Capitolo 2

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Mi fermo a pochi chilometri dalle mura della città, vicino ad alcuni rigogliosi cespugli. Un enorme albero troneggia al centro di Kiten, ricordo della missione in cui le compagnie dell'Alba Dorata e del Toro Nero riuscirono a respingere l'attacco del Regno di Diamond.

In realtà non sono sicura del perché io abbia scelto questa meta, nonostante abbia cercato di darmi delle motivazioni logiche. Se mi sfugge, probabilmente non è un dettaglio importante.

È quasi sera, Julius non dà segni di conoscenza. Sto per finire il mana a disposizione, ma è indispensabile alimentare il Mantello dell'invisibilità. Annullo la Culla curativa.

La testa di Julius è appoggiata al mio grembo, il suo corpo disteso. Ogni segno di ferita è scomparso, ma sento che rantola nel sonno.

Chiudo gli occhi, mi concentro e, con le mani sulle sue guance, invoco la magia curativa Dolce naufragio, che permette di lasciarsi andare a un riposo così profondo da somigliare alla morte.

Apro gli occhi, sbatto le palpebre un paio di volte: il sole è tramontato, l'oscurità inizia a impossessarsi del luogo e della mia anima. Essere sola, nel silenzio più totale e priva di rassicurazioni, mi fa venire un nodo in gola.

Poso lo sguardo sul viso di Julius, cerco nei suoi lineamenti rilassati quel coraggio che, per ora, mi manca.

Accarezzo la sua fronte, sposto alcune ciocche di capelli.
Eccolo, sulla parte sinistra, quel regale asterisco blu. E poi quei distintivi e nastrini di merito, per ricordare a tutti il lungo percorso fatto di imprese e sacrifici per arrivare a ricoprire il ruolo più importante.

«Oh Julius, non puoi lasciarci ora, il regno ha bisogno di te... io ho bisogno di te» mormoro, e una furtiva lacrima sfugge al mio controllo.

Sento tutto il peso del viaggio dalla Capitale a Kiten, sento la riserva di mana esaurirsi, sento la disperazione che si fa strada nei miei pensieri. Per fortuna, un suono familiare mi ridesta.

«Donna imporporata, qui è Yami Sukehiro che parla» sento provenire dal mio trasmettitore.
«Yami, smettila di usare questi soprannomi, sembra quasi che il mio ruolo di Vice-imperatrice ti turbi!» rispondo di rimando, mostrando una verve che al momento non possiedo davvero.
«Chiedo scusa maestà – dice con tono ironico – pensavo volessi qualche aggiornamento.»
«Sentiamo.»
Mi preparo al peggio.
«Io e gli altri cavalieri ancora lucidi siamo alla base del Leone Cremisi, stiamo radunando quanti più civili possibile per proteggerli dagli Elfi – prende una pausa di qualche secondo – Fuegoleon Vermillion si è svegliato.»

Emetto un sospiro di sollievo. Fuegoleon, oltre a essere il comandante della compagnia del Leone Cremisi, è anche uno dei migliori e più potenti cavalieri magici del regno.

«Finalmente una bella notiz-»
«Le buone notizie finiscono qui – mi interrompe – gli Elfi stanno uccidendo qualsiasi umano gli capiti sulla strada. Ci serve una strategia, ci servite tu e Julius qui.»
«Hai qualcuno che sappia usare la magia di trasporto con te?»
«Dimmi dove siete e vi mando il mio mezzo di trasporto personale» risponde e, anche se non lo vedo, so che ha accennato a un sorrisetto.
«Ci troviamo a circa due chilometri dalla porta principale di Kiten.»
«Mando un mio sottoposto alla porta tra pochi minuti, fatevi trovare lì.»

Provo a ringraziarlo, ma non risponde: deve essere corso a dare ordini a destra e manca, con il tatto che solo lui possiede.

«Sembra che la nostra permanenza qui sia stata breve e fugace...» commento ad alta voce, visibilmente irritata. Tanta fatica per nulla?

Ancora seduta, con Julius appoggiato a me, faccio librare in volo la sfera che ci rende invisibili. "Ottimo modo per ottenere due risultati al prezzo di uno" mi dico, compiacendomi dei miglioramenti della mia magia negli ultimi mesi. Frutto di duro allenamento, ovviamente.

In poco meno di due minuti arriviamo all'ingresso della città. Sono indecisa se interrompere l'incantesimo di difesa, ma preferisco aspettare l'apparizione del cavaliere del Toro Nero. Il giovane non tarda ad arrivare, spuntando attraverso un portale rotondo e dai confini sfumati.

«Mi chiedo dove siano l'Imperator... AH!» urla, quando ci vede apparire dal nulla.
«Scusa per lo spavento, ma ho dovuto prendere delle precauzioni per proteggere l'Imperatore» gli spiego.

Il ragazzo scuote la testa e balbetta qualcosa, poi mi invita ad attraversare il portale.
Ho evocato dei lembi di acqua che, attorcigliati al corpo di Julius, mi consentono di trasportarlo senza troppa fatica. Attraverso il portale e vengo seguita a ruota dal giovane cavaliere.

Ci troviamo nello spiazzo principale della base del Leone Cremisi. Davanti a noi Yami e Fuegoleon ci guardano senza far trapelare emozioni.

«Bravo il mio Finral, vedo che una volta tanto ti rendi utile» sbotta Yami, dando una sonora pacca sulla schiena al giovane, che cade rovinosamente a terra.

Mi lascio sfuggire una risatina, Yami non cambierà mai. Però non ho il tempo di aprir bocca che la mia vista si appanna, sento l'incantesimo d'acqua annullarsi e le forze mancarmi, poi il nulla.

Quel regale asterisco bluWhere stories live. Discover now