Capitolo 19

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Ciò che mi aveva detto Ellie mi aveva squarciata in due. Era come se mi avessero pugnalata alle spalle più e più volte. Non potevo crederci. Lui e...lui e Meredith. Il cuore mi batteva all'impazzata. Avevo il fiato corto, il respiro spezzato ma non m'importava. Correvo a più non posso verso la villa di Harry. Avevo legato i capelli in una coda di cavallo, così che potessi correre meglio. Mi appoggiai sulle ginocchia appena arrivata all'angolo della strada. Mi incamminai più lentamente. Il cancelletto era aperto, e i miei passi risuonavano intensamente sul pavimento.

-Styles!- urlai con tutto il fiato che avevo.

-Christina- la voce di Harry risuonò dalla cucina, si avvicinò con molta calma.

-Mi fai schifo- urlai con tutto lo sdegno possibile, lo spinsi contro il muro, la rabbia mi usciva dalle narici. Il fiato mi mancava sempre di più, avevo paura che potessi sentirmi male proprio in quel momento.

-Cosa cazzo ti sei fumato prima di baciarmi? Prima di dirmi di volermi al tuo concerto di merda? Cosa cazzo ti è passato per la testa quando mi hai buttato sul tuo letto, quando abbiamo dormito insieme, e a cosa cazzo stavi pensando quando abbiamo fatto sesso Harry?- la voce mi uscí rotta mentre stringevo le mani sul suo petto, lui ancora contro il muro.

-Chris- il cuore continuava a battermi sempre più forte nel mezzo del petto.

-Non parlarmi! Non voglio ascoltare le tue scuse del cazzo. Non sono venuta qui per sapere quanto fottutamente mi hai presa in giro per tutto questo tempo. Voglio farti sapere che non me ne fotte un emerito cazzo se tu ti scopi una troia fotomodella che sarà sicuramente diecimila volte più bella di me. Ero venuta qui con l'intento di chiederti perché, perché l'avessi fatto ma ora che ci penso credo che sia meglio non saperlo. Mi fai fottutamente schifo Harry Styles.- sbattei i pugni contro il suo petto muscoloso e riuscii ad intravedere i tatuaggi al di sotto della camicia bianca.

-Mi dispiace- disse fra i denti.

-Ti dispiace? Cosa ti dispiace Harry?- chiesi sorridendo istericamente.

-Non volevo prenderti in giro- stavo per sentirmi male sul serio.

-Sarà che come cantante hai vinto il fottuto mondo, ma fidati, per quanto mi riguarda come uomo hai fallito miseramente.- mi allontanai da lui, sbandai leggermente sentendo una forte fitta nel petto. Mi appoggiai allo stipite della porta ansimando.

-Chris che hai?- la sua mano agganciò il mio braccio per tirarmi su.

-Non. Toccarmi- dissi scandendo le parole. Mi staccai dalla sua presa e scivolai fuori dalla porta senza dire una parola. Il respiro sembrava regolarizzarsi e l'ossigeno tornava a invadere i miei polmoni. Presi le chiavi dalla tasca e la infilai nella serratura vecchia, la girai e la porta si aprì. Mi buttai sul divano mentre Mike il mammut mi leccava le mani penzoloni. Non riuscivo a credere a quello che era successo poco prima. Non so cosa mi aspettassi da Harry, so solo che non ha negato, mi ha presa in giro. Mi ha fottutamente presa in giro per tutto il tempo.

***

La mattina dopo ero stanca morta, non riuscivo ad alzarmi, e il petto mi faceva leggermente male. La porta bussò e scocciata andai ad aprire. Il viso preoccupato di Ellie apparve davanti a me.

-Dobbiamo parlare- disse entrando.

-Di cosa El?- chiesi con noncuranza.

-Perché sei scappata via così?- mi guardò e le feci cenno di sedersi.

-Vuoi qualcosa da bere?- domandai per sviare la sua domanda.

-Rispondi alla domanda Chris.

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora