Atto III: Se non ti avessi accanto

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Rosalie pov's

"Stupido barboncino domenica abbiamo da fare" Mi voltai 'amorevolmente' verso il cagnolino idiota che stava per soffocare con il frappè appena preso.

"Perchè dovrei stare con te di domenica?" Chiese,riprendendo a bere il suo drink.

"Vuoi che ti picchi!? è ovvio ti ho ordinato di venire,è una questione importante"

"Senti non vengo con te,caso chiuso!"

"Isa avrà un appuntamento domenica pomeriggio! DOBBIAMO PEDINARLA!!"

"Cosaaaa???Hai perfettamente ragione dobbiamo sabotare l'appuntamento di Isa con..chi è il tizio??"

"Barboncino idiota" gli mollai una gomitata "L'appuntamento deve andare a meraviglia e poi devo picchiare il tizio" Dissi stringendo un pugno.

"Perchè mai?"

"MI HA CHIAMATA IMPIASTRO BIONDO" urlai.

Una risatina uscì dalla bocca di Jonathan,lo guardai infuriata e lui se ne uscì con "Mi scusi sergente" a quel punto dolcemente mi avvicinai a lui e cominciai a schiaffeggiarlo.

"Bene ora non ci rimane che pedinare Isa Domenica,magari è la volta buona che dimentica mio f-fratello,Bleah, ma non esiterò a picchiare il tizio è garantito."

Isa pov's

Quella mattina i raggi del sole,provenienti dalla finestra leggermente aperta,sfioravano il mio volto insonnato,agitato e felice,quel giorno sarei uscita con Will. Era tutto un sogno? Magari era solo la mia fantasia,solo una piccola fantasia che sarebbe svanita non appena avrei aperto gli occhi. Il suono della sveglia,però,mi impediva di continuare a sognare,così mi alzai e scesi giù in cucina dove c'era mia madre che preparava la colazione e mio padre che leggeva il suo giornale. Anche se era Domenica i miei genitori lavoravano,e per quel che mi riguarda, quando John e Rosie non potevano essere qui,stavo in camera mia ad ascoltare musica e dipingere un pò.

Ma quella domenica risultava diversa,avrei avuto il mio primo appuntamento con un ragazzo stupendo.

Forse stavo sbagliando,in fondo non lo conosco poi così tanto,forse mi sto solo facendo mille paranoie.Già meglio rilassarsi.

"Buongiorno tesoro,oggi sembri particolarmente radiosa,succede qualcosa di particolare oggi?" Mio padre sorrise poi mi baciò la fronte come ogni mattina.

"Ecco oggi io sono stata invitata in un posto,da un ragazzo che è stato gentile con me,mi ha accompagnata in infermeria quando venerdì sono svenuta e nessuno mi ha soccorsa,ma non fraintendete prendiamo solo un paio di cose in biblioteca per studiare matematica"

"Non c'è bisogno che ti giustifichi,non sto mica pensando che fosse il tuo ragazzo,nooo. Fallo venire a pranzo passerà il giorno con noi."

"Cosaaaa? M-ma papà..io"

"Non accetto un no. Divertiti tesoro mio"

Mio padre a volte era veramente seccante,era convinto di cose che non erano reali,ovvero che fraintende qualsiasi cosa faccia,però mi piaceva prenderlo in giro quando sbagliava quindi gli davo corda.

"Vabbè io vado a prepararmi devo essere pronta tra un'ora,ci vediamo per pranzo."

Salii in camera mia e frugai nell'armadio in cerca di qualcosa di carino,poi finalmente trovai il mio vestito lilla con una fascia nera in vita. Lo abbinai a delle ballerine nere. Pettinai i miei lunghi capelli e li lasciai liberi,raramente li tengo legati, a mia madre piacciono così,in sedici anni pochissime volte sono andata dal parrucchiere e direi che non mi dispiace affatto tenerli lunghi. Per quanto riguarda il trucco non mi piace molto,non lo uso praticamente mai,ogni tanto uso il gloss ma raramente e questa forse era l'occasione adatta per usarlo,forse ci avrei trovato qualche ragnatela e qualche ragnetto.Un pò di profumo ed ero pronta.

L'iris e la rosa- Wattys2019Where stories live. Discover now