Capitolo 18. Caos

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CAOS

Liam inciampò all'indietro, cercando con la mano qualsiasi cosa per reggersi mentre Theo lo spingeva contro il muro. Le sue mani vagavano lungo i suoi fianchi, le sue labbra attaccavano il lato del suo collo, le unghie che gli accarezzavano la pelle. Il cervello di Liam stava andando in contocircuito.

Le labbra di Theo erano così morbide e si muovevano così perfettamente, così bene, contro la sua pelle calda. Si sentiva come se stesse bruciando ovunque Theo lo stesse toccando; i suoi leggeri tocchi che davano fuoco alla sua intera mente. I suoi occhi erano affamati, scuri, disperati, e Liam probabilmente aveva lo stesso sguardo

Merda. Questo stava davvero accadendo. Questo era reale. Ed era molto meglio di qualsiasi cosa potesse sognare.

Liam gli afferrò la vita, stringendo i loro corpi vicini. Un gemito scivolò fuori da Theo e Liam lo inghiottì avidamente, facendo scorrere la lingua contro il suo labbro inferiore, chiedendo di entrare. Theo ubbidì immediatamente. Lasciò che la sua mano risalisse lungo i suoi fianchi, mentre le dita sollevavano la maglietta e le loro lingue scivolavano insieme per la prima volta.

La pelle di Theo era bollente contro la punta delle dita e Liam premette più forte, volendo avvicinarsi il più possibile. Tirò via le labbra per un momento, incontrando lo sguardo cupo e pieno di lussuria del ragazzo che aveva voluto baciare così tanto per così tanto tempo. Per un attimo, si guardarono l'un l'altro, prima che Liam aggrovigliasse le dita tra i suoi capelli, riunendo i loro fianchi e improvvisamente si stavano baciando di nuovo. I delicati tocchi si trasformarono rapidamente in disperati e Theo strinse i denti contro il suo labbro. Le sue mani erano sotto la maglietta di Liam, tirando con impazienza il materiale, gli artigli che gli scavavano nella pelle.

Liam non lo direbbe mai ad alta voce, ma cazzo, se il dolore che gli scorreva lungo la spina dorsale non lo eccitava più di quanto avrebbe voluto ammettere. Lasciò che le ciocche di capelli di Theo scivolassero dalle sue dita mentre il ragazzo più grande sollevava l'orlo della maglia di Liam. Alzò lo sguardo verso il ragazzo che aveva schiacciato contro il muro, cercando qualsiasi tipo di approvazione e tutto ciò che Liam pote' fare fu annuire come un idiota. Un ghigno leggero e arrogante si diffuse sulle labbra di Theo e lui gliela tirò sulla testa prima di indietreggiare di un passo per togliersi la sua. Liam lasciò correre lo sguardo su e giù per il corpo ben addestrato di Theo e cazzo, se non voleva le sue mani, labbra e denti dappertutto . Non sprecando altri secondi, Liam gli afferrò i fianchi, facendo scontrare le loro erezioni e un gemito involontario gli scivolò tra le labbra. La sensazione era calda e ardente e Theo lo stava osservando affamato, mordendosi il lato interno delle sue labbra, ora meravigliosamente rosse.

Theo mosse la bocca, leccando il lato del suo collo e Liam gettò indietro la testa al meglio che poteva, dando alla chimera pieno accesso a qualsiasi cosa lui volesse perché non c'era niente, assolutamente nulla, a cui Liam avrebbe detto di no in quel momento.

"Liam" Theo gemette, un suono sciatto che riempì il silenzio mentre si tirava indietro. Respiri pesanti e battiti cardiaci forti e veloci echeggiavano nel corridoio. L'eccitazione era così densa nell'aria che Liam voleva vivere per sempre.

"Sì?" Sospirò Liam, riuscendo a trascinare lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi.

"Camera da letto, o ti scoperò qui sul pavimento."

Liam stava di nuovo sognando. Sì, questo era decisamente un sogno. In nessun modo Theo era in piedi davanti a lui, i capelli in disordine, il petto nudo premuto contro di lui e gli occhi scuri e pieni di desiderio. Desiderio per lui

"Scopami sul pavimento", fu tutto quello a cui il cervello di Liam riuscì a pensare, soprattutto perché tutto quello su cui poteva concentrarsi era l'erezione di Theo premuta contro la sua coscia. Porca puttana.

Siamo deboli insieme {THIAM}Where stories live. Discover now