America?

27 4 0
                                    

07/07/2011

Jinyoung si alzò e prese il quaderno dal suo zaino. Lo sapeva che era sbagliato ma era troppo curioso. Si sdraiò di nuovo sul letto e fece per aprirlo alla prima pagina, ma improvvisamente qualcuno aprì la porta. Si affrettò a nascondere il quaderno per poi voltarsi verso JB rivolgendogli uno sguardo di fuoco.

-Che c'è? stavi facendo qualcosa di illegale?- Chiese lui con un sorriso pervertito.

-Hyung, io non sono come te. Non mi guardo quelle cose.- Disse il minore stufo, possibile che non pensi ad altro? {In Corea i po*no sono illegali.}

-Neanche io le guardo. Te lo ripeto era solo un CD che mi serviva per le riprese.- Disse lui sbuffando.

-Dicono tutti così. Comunque che ci fai qui hyung?- Gli chiese lui iniziando a perdere la pazienza.

-Volevo chiederti come sta mia cugina.- Disse il maggiore. Se c'è qualcuno a cui tiene davvero tanto è Nayeon, ha passato tutta la vita prendendosi cura di lei come se fosse suo fratello.

-La sua gamba sta abbastanza bene ma purtroppo il suo cervello non tanto, vuole truccarci da donne e fare un pigiama con noi.- Gli rispose Jinyoung sorridendogli continuando a pensare a quella frase del quaderno di Mark.

-Già, mia cugina è fatta così. Anche se non mi truccherà mai da donna, il pigiama party è una bella idea basta che lei dorma lontana da te, anche se un po' vi shippo, non ti permetterò mai di dormire con mia cugina.- Disse lui. Scusatemi ho detto "Prendersi cura di lei come se fosse suo fratello"? Volevo dire "Essendo iperprotettivo come se fosse suo padre".

-Non ti preoccupare. Il pigiama party lo faremo qui a casa nostra, lei dormirà in camera mia e io sul divano.- Disse il minore.

-Perché deve dormire qui in camera tua? Può anche dormire in camera mia.- Disse l'altro confuso.

-Davvero credi che lei voglia stare in camera tua? Davvero?- Gli rispose Jinyoung.

-Che c'è che non va nella mia camera?- Chiese il maggiore ancora più confuso.

-Diciamo che sembra troppo una camera da maschio.- Gli spiegò in parole povere. In quel momento voleva solo che lo lasciasse leggere il quaderno di Mark in pace.

-Quindi stai dicendo che camera tua è più da ragazze?- Chiese lui sempre più confuso.

-Sto dicendo che lei preferisce stare in camera mia mentre camera tua... Hai capito, adesso potresti andartene?- Gli disse il più piccolo perdendo la pazienza.

-Che hai di così urgente da fare per cacciarmi da camera tua?- Chiese lui.

-Niente che ti riguardi, quindi per favore esci perché mi sto davvero arrabbiando.- Gli disse facendolo finalmente uscire.

Subito dopo prese il quaderno da sotto il cuscino e cercò il foglio che aveva visto mentre lo sfogliava. Quando lo aprì notò che era una lettera per Park Jinyoung PD.

"Caro PDnim,
Mi dispiace informarla di aver ricevuto brutte notizie da mio padre e devo tornare in America..."

Si fermò a leggere perché si sentiva in colpa, decise di parlargli il giorno dopo quando gli diede il sui quaderno. Quindi decise di rimettere la lettera nel quaderno e mettere il tutto nello zaino, poi si sdraiò sul letto addormentandosi.

"Dov'è finito? Dove può essere finito? Se qualcuno leggesse quella lettera?" Continuava a pensare Mark continuando ad andare avanti ed indietro nella sua camera ancora tutta in disordine.

-Mi spieghi cosa è successo? Hai per caso perso qualcosa? Prima hai messo sottosopra la stanza e il tuo armadietto mentre adesso stai girando dappertutto come se stessi ragionando su dove tu abbia messo quel... qualsiasi cosa tu stia cercando.- Disse Jackson mentre lo guardava andare avanti ed indietro per la stanza.

-Sì, ho perso il mio quaderno di coreano e domani devo consegnare i compiti o prenderò uno zero.- Disse cercando una scusa, ma proprio mentre diceva queste parole si ricordò che è la verità. -Vado a farmi una passeggiata per calmarmi e riflettere, torno tra poco.- Disse mentre uscì dall'appartamento.

Decise di prendere qualcosa dal solito negozietto e proprio lì incontrò JB.

-Ciao Mark ssi, come va? stai bene?- Gli chiese lui.

-Sto bene, ma non ho voglia di parlare con te.- Gli rispose Mark freddo.

-Pensavo avessimo fatto pace.- Disse lui confuso.

-Non c'è l'ho con te.-Disse lui andando a prendere un latte normale, seguito da Jaebeom.

-E allora perché ti comporti così?- Chiese lui mentre seguiva il suo hyung verso la cassa.

-Così come? Sono quello di sempre anche se non credo tu sappia come sono di solito dato che non hai mai voluto parlarmi civilmente senza insultarmi.- Gli rispose il maggiore con tono arrabbiato fermandosi e girandosi per guardare negli occhi il minore.

-Magari non ti ho mai parlato ma da quello che mi hanno raccontato i miei donsaeng sembri un tipo simpatico, uno di quelli che pensano sempre positivamente, che sorride sempre mentre adesso non sorridi per niente. Anche se non ti conosco si capisce che sei arrabbiato e dovresti smetterla di trattare male le altre persone. Dovresti risolvere i problemi con quella persona, non so cosa è successo ma magari te la sei presa per niente.- Gli disse JB. Mark si girò frustato, pagò il suo latte per poi aprirlo e berlo.

-Hai ragione, devo essermela presa per una stupidaggine ci sarà stata una ragione per cui quelle persone hanno mentito.- Disse il più grande dopo essersi calmato.

-Non ti chiederò cosa è successo ma in caso avessi bisogno di parlare con qualcuno sono sempre disponibile, anche se non siamo così tanto amici.- Disse il minore.

-Grazie... Oh mio dio, devo andare. Ci vediamo domani.- Disse Mark ricordandosi del suo quaderno.

08/07/2011

Mark si stava dirigendo verso l'edificio della JYP, quando ad un certo punto si sentì chiamare alle sue spalle e quando si girò si ritrovò davanti Jinyoung.

-Jinyoung ah, che ci fai qui?- Gli chiese il maggiore.

-Hyung volevo...-  Provò a rispondergli Jinyoung ma venne interrotto del più grande

-Visto che sei qui, volevo chiederti se ieri hai trovato il mio quaderno di coreano.- 

-è proprio per questo che sono qui.- Disse il minore tirandolo fuori dal suo zaino.

-Grazie, hai per caso letto qualcosa?- Chiese Mark.

-Mi dispiace ma, mentre sfogliavo il quaderno per capire di chi era, ho letto l'inizio della lettera che c'era dentro.- Disse il più piccolo dispiaciuto.

-Tu hai fatto cosa?- Si arrabbiò il maggiore per poi fermarsi cercando di calmarsi. -Se hai letto solo l'inizio per sbaglio va bene ma cosa sai di preciso?- Chiese dopo essersi calmato.

-So solo che devi tornare in America ma non so il motivo- Disse Jinyoung.

-Credo che tu sia curioso ma purtroppo non posso dirti altro, perché non sono affari che ti riguardano. Forse te lo dirò più avanti.- Gli disse Mark.

-Ma quando parti? E quando hai intenzione di dirlo a Park Jinyoung PDnim e agli altri?- Chiese il minore.

-Partirò tra un paio di mesi, o forse anche di più. Credo che lo dirò a Park Jinyoung PDnim il prossimo mese e agli altri non lo so ancora.- Gli rispose il più grande.

-Ehi, Mark hyung e Jinyoung ssi cosa ci fate qui? Non andate a scuola?- Chiese Jackson comparendo alle loro spalle.

-Oh Jackson ah, ciao. Io ho lasciato la scuola circa un anno fa, sto andando alla JYP.- Lo salutò il maggiore.

-Non lo sapevo. Comunque io sono super eccitato per il mio primo giorno di scuola.- Gli disse lui.

-Meglio che vi muoviate, siete in ritardo. Grazie ancora Jinyoung ah.- Li avvertì Mark guardando il suo orologio. Gli altri due lo salutarono e si diressero verso scuola a passo svelto mentre il maggiore continuava la sua camminata verso la JYP non smettendo di pensare ad una soluzione per il suo problema. 

Era compito mio || Got7 [IN PAUSA] Onde as histórias ganham vida. Descobre agora