Capitolo 22

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Mi svegliai bagnata fradicia, i capelli attaccati alla fronte per il sudore e il respiro affannato. Riconobbi le mura bianche e sperai di non trovarmi in ospedale ricordando gli eventi della sera precedente.

-Come ti senti?- la voce familiare di Ellie risuonò mentre entrava nella stanza.

-Dove sono?- chiesi un po' stravolta e confusa.

-Nella mia stanza Chris. Va tutto bene.- si avvicinò accarezzandomi la pelle calda.

-Ellie mi..mi dispiace. Non volevo causarti disagio- mi scusai poggiando di nuovo la testa sul cuscino.

-Ne riparleremo. Ora risposati.

Annuii silenziosamente mentre Ellie sistemava alcuni vestiti nei cassetti. Quel silenzio era assordante e mi entrava nelle orecchie facendomi mancare l'aria. Avevo sbagliato, vero. Ma non meritavo tutto quello, non meritavo di restare sola in quel momento, abbandonata da tutti.

-Ho provato a chiamare Harry- disse facendomi sobbalzare.

-Cosa?- chiesi in preda al panico. Se Harry avesse saputo...

-Non ha risposto- rimase di spalle a rovistare in un cassetto.

-Non deve saperlo-affermai decisa.

-Perché no?- non capiva. Sospirai e mi passai una mano tra i capelli indecisa sulle parole da usare.

-Meglio di no, Ellie.

-No tu ora me lo dici- puntò il dito verso di me spaventandomi - mi hai già nascosto troppe cose, non credi?

Sentii il fiato mancarmi e il respiro farsi sempre più corto. Il sangue si raggelò nelle vene. Non potevo dirglielo. Non volevo che nessuno provasse pietà per me, non l'avrei sopportato.

-Mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che è successo, per Harry, perché ti ho mentito. Non so quante altre volte ancora dovrò ripeterlo, mi dispiace.

-Perché sei svenuta?- la sua voce sottile.

Poggiai la mano sul mio petto sentendo il battito irregolare del mio cuore. Qualcuno bussò pesantemente alla porta. I miei occhi si chiusero leggermente. Ellie rimase all'ingresso per cinque minuti abbondanti, quando entrò dalla porta sbuffò e si sedette sul letto accanto al mio.

-Era Harry. Voleva sapere perché l'avessi chiamato.

Il mio cuore perse un battito. Avevo gli occhi sgranati e le guance rosse per la paura.

-Non ho detto nulla, tranquilla.

-Non sai quanto importante sia per me- sorrisi dolcemente.

-Me lo dici?- i suoi occhi si strinsero su di me.

-Non voglio- sussurrai sentendomi in colpa. Mi avrebbe sicuramente cacciata di casa, ma la sua reazione mi meravigliò, lasciandomi senza fiato.

-Chris spero che ci sia un buon motivo dietro tutto questo.

Non ero sicura che lo fosse, ma annuii.

-Ellie- la richiamai quando lei si alzò dal posto accanto al mio.

-Si?- si voltò e nel suo viso non vi era alcuna emozione. Sentii la pelle irrigidirsi.

-Io non volevo mentirti su Harry. Ho sbagliato ma tu devi perdonarmi, ti prego- la mia voce fievole e debole uscì come un sussurro.

-Se stai meglio prendi le tue cose e vattene. -il modo tagliente con cui lo disse mi fece rabbrividire.

-El- cercai di trovare le parole ma queste mi si strozzarono in gola.

Fece finta di non ascoltare e uscì dalla sua stanza sbattendo la porta, lasciandomi sola.

Portai le ginocchia al petto mentre le lacrime scendevano lungo le mie guance per finire tra le mie labbra. Non avevo mai pianto così prima di allora, e non mi ero mai sentita così, sola, persa e vuota.

**

Guardavo la finestra della mia camera da almeno tre giorni. Il tempo passava e io mi sentivo sempre di più consumata dalla malattia e dal dolore. Avrei dovuto avere accanto le persone che mi amavano e invece ero da sola a fissare per ore un vetro trasparente dietro cui cercavo un segno di felicità. Mia nonna stava morendo, mia mamma era lontana, Harry non mi amava, Ellie mi odiava e tutto sembrava scivolarmi dalle mani, la mia vita stava cadendo negli abissi e io non stavo facendo nulla per riportarla su. Mi stavo uccidendo. Strinsi più forte la tazza di the e la portai alle labbra mentre il cuore batteva lentamente nel mio petto. Non mi sarei meravigliata se avessi chiuso per sempre gli occhi in quel momento. A dirla tutta mi sembrava anche un'idea niente male che mi avrebbe senza dubbio alleviato le sofferenze. Il the era bollente a contatto con le mie labbra e sentii una scossa invadermi del tutto. Avevo smesso anche di disegnare. Mi sembrava di non avere più nulla da raccontare, nulla da dire e la matita mi sembrava troppo piccola, e il foglio troppo bianco. La mia stanza era un completo macello, avevo distrutto quasi tutto nei miei momenti di rabbia. Ero depressa e stressata al massimo e non riuscivo nemmeno più a parlare. Non ero uscita di casa e il tempo sembrava non passare mai mentre guardavo giù in strada le persone camminare normalmente. Tutto andava bene, la gente passeggiava tranquilla mentre io ero ferma, immobile dentro i miei stessi pensieri. Non credo di aver chiuso nemmeno gli occhi, le ginocchia sempre al petto e i capelli scombinati. Passavano i giorni ed io ero sempre lì, senza cambiare mai. Ero inutile. Eppure restavo alla finestra nella speranza di qualcosa, di un briciolo di felicità, nella speranza che qualcuno sarebbe venuto a prendermi e mi avrebbe portato con sé verso la serenità. Ero stanca, stanca di non essere più quella di un tempo, stanca di essere distrutta dal dolore e stanca di essere malata. Mia mamma continuava a ripetere che dovevo tornare in Italia da lei ma io non ce la facevo, vivevo costantemente nella speranza di un qualcosa che non sarebbe accaduto, di vedere Harry apparire alla mia porta e di sentire di nuovo le mie labbra sulle sue e la sua lingua alla disperata ricerca della mia. Ne avevo abbastanza di tutto quello, dei pianti rotti e disperati e dei muri presi a pugni. Continuavo a mandare  messaggi ad Ellie senza però ricevere mai una risposta. Il mio telefono vibrò sul comodino, mi allontanai dalla mia postazione e presi il piccolo aggeggio tra le mani.

Da:Zayn
Ti va un caffè più tardi?

Rimasi sorpresa mentre ricordi di vario tipo affollarono la mia mente. Era l'unico modo per uscire e per scrollarmi di dosso il peso di me stessa.

A: Zayn
Certo. Tra mezz'ora. xx

#Spazio Autrice

Ecccccolooo il capitolo 22. Mi piace molto questo capitolo, devo dire la verità. E a voi? Piace?

Spero di si.

Volevo dirvi che a breve pibblicherò una nuova fanfiction su Louis, che scriverò insieme alla mia migliore amicaPerciò tenetevi pronte. Vi voglio bene.

A prestoooooo gente. Votate, commentate e consigliate la storia, mi raccomando.

Baci, bacini, bacetti.
Tania, xx

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora