50. Ary: È lui

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«Non le terrò nascosta la B.L.C.» disse.

«Potrebbero risultare problemi se le fai sapere della B.L.C.» le feci notare.

Dopotutto pretendere che una bambina di tre anni mantenesse il segreto di un'Organizzazione segreta sarebbe stato assurdo.

«Quali problemi?» chiese Tess mentre giocava con il chignon della madre.

«Umh, Tess, esistono certe cose che non vanno dette nemmeno a grandi amici o brave maestre e può capitare che per caso tu dica qualcosa di queste cose che non vanno dette» le risposi.

«Ma papà ha detto che posso fare quello che mi pare anche se sbaglio, perché lui risolverà tutto.» disse la bambina.

Inarcai un sopracciglio.

Non ero certa che quello fosse un buon modo di educare un bambino.

«E poi ha anche detto che anche se sbaglio, non sbaglio veramente, perché sono Theresa Allison Sharp Hunter» disse mangiandosi qualche lettera.

Vidi Sophie inarcare un sopracciglio e chiedere alla figlia:«Papà ha detto questo?»

C'era qualcosa di inquietante nel sorriso di mia cugina.

«Sì» rispose prontamente la bambina di innocente allegria.

«Mammina, voglio leggere il libro che mi ha portato la dottoressa Lynn, andiamo?» continuò la bambina senza sapere che aveva condannato il padre.

«Uhm, non potrò venirvi a trovare più per un po' di tempo. Temo che non potrò esserci per il trasferimento.» dissi a mia cugina.

«Perché? Nemmeno quando sei andata in Australia hai dovuto avvertirmi, è successo qualcosa di particolare?» chiese Sophie prendendo in braccio la figlia per evitare che la tirasse.
«Salutiamo zia Ary e andiamo, okay Tess?» aggiunse poi per la figlia.

«Questa volta è diverso dalle altre» le dissi semplicemente.

Vedendo la mia determinazione, Sophie annuì e basta.

«Ci trasferiremo in un luogo sicuro, non abbiamo ancora detto a nessuno dove. Chiedi a James se vuoi venirci a trovare, okay? Sarai sempre ma benvenuta» mi disse sorridendomi e dandomi un buffetto sulla guancia.

«Troverò Nathan e lo porterò a trovare Tess. È troppo bella per non essere messa in mostra.» dissi pizzicando le guance morbide di Tess e sorridendo allegramente.

«Dagli un bel pugno appena lo trovi» replicò Sophie sorridendo.

Poi se ne andò.

Rimasta ormai sola, sospirai.

Tornai a guardare il file che mi aveva inviato Nick.

Era una foto sfocata, ma molto recente, fatta in Canada. Teoricamente uno dei due individui doveva essere Nihil e l'altro era "Zero".

Zero fino a poco tempo fa era un qualcosa che alcuni scienziati dei laboratori illegali cercavano.

Non era ben chiaro perché fosse così importante, ma sembrava qualcosa riguardo ad esperimenti umani con l'Element.

Elements: RimastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora