Dio quanto fa male!

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Girato l'angolo mi appoggiai al muro, con la testa e lo sguardo verso l'alto , respirando profondamente.
Mi ricomposi e uscì , raggiungendo Patrick..
- ehy eccoti qua
Feci un sorrisino tutt'altro che spontaneo , ma non riuscivo a dire una parola , avevo lo stomaco chiuso in una cassaforte, il fiato era come il vento in una giornata di afa estiva e le corde vocali non emettevano alcun suono.
Poco dopo arrivò Davide che chiese a Patrick se finalmente eravamo una coppia .. siccome ero stufa di tutto ciò risposi io
- Da', non stiamo insieme , c'è stato un bacio e molte parole , ma nulla di più
- ma rimarrai da lui o sbaglio?
- no , sbagli , papà mi ha appena detto che dobbiamo tornare giù a causa del lavoro ..
Il suo volto era un misto di felicità e tristezza:era felice perché non sarei stata a casa di Patrick , ma al contempo triste perché non ci saremo più visti ..
Ordinammo l'aperitivo e il silenzio era tombale , noi ci guardammo e capii che a volte le cose vanno lasciaste come stanno.
Stavamo per andare via , presi la borsetta e Patrick andò avanti ; Davide mi prese la mano ..
- aspetta .. non ti chiedo di rimanere , ma solo di non andare via per sempre ...
Lo guardai con le lacrime agli occhi perché sapevo che era un addio , ma non avevo il coraggio di dirlo.
Nei giorni seguenti lui mi inviò vari messaggi chiedendomi una spiegazione, ma io non risposi perché non l'avevo , evitai le sue chiamate e a casa feci dire che non ero lì ... mi pesava fare ciò , ma allontanarmi da entrambi era la cosa migliore . I giorni passarono , la pioggia picchiettava sui vetri e dentro ero vuota , non avevo più nulla , mi sentivo davvero uno schifo , ma ero consapevole che ciò sarebbe passato... prima o poi..

My life in his smileWhere stories live. Discover now