Atto VI: Appuntamento doppio

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Will

La mattina era più calda del solito,l'estate era alle porte ormai,e la scuola stava per terminare finalmente.

Durante il tragitto dal manicomio,ovvero la casa in cui vivo,e la gabbia per cani,ripensai ai momenti passati con Isa e la scorsa sera,quando la vidi in compagnia di quel fesso. Dei sentimenti che non avevo mai provato in vita mia affiorarono,gelosia,quando li vidi,un sussulto al cuore quando la strinsi tra le braccia. Ero sicuro di quanto mi piacesse quella ragazza e altrettanto sicuro delle emozioni che provavo ogni volta che guardavo i suoi meravigliosi occhi. Fu così da quando al ballo il pallore della luna la illuminava,piccola e candida come un fiocco di neve,che le nostre vite fossero destinate ad incrociarsi? A questa domanda non avevo risposta ancora.

Non appena arrivato a scuola,la cercai con gli occhi,probabilmente era con 'Loro', ossia Hulk in gonnella e il secchione. Ma non la trovai,non era con loro e casualmente Hulk stava urlando,però stranamente la cosa mi interessava parecchio.

"Senti stupido cane ti ho detto di darmelo!" ringhiò la biondina,più che lui sembrava lei il cane non faceva altro che abbaiare tutto il giorno.

"Ti ho detto ventisette volte di no,il regalo di Isa l'ho fatto io,vai a cercartene un altro" rispose lui con quell'aria da secchione sfigato.

Aspetta un secondo,il regalo di Isa? Significava che a breve avrebbe compiuto gli anni?

"Daii stupido barboncino,il compleanno è domani!"piagnucolò

Ho detto scordatelo!Adesso chiudi quella boccaccia, sta arrivando Isa!".

Avrei dovuto fare qualcosa di speciale, ma avevo urgente bisogno d'aiuto per questo.

Isa

Non appena misi piede in cortile, vidi la testa bionda di Rosie fumante,chissà cosa aveva fatto stavolta il barbon..cioè John.

"Hei ragazzi cosa state complottando?" chiesi curiosa

"Niente,sai cos'è successo? Questo stupido cane malaticcio ha mangiato il mio panino strapieno di prosciutto per vendicarsi di quello stupido panino da fessi di ieri!"

"E com'è che non l'hai ancora picchiato?" ribadii io. John mi guardò come per dire 'Bell'amica'.

"Oh è vero" Rosie guardò John con aria demoniaca e, non appena stava per sferrare il supercalcio alla Rosie, la campanella suonò e l'occhialuto fu salvo.

"Per un pelo barboncino per un pelo."

Arrivate in classe c'era un gran caos,ci eravamo dimenticati che questa settimana c'erano le verifiche scritte,prima della fine della scuola.

"Se non mi sbaglio oggi c'è matematica giusto?" guardai Rosie,era pallida paralizzata,non riusciva nemmeno più a parlare,sapevo che non aveva studiato,probabilmente era rimasta a poltrire tutto il giorno sul divano prendendo a cuscinate John,che sicuramente era sommerso nei libri.

"M-ma.ma-ma-matematica? P-perchè oggi,n-non voglio andare ai corsi estivi. Ti prego aiutamiii!"

"Rosie, come faccio? Non posso mica passarti il mio compito! Lo sai è probabile che quella vecchia befana ti metterà al primo posto ".

La sua mente crudele stava sicuramente macchinando qualcosa,qualcosa di subdolo e meschino.

"Buongiorno classe,forza ognuno ai propri posti,non ho intenzione di perdere tempo!" Eccola lì la vecchia megera,con tanto di rughe e capelli bianchi,mamma mia se era brutta,in confronto quella di storia sembrava miss Inghilterra.

Non appena diede le schede, notai che il compito era abbastanza semplice,per me, ma non per la piccola testa bionda che non faceva altro che ciondolare avanti e indietro per la troppa disperazione.

L'iris e la rosa- Wattys2019Where stories live. Discover now