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Ed eccolo che era arrivato, l’incubo di ogni studente, l'orrore per gli universitari e la morte per chi tornava dalle ferie, il fatidico periodo del rientro, anche chiamato settembre, il mese peggiore di tutti e il più disprezzato. E con settembre, oltre il ritorno del malumore generale di tutto il mondo, erano ritornate anche le solite e noiose routine quotidiane, come per esempio la scuola.

<sono agitato> buttò fuori Jungkook <molto agitato>

<andrai benissimo Kook, hai studiato tanto> disse Taehyung mentre scompigliava i capelli al più piccolo.

I due ragazzi si trovano davanti alla classe che da lì a pochi minuti avrebbe ospitato l'esame del corvino. Taehyung non riusciva a sopportare di vedere il suo amico così tanto agitato e nervoso perciò, per confortarlo, decise di prendergli la mano e di stringerla con la propria come aveva fatto lo stesso Jungkook quel pomeriggio al cinema. Appena sentì quel dolce contatto gli occhi del corvino si spalancarono e subito alzò lo sguardo per incatenare i suoi occhi con quelli del più grande ma, con grande sorpresa, gli occhi nocciola di Taehyung lo stavano già ammirando. Perciò rimasero lì, mano nella mano, con gli occhi fissi con quelli dell’altro, non servivano parole in quel momento, i loro occhi parlavano già abbastanza da soli. Quel magico momento, durato solo pochi secondi, svanì quando la porta dell’aula si spalancò e da essa uscì una ragazzina minuta con i capelli legati da una coda alta. La ragazza era seguita da un professore che, appena messo il naso fuori dalla classe, pronunciò le fatidiche parole <Jeon, sei il prossimo> così, con immenso dispiacere, Jungkook lasciò la mano del suo hyung, si alzò e si avviò verso la classe ma non prima di girare lo sguardo un'ultima volta verso Taehyung il quale aveva entrambi i pollici alzati e un grande sorriso stampato sulle labbra, sorriso che diede a Jungkook un sacco di coraggio.

Da quando Jungkook era entrato nell’aula Taehyung aveva controllato l’orologio circa ogni cinque minuti e poteva dire con estrema certezza che il corvino era lì dentro da ben quaranta minuti. Poverino, lo staranno torturando. Il grigio sperava davvero nella promozione dell’amico, alla fine Jungkook si era davvero impegnato durante l’estate e si meritava di passare l’anno. Ad una certa, Taehyung sentì una porta spalancarsi e un <arrivederci e grazie> e vide sbucare fuori dall’aula un fantastico Jungkook tutto sorridente.

<allora com'è andata?> domandò Taehyung mentre stringeva il più piccolo in un caloroso abbraccio.

<è andata> ricambiò l’abbraccio Jungkook non volendo più lasciare il più grande.

<sei stato promosso?> domandò ancora.

<non lo so> rispose Jungkook mentre annusava il buon profumo dei capelli del grigio.

<cosa vuol dire che non lo sai?> chiese Taehyung staccandosi dall’abbraccio per guardare il corvino.

<preferivo continuare ad abbracciarti> fece un broncio Jungkook.

<ci abbracceremo dopo, ora rispondi alla domanda>

<hanno detto che lo scritto è andato discretamente bene mentre all’orale potevo fare di meglio ma è sicuramente sufficiente perciò non devo preoccuparmi perchè sono promosso ma ufficialmente i tabelloni con gli esiti finali usciranno tra 2/3 giorni> rispose il piccolo mostrando il sorriso che a Taehyung piaceva tanto. 

<sono molto fiero di te> disse il più grande avvolgendo nuovamente Jungkook in un altro abbraccio.

<Tae?> parlò Jungkook mentre, con la testa ancora posizionata nell’incavo del collo del grigio, annusava il buon profumo che Taehyung emanava.

<dimmi>

<voglio portarti a cena fuori stasera> disse Jungkook <per ringraziarti dell’aiuto che mi hai dato durante quest’estate>

<non devi ringraziarmi di niente Kook, sono io che dovrei ringraziare te>

<per cosa hyung?> domandò Jungkook staccandosi nuovamente dall’abbraccio.

<mi hai fatto capire tante cose e per questo te ne sono molto grato> rispose Taehyung mentre la sua mano accarezzava la guancia del piccolo.

<cosa ti ho fatto capire?>

<te lo dirò più avanti, ora sei troppo piccolo> e gli scompigliò i capelli iniziando a ridere.

<eddai hyung> disse Jungkook rifacendo quell’adorabile broncio.

Taehyung alla vista di quell’espressione talmente adorabile abbracciò per la terza volta il corvino, scoprendo che abbracciare Jungkook era diventata la sua cosa preferita in assoluto.

<perciò quello di stasera è un appuntamento?> domandò il grigio.

<oddio no> rispose in fretta Jungkook <non vorrei mai che Bogum si arrabbiasse sapendo che vieni ad un appuntamento con me> spiegò il minore.

<non mi interessa proprio quello che pensa Bogum> constatò il maggiore. 
Jungkook era rimasto particolarmente sconvolto e compiaciuto dalle parole del grigio e Taehyung se ne accorse subito perchè sentì le labbra di Jungkook incurvarsi all’insù sul suo collo.
<ognuno chiamerà questa uscita come meglio crede> spiegò Taehyung <e io voglio definirla come un appuntamento> finì il maggiore lasciando un lieve bacio sul collo del corvino.

Mancavano pochi minuti alle 20, ossia l'orario di incontro dei due ragazzi, e Jungkook aveva appena finito di prepararsi. Avrebbe portato Taehyung in un luogo tranquillo, né troppo elegante, perché gli sembrava troppo, né troppo sciatto, perché non avrebbe mai portato il più grande in un posto del genere, perciò aveva optato per un ristorante fuori dal centro, così da godersi un po’ di serenità prima dell’imminente rientro a scuola. Il corvino era vestito con dei calzoni neri e una camicia bianca messa nei pantaloni, voleva davvero fare colpo sul più grande perciò si era impegnato molto a vestirsi e aveva addirittura messo a posto quell'ammasso di capelli che si ritrovava in testa. Mise le scarpe, il giacchetto di pelle nero, guardò l'orologio che portava al polso e decise di uscire di casa tutto gasato per l’appuntamento.

childhood friends? |taekook|Where stories live. Discover now