C'

165 12 1
                                    

16 maggio, 2020

wheein era a lavoro da tutto il giorno, e yongsun aveva la casa tutta per sè. era una delle poche volte in cui poteva coprire il rilevatore di fumo per fumare nel divano del soggiorno.

si appoggiò al bracciolo, la testa girata indietro. indossava ancora le scarpe, un piede sù e l'altro ginocchio appoggiato sopra come se fosse una regina.

sembrava che fosse in pace; sbuffava fumo come se l'intero mondo non esistesse- quando in realtà, potevo capire che aveva un pesante mal di testa e veniva innervosita dalla mia presenza.

"perchè sei ancora qui?"

"sono qui per te, yongsun." risposi velocemente guardando i suoi occhi rivolti al cielo.

"fanculo, byul- non è vero!"

si sollevò con un sopracciglio alzato, mi fissava intensamente. i suoi occhi scansionavano la mia faccia.

"i- io amo wheein, okay? non posso farlo ora, perfavore. v-vai via."

si appoggiò di nuovo, prendendo un lungo tiro dalla sua sigaretta mezza consumata, il suo avambraccio che le copriva gli occhi.

aprii la mia bocca per parlare, ma fui fermata dal suo palmo rivolto verso me.

"non dire nulla. sono stanca di tutto questo. sono stanca di te, byul..."

fece un altro tiro, tirando fuori una stringa di parole che venivano insieme al suo respiro. "sono così fottutamente esausta questi giorni."

come mi alzai e mi diressi verso il balcone sentii i muscoli nella mia faccia contrarsi in una smorfia.
odorava di fumo con sfumature di wheein e il sole stesso.

questo balcone, grande abbastanza solo per una persona, una volta ci ospitava entrambe durante i nostri pranzi a casa. un tavolo, due sedie, del caffè non troppo buono e la pioggia leggera era abbastanza per noi.

ma ovviamente- è tutto svanito.

pensai a cosa avesse detto prima, la sua voce bassa, rauca ed esausta.

"si" mi sentii ridere seccamente, inalando il fumo nell'aria umida.
"mi chiedo perché."

_________________

© azegag

remorse // moonsunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora