Capitolo 18

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-È stata la cosa più fottutamente fantastica che abbia mai visto- Ellie urlava dall'altro lato del telefono.

Erano passati due giorni dal concerto, avevo rotto il caricabatterie e mi scocciava andarlo a comprare. Così avevo aspettato che lo facesse mamma.

-Non puoi aspettare domani per raccontarmi tutto?- chiesi annoiata cercando di sviare la conversazione.

-No- esclamò lei facendomi sussultare- non esiste. Te lo racconto oggi e pure domani di persona.

Sospirai. Era un caso perso quella ragazza.

-Dicevo, appena sono arrivata c'era un casino assurdo. Le ragazze correvano a destra e a sinistra e io urlavo come un pazza.

-Immagino- dissi sarcastica.

-Non interrompermi- mi ammonì lei. Sentii un rumore assordante e allontanai il telefono dall'orecchio.

-Che cazzo era?- chiesi curiosa.

-Sono inciampata.

Sentivo rumore di clacson, e un vento assordante.

-Dove sei?- in un certo senso conoscevo la risposta.

-Fuori casa di Harry- sospirò innamorata.

Mi faceva salire il crimine.

-E perché?- chiesi acida.

Dovevo mantenere la calma.

-Aspetto che torni, cioè in realtà aspettiamo.

-Tornerà oggi?- chiesi.

-Non ne ho idea- scoppiò a ridere.

-Voi siete pazze- sorrisi anche io. Ma un pensiero mi balenò nel cervello. Cercai di mandarlo via.

-Stai preparando la valigia?- sentii l'urlo di alcune di loro e feci una faccia disgustata.

-Si, mi mancano le ultime cose.

-A che ora hai il treno?

-Alle dieci, circa.

-Oh mio dio- urlò lei.

-Cosa?- chiesi spaventata mentre pensavo che Harry doveva restare a Manchester per dieci giorni, quindi perché diavolo doveva tornare oggi o domani? Sospirai sconfitta.

-Harry ha messo una foto su twitter.

-Davvero eclatante- mormorai.

-Puoi smetterla di prendermi in giro?- chiese offesa.

-Tu puoi smetterla di torturarmi parlando di Harry?

Avrebbe potuto chiedermi perché ce l'avessi tanto con lui, ma quello che era successo quella volta da Starbucks le bastava come motivazione credo. Cosi non disse nulla. Avrebbe aspettato l'indomani per parlarmi del concerto e io avrei potuto prepararmi la mia valigia in santa pace.

-Allora hai deciso?- mamma mi guardò dalla porta.

-Si Kat- le sorrisi.

-Sei cambiata cosi tanto Chris. Non sei più una stronza e..

-Mamma!- la interruppi offesa- non sono mai stata stronza.

Lei mi guardò di lato.

-Ok, si, un pochino- sbuffai.

-Fa' attenzione, ti prego. E non stancarti troppo con i ragazzi- sorrise maliziosa e io le lanciai un cuscino in faccia. Non era mai stato così tra noi, da quando era arrivato Manuel. Lui aveva rovinato tutto. La mia vita in generale era caduta così in basso da quando ero diventata sua amica che credevo non ci fosse modo per farla tornare su. Poi era arrivato Harry e lui mi aveva aiutato. Era merito suo, io lo sapevo. Lui mi aveva resa giusta e stava facendo tornare la vecchia me, con sogni e speranze. Il telefono vibrò sul comodino.

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora