Capitolo 4

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"Lei è con me"
Quella voce non mi lascia dubbi, quel calore, quell'accento, quella calma che trasmette un'enorme sicurezza;
Alzo leggermente la testa dal suolo ed ecco confermata l'identità del mio salvatore, Alessandro.
La stessa persona che poche ore prima era a mandarmi fuori dal suo ufficio, per poi seguirmi in ascensore, adesso è davanti a me, a proteggermi da 5 malintenzionati.
Gli uomini si allontanano immediatamente, dileguandosi come topi.
Alessandro si avvicina e mi porge la mano
《Signorina》
《Grazie mille, Alessandro》dico calcando il suo nome e ammiccando un sorrisetto ricco di aria di sfida
《Vedo che sa già il mio nome, così domani sarà già preparata》
《Domani!?》
《Le ricordo che sono quasi le tre del mattino, tecnicamente inizierà a lavorare domani e se la sta allegramente spassando nei vicoli di Genova centro》
《Allegramente spassando?! Ha visto quegli uomini?》
《Sì, infatti sono venuto a salvarla, sa tengo ad averla sana e salva entro mercoledì, ovvero domani》risponde sottolineando "domani"
《La ringrazio, ora devo proprio andare visto che domani è il grande giorno e vorrei godermi questa ultima giornata di vacanza》dico mentre mi alzo e mi dirigo verso l'uscita di quel maledetto vicoletto cieco
《Dove pensa di andare? Le devo ricordare che ore sono?》domanda bloccandomi la strada con il braccio
《A prendere un taxi, arrivederci》rispondo abbastanza seccata passando sotto il suo braccio
《Non potrei mai lasciarla sola nella notte, non rientra nel mio codice etico, quindi le ordino di farsi accompagnare》mentre pronuncia queste parole mi immobilizza, si toglie la sua giacca nera come il cielo e me la mette sulle spalle reggendola con il braccio.
Mi ha fregata, lo ammetto, non mi ha neanche dato il tempo di rispondere che ero già per strada diretta verso il Porto Antico, dove Alessandro ha parcheggiato la macchina.
《Cosa volevano farle quegli uomini?》rompe il silenzio
《Non lo voglio immaginare sinceramente》
《Le ragazze non dovrebbero assolutamente girare sole la notte in queste zone, soprattutto se non passano inosservate》dice quasi parlando con se stesso, senza badare molto a me.
Era una sorta di complimento? Certo che quell'Alessandro è proprio strano. Prima mi caccia via, poi si avvicina terribilmente, la sera me lo ritrovo a salvarmi ma subito dopo mi rimprovera. Sicuramente non mi sopporta ma spinto dal suo istinto di gentiluomo è quasi costretto a comportarsi in tale maniera.
《Eccoci qua》quella frase mi distoglie dai miei pensieri.
Davanti a me vedo una modernissima Audi A8 che si illumina non appena Alessandro tocca la chiave, dopo poco Alessandro apre la portiera e mi fa accomodare.
《È semplicemente magnifica》un pensiero un po' troppo ad alta voce
《Beh si, diciamo che è proprio un gioiellino... Comunque dove la devo portare, signorina?》
《In Via **** ** *》
《Perfetto》
In questi 20 minuti di macchina la stanchezza si fa da padrona e così cado in un profondo sonno.

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