capitolo II

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 è qui. è vivo. è vero. Se ne sta appoggiato al suo motorino, con una sigaretta in mano, vestito casual e in posa annoiata.

Mi fissa divertito.

Io ho la bocca spalancata, le mani serrate sul manubrio della moto.

-Ciao.

Non muovo un muscolo. Lui alza un sopracciglio.

-Mi senti? Ehy? C'è qualcuno?

-Caleb? -riesco a sussurrare.

-Sì, sono io. E se non ti dispiace, sto facendo la muffa qui. Ti decidi a scendere?

Mi riscuoto subito.

-Primo: non ti permetto di parlarmi così. Secondo: tu dovresti essere morto. Terzo: ti preferivo di gran lunga nei miei sogni.

Lui ride. Una risata bella, aperta, che mi fa sentire subito a mio agio. Scendo dalla moto, mi avvicino a lui e gli sfilo una sigaretta dal pacchetto. La accendo.

-Non ti smentisci mai. Ma come fumi?

-Già. E anche tu.

Lui si rigira tra le dita la sua cicca, come se la stesse studiando.

-Questo mondo è strano, e pure così maledettamente forte.

Tiro una boccata. -Bhe?

-Bhe cosa?

-Insomma, bello mio, ti presenti davanti ad un centro commerciale in versione motociclista figo, senza dire niente, e pure mi conosci, e io conosco te, anche se si può dire che... - faccio una risatina - tu sia letteralmente il ragazzo dei miei sogni.

-Non sono sogni.

Stavolta alzo io un sopracciglio. -Cosa?

-Non sono sogni -ripete lui- è  la vita reale, la tua vita reale, ti hanno mentito. Tua madre ti ha portata qui per proteggerti, non so da cosa, ma appena finita la guerra, tu e lei siete scomparse nel nulla. Ha modificato la memoria di un sacco di gente, per convincerli della vostra esistenza, si è risposata, e ora vive una vita da terrestre, ma sa che la sua natura è un'altra, come la tua. A te ha detto che è stato tutto un sogno perché non ti devi ricordare nulla, perché altrimenti lei sa che tornerai a Munigen, e questo, è esattamente quello che non vuole.

Taccio un attimo, sconvolta da tutte queste rivelazioni. Ma poi, la razionalità prende il sopravvento. Come può essere vero quello che dice? Andiamo, questo è solo un ragazzo che un po' assomiglia al Caleb della situazione, sa di me (sono stata su tutti i giornali, ovvio che lo sa) e che si è deciso a farmi uno scherzo, punto e basta.

A dark soul-excapeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora