Capitolo 1

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Ho sempre amato osservare la pioggia che scende e si infrange sui vetri, mi rilassa e mi fa pensare che la tempesta non è solo nel mio cuore, ma anche al di fuori di esso.

Sono molti i giorni in cui mi ritrovo a riflettere sulla mia vita, quella di una comune ragazza di 18 anni abbandonata da colui che dovrebbe essere il suo salvatore mentre per me è solo colui che ha spinto me e mia madre in uno stato quasi di miseria.

Vengo distratta dai miei pensieri dall'arrivo di un messaggio dalla mia migliore amica.

Da Abby
Sto venendo a prenderti, spero per te che non ti sia vestita come è tuo solito, sarò lì tra 10 minuti, scendi.

A Abby
Ciao amica, grazie per le belle parole che mi riservi sempre. Sto scendendo.

Invio il messaggio e sorrido per la sua pazzia. Questa sera sarò costretta ad accompagnare Abby, migliore amica da che io ne abbia memoria, ad una corsa di macchine in una delle zone più nascoste della città, ovviamente si parla di corsa clandestina, un'esperienza che Abby mi ha obbligato a fare poiché ci sarebbe stato il suo sogno proibito.

Per l'occasione "speciale" ho indossato un jeans a vita alta ed una maglietta semplice, mentre i capelli li ho legati in una coda disordinata, non sono una persona che passa le ore davanti allo specchio, anzi odio profondamente chi impiega ore a vestirsi ed a truccarsi, come se apparire belle fosse la cosa più importante del mondo.

Scendo giù e saluto mia madre, che è impegnata in una conversazione con mia zia, una donna più attiva di me, nonostante l'età, che cambia sempre fidanzato trovandone uno più giovane dell'altro. Spiego ad entrambe che esco con Abby e mi lasciano andare senza intrattenermi oltre, cosa molto strana perché mia madre è sempre stata molto protettiva nei miei confronti e mi raccomanda sempre di tornare prima della mezzanotte quando sto per uscire, ma non questa volta ed io non ci faccio molto caso e mi avvio verso la porta.

Appena esco di casa trovo Abby ad attendermi con la sua nuova e bellissima auto, rispetto a me lei non si è mai potuta lamentare in fatto di soldi, ma la adoro perché non se ne vanta.

Abby, oltre ad essere ricca, è una ragazza molto semplice, ma ha un carattere molto strano, sicuramente non più strano del mio, ma è la persona più buona e generosa che io conosca e mi sento fortunata ad averla come migliore amica, perché forse senza di lei sarebbe stato molto difficile superare certi momenti.

Appena vede come sono vestita un'espressione di disappunto compare sul suo volto perfettamente truccato.

«Ti prego dimmi che questo è solo per farmi uno scherzo» dice Abby, ma appena incontra il mio volto confuso inizia ad urlare: «Cazzo Amanda, ma sei impazzita? Ti sembra il modo di presentarti in un luogo in cui ci saranno ragazze che magari non indossano nemmeno i pantaloni? Almeno slegati i capelli e fai un nodo alla maglia, hai una bellissimo fisico, perché non mostrarlo?».

Dopo aver detto ciò mi slega la coda e mi annoda la maglia, io la lascio fare solo perché sono sicura che non mi lascerebbe in pace, purtroppo ha la testa più dura della mia e quando si mette una cosa in testa è difficile distoglierla dal suo obbiettivo.

Entriamo in macchina ed accendo subito la radio che ci accompagna come sottofondo per l'intero viaggio.
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Siamo in macchina da circa dieci minuti e per l'intero viaggio io e Abby non abbiamo parlato lasciando come sottofondo solo la musica.

La strada che ora stiamo percorrendo è stretta, buia e piena di alberi, in una parola inquietante. Ci troviamo sicuramente molto lontano dal centro della città e più percorriamo questa strada, maggiore è l'ansia.

Dopo aver percorso varie strade deserte e buie ci ritroviamo in un luogo con un enorme circuito allestito per la gara che avrà inizio tra poco. Abby parcheggia la macchina ed insieme scendiamo.

«Mi raccomando Amy, non allontanarti da me per nessuna ragione, non dobbiamo perderci mai di vista» il tono che usa Abby, diverso da quello scherzoso che sono abituata a sentire da lei, mi provoca dei brividi di paura e mi ritrovo ad annuire totalmente in ansia.

Dopo che ci siamo promesse di andare via sempre insieme qualsiasi cosa accada, ci incamminiamo verso il circuito dove ci sono già altre persone. La folla cresce sempre di più, alcuni osservano il circuito in attesa che inizi la corsa, altri scommettono sul possibile vincitore, e poi ci sono io che mi ritrovo ad osservare tutto ciò che mi circonda come un pesce fuor d'acqua.

Dopo un'analisi dettagliata di ciò che mi circonda, sono giunta alla conclusione che non seguirò mai più Abby nelle sue pazzie, questo non è assolutamente il mio posto, preferirei mille volte essere nel mio letto a non fare un bel niente.

La voce di Abby mi risveglia dai miei pensieri: «Guarda Amy, c'è Chris» la faccia di Abby in questo momento dovrebbe essere fotografata, è completamente cotta.

Chris Blue è il ragazzo per cui la mia amica ha una cotta, ma sembra che lui non se la fili minimamente ed io da una parte non posso non sentirmi sollevata perché di tipi del genere non ci si può mai fidare, basta vedere le donne che girano mezze nude attorno a tutti i ragazzi che le osservano come io osservo la nutella nei giorni di ciclo.

Mentre sono assorta nei miei pensieri non mi accorgo che sto andando a sbattere contro qualcuno. Quando alzo lo sguardo vedo il ragazzo più bello che io abbia mai visto. Sono talmente ammaliata dal suo fascino da non accorgermi che lo sto fissando ed il suo ghigno mi fa capire che anche lui se ne è accorto.

«Sc...scusami, mi ero persa nei pensieri e non ti ho proprio visto» mi do mentalmente della stupida per aver balbettato, ora il suo stupido ghigno è cresciuto ancora di più se è possibile.
«Mi dispiace principessina, ma hai sbagliato favola» il suo tono arrogante mi irrita altamente, per non parlare del suo sorrisetto e del suo modo di fare, è solo un cafone ed io dai tipi come lui devo solo stare alla larga.

«Non sono una principessina e di certo non sto cercando una favola se no non starei qui a parlare con un cafone come te» forse ho esagerato un po', ma se lo meritava, non dovrebbe sentirsi il padrone del mondo solo perché ha una bella faccia, quando poi all'interno è un essere arrogante e marcio.

«Stai attenta a come parli ragazzina, non sai con chi stai parlando» dice lui con tono minaccioso che mi porta inevitabilmente a rabbrividire.

Sto per replicare ma ad interrompermi è un ragazzo che chiama il cafone davanti a me intimandogli di sbrigarsi con tono burbero.
«Ciao principessina» gira le spalle e se ne va, lasciandomi ancora più confusa.

Appena mi riprendo da mio stato di confusione mi accorgo di un dettaglio fondamentale: dove diavolo si è cacciata Abby?

Spazio autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.
Presto metterò anche il secondo capitolo.🌸

My deepest loveWhere stories live. Discover now