MARC WHITE

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Songs: paradise

Amy
Il fine settimana passò in fretta, non vidi Elia perché partì con il padre a trovare i nonni
sentì e sento ancora tutto ora la sua mancanza era come se non vivessi per davvero,quei giorni sono stati bui.. senza vita..
Uno schifo in pratica.

Io e Aria decidemmo che era ora di andare a trovare nostro padre, lo odiavamo e lo doveva sapere
Si è vero non si può odiare un proprio genitore. Non si può odiare colui che ti ha cresciuto, amato e fatto capire le difficoltà della vita.
Ma è proprio per questo che lo odiamo, perché non ha fatto nulla di tutto questo

La partenza era prevista per oggi, mamma subito ha accettato, Cris per poco non gli veniva qualcosa, aveva paura, aveva paura che non saremmo più tornate mi dispiaceva vederlo in quello stato, ma avevo assolutamente bisogno di vedere mio padre.
L'idea era quella di far venire anche Cal e Ashy con noi, così non sarebbe stata dura, avevamo pur sempre loro..ma.. Aria non volle cedere
voleva che l'affrontassimo solo noi due, non obiettai nemmeno per un secondo, infondo aveva ragione, riguardava solo noi, è solo noi dovevamo andare

Ora stiamo in aeroporto tutti i nostri amici e familiari se ne sono appena andati è ora di salire sull'aereo che non avrei mai pensato di prendere così presto, ed ecco che si ritorna in Italia..!!
Salimmo e ci sedemmo ai nostri rispettivi posti, Aria era bianca come un lenzuolo, ed era agitatissima così le presi la mano e le sussurrai
"ci sono io Aria, non sei sola. Vedrai una volta lasciato il passato alle spalle torneremo felici e più forti di prima"mi fece un piccolo sorriso
"Lo so Amy, ho solo un po' d'ansia per il volo"dopo la nostra piccola conversazione rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio.
Io non facevo altro che pensare a lui
a papà..
una volta avuto faccia a faccia cosa gli avrei detto? Come avrei reagito ?
E sopratutto Aria sarebbe tornata quella di prima ? Dopo il quasi strupo si sta sforzando a guarire e non vorrei che con questo incontro ritornasse quella di prima
"Amy siamo arrivate"mi scuote il braccio Aria, le sorrido e scendiamo da questo aereo non abbiamo portato le valige quindi ci dirigiamo verso l'uscita
era inutile portare una valigia quando il nostro volo era previsto lo stesso giorno della arrivo in Italia si diciamo che questo viaggio sarebbe stato breve ma intenso

uscendo dall aeroporto e come se respirassi di nuovo
adoro l'Italia, amo la California ma l'Italia è l'Italia nessuno batte la mia Napoli,la città dove sono cresciuta, adoro questa città, e piena di vita, calore
le persone sono uniche, mi manca vivere in questa città.
"Dai Amy il taxi ci sta aspettando"mi tira per un braccio Aria
mi trascina fino a un taxi e il signore alla guida ci sorride lo ignoro e prendo posto, inizio a torturarmi le mani.. ho un ansia.. e se non ci aprisse ?
se ci cacciasse ?
se fosse morto?
Okay.. sto andando in paranoia..
finalmente le mie paranoie scompaiono appena il taxi si ferma, davanti casa di nostro padre Aria paga il signore mi prende per mano e mi conduce fuori la porta

Amy calma, andrà tutto bene, non può cacciarvi e sopratutto non è morto..
"Amy io busso"mi avverte Aria , annuisco per farle capire che può benissimo bussare
Non passano nemmeno 5 minuti che la porta si apre, davanti a noi compare un signore sulla cinquantina, è invecchiato parecchio Aria indietreggia d istinto ma la blocco e la faccio ritornare affianco a me
Cavolo però non potei non pensare a come era cambiato da piccola lo consideravo come il mio principe azzurro, ora invece come l'orco cattivo.
"Figlie"sussultai nel sentire la sua voce così roca dovuta dal fumo
"Papà"rispondiamo in coro io e Aria si sposta di lato e ci fa passare

La casa non è grande e nemmeno piccola, sporca si peró pensavo di peggio
Mi trattenni dal ridere quando vidi la faccia di Aria era sul punto di svenire lei odia il fumo, lo sporco e il disordine.. quindi immaginavo che non dovesse essere facile per lei.
"Allora.. cosa vi porta qui?"chiede papà
io e Aria alziamo lo sguardo e lo fulminiamo con lo sguardo
"volevamo parlare con te"è Aria a parlare per prima
"con me ?"ride nostro padre"come mai? Visto che non siete mai venute a trovarmi ?"
Oh.. Dio..dammi tu la calma o lo strozzo..!!
Ma che razza di coglione..!!
"Wow.. che coraggio papà, complimenti. Dopo tutto quello che hai fatto a noi e alla mamma, pretendevi anche che venissimo a trovarti?"mi fermai per vedere se mi stesse ascoltando, lo stava facendo, deglutì anche non mi fermai, dovevo continuare
"dovevi venire tu da noi papà!"ero furiosa con lui, perché non chiede semplicemente scusa?
"esatto"afferma Aria, si gira verso papà e gli punta quei suoi occhi così simili ai suoi
"perché non sei mai venuto ? Ti faceva male mezz'ora di macchina, ti facciamo così schifo ? Per quale motivo non venivi !"urlò Aria
la dovevo far calmare
"non c'è bisogno di urlare, vedrai ti darà tutte le risposte che cerchi"la sorrisi
lo odiavo e come se lo odiavo, ma dovevo esserci per mia sorella, come ho sempre fatto,dovevo mettere il mio scudo e proteggerla, lei non doveva soffrire.
"Parla!"lo fulminò Aria, ma si calmò
Papà non rispose, scoppió a piangere.
no..!! Non ci potevo credere, piange ?
Sul serio?
Pensa di risolvere tutto con un paio di lacrime ?
Si sbaglia..!!
"Non potevo ragazze, non potevo"si andò a sedere sul suo divano lurido ma come si è ridotto uno straccio, era un principe.. ora..non so neanche a che animale associarlo
"Non dire cazzate, sappiamo benissimo che guidi e stai in forma.. ansi stavi in forma"lo fulmina con lo sguardo Aria
non l'ho mai vista così arrabbiata.. pensavo che covassi più odio io verso quest'uomo, mi sbagliavo.
"Ho un ordine restrittivo, anche ora non potrei parlare con voi..non sono mai venuto a trovarvi,perché altrimenti sarei finito in carcere, e vi avrei perso per sempre"lo guardai a bocca aperta carcere ? Ho sentito bene?
"ci hai già perso "controbatte Aria fiera di se stessa, papà si rabbuia, decido di intervenire io dovevo capire di più le sue parole, non avevano senso
"Ma di cosa stai parlando ? Che c'entra il carcere?"lui prende un respiro profondo e iniziai a parlare, e vorrei non l'avesse mai fatto
"La sera che vi ho abbandonato ero ubriaco, quando tua madre ha scoperto il terzo tradimento, mi cacciò di casa, e in preda alla rabbia le ho messo le mani addosso, mi ha denunciato e per questo non potevo avvicinarvi a noi per la legge ero un uomo violento"
Io e Aria ci scambiammo un sguardo, entrambe eravamo confuse e con le lacrime agli occhi, la mamma si è tenuto questo peso sulle sue spalle per tutti questi anni,e io l'ho sempre trattata male..
ma la cosa che mi faceva più schifo era Marc White, l'uomo che dovrebbe essere mio padre, uomo..
un uomo non mette le mani addosso a una donna, nemmeno da ubriaco schifo .. provo schifo per questo uomo

UNA DOSE DI OSSIGENO Where stories live. Discover now