese Antonio preoccupato
"Si, era Kevin, mi ha chiesto scusa per come si è comportato e ha detto che vorrebbe tornare nell'unità di Hank"dissi sedendomi.
"Spero che scherzi? Dopo averti trattato in quel modo per me è morto"
"Prova a dargli una seconda chance, al telefono sembrava davvero pentito"dissi tenendogli la mano
"Solo perché me lo chiedi tu."disse dandomi un bacio sulla guancia.
Parlammo del più e del meno finché non decidemmo di fare una passeggiata nel quartiere dei negozi
"Aspetta quindi se avessi una figlia femmina la chiameresti Leslie oppure Shay?"chiese Sylvie sorridendo
"Sarebbe una cosa carina"disse prendendomi la mano mentre passeggiavamo davanti ai negozi per bambini.
"Non vedo l'ora del Baby shower per potergli dare dei piccoli regalini"disse ridacchiando.
"Con Matt come vanno le cose?"chiesi sorridendo
"Va benissimo, solo che ho ho un piccolo problema"disse piazzandosi davanti a me
"Ok dimmi tutto"dissi perplessa
"Ho un ritardo di 4 giorni"disse mangiandosi le unghie dal nervoso
"ho fatto un test e sono incinta solo che ho paura di come potrebbe reagire Matt"disse tutto d'un fiato
"Matt ha sempre desiderato diventare padre e poi voi, si vede lontano un miglio che vi amate e se per caso i tuoi dubbi derivassero dalla storia con Gabby, non devi più preoccuparti di ciò"dissi stringendola in un abbraccio
"Ho paura che mi lasci perché stiamo insieme da poco"disse poggiando la testa sulla mia spalla.
"Ragazze tutto ok?"chiesero Matt e Antonio visto che ci eravamo improvvisamente fermate
"Sylvie stai bene?"chiese Matt avvicinandosi
"possiamo parlare?"chiese staccandosi dal mio abbraccio
SYLVIE E MATT... (narratore)
Andarono a nascondersi dietro un vicolo per parlare e Matt era sinceramente preoccupato, non aveva mai visto la sua ragazza in quello stato.
"Sylvie che cosa ti preoccupa?"chiese mettendogli una mano sulla spalla.
"Ho un ritardo di 4 giorni...Matt sono incinta"disse guardando in basso, aveva paura di alzare lo sguardo per vedere la reazione sul suo volto
"Ma è magnifico"disse Matt con le lacrime agli occhi
"Non sei arrabbiato, insomma stiamo insieme da poco e.."
"Sylvie tu sei la donna che amo, dopo Gabriela non pensavo di trovare un'altra donna d'amare, ma poi tu sei stata la mia spalla su cui piangere e ti ho visto con una luce diversa"disse baciandola
"questo è il nostro piccolo desiderio nascosto"disse Matt mettendo una mano sulla pancia di Sylvie.
Rimasero abbracciati per più di cinque minuti e poi decisero di andare a dare la notizia ai ragazzi.
SARA P.O.V
Aspettavo con ansia il ritorno dei ragazzi, non che avessi dubbi sulla sanità mentale di mio fratello, ma sotto sotto speravo che avesse fatto la scelta giusta.
Finalmente li vidi e corsi da loro.
"Allora?"chiesi impaziente mentre Antonio confuso mi raggiunse
"Stiamo per diventare genitori"dissero entrambi alzando le mani gioiosi
"Congratulazioni amico"disse Antonio battendo il pugno a Matt
"Benvenuta nel mondo della lievitazione Sylvie"dissi abbracciandola
"Quando farai la prima ecografia?"
"Andrò da Natalie oggi per sapere di quanto sono"
Tornammo a casa e io e Antonio ci coccolammo sul divano, reduci da una mattinata difficile, almeno per me.
A Casa Brett e Casey...
Appena tornarono nel loro appartamento si prepararono per la visita che Sylvie avrebbe dovuto fare quel pomeriggio.
Sylvie si vestì molto comoda, con dei jeans e una maglia che poi avrebbe dovuto alzare, le sembrava tutto così strano, di certo non si immaginava che la sua relazione sarebbe andata così, ma ne era super entusiasta.
Presero il furgoncino di Matt per dirigersi in ospedale
"Secondo te oggi ci diranno anche il sesso?"chiese impaziente mentre attraversavano le porte d'ingresso
"Credo sia veramente troppo presto, ma non saprei"disse Sylvie accomodandosi.
"Sylvie Brett"disse Nat facendo capolino dalla stanza con in mano la cartella di Sylvie
"Sdraiati pure sul lettino e alzati la maglia"disse prendendo una sedia dove sedersi
Appena Sylvie si sdraiò iniziò la visita.
"Ok Sylvie sei esattamente di 10 settimane"disse Natalie passando l'ecografo sulla pancia di Sylvie.
Piansero di gioia e chiesero a Natalie di stamparle due foto del piccolo feto.
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LIEVITAZIONE CIT. BROOKLYN😂😂
(comunque io non sono spagnola e non studio lo spagnolo per cui le frasi che troverete scritte sono solo frutto di ricerche su internet per cui chiedo venia❤️)
PRESTO LA NASCITA...
xoxo a tutti🥰

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