Caccia alle uova (doppia sorpresa)

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POV EMMA (un anno dopo)
Non posso credere che sia già passato un anno dal suo arrivo. Sembra ieri che lo abbiamo portato a casa e invece è già un anno che riempie di gioia e disastri le nostre vite. Se ripenso a com'era la mia vita prima che lui arrivasse credo che la considererei incompleta. Certo, c'era già la mia piccolina a rendermi perfetta la giornata, ma ora che ho conosciuto anche lui sento come se fino ad allora mi fosse mancato qualcosa... è difficile da spiegare come sensazione ma una cosa è certa: non riuscirei più a tornare indietro. Sono successe molte cose in questo anno, ma quella che più mi rende orgogliosa sono i suoi miglioramenti in fatto di adattamento. Non appena l'ho conoscuto in istituto sembrava un bambino vivacissimo, pronto a mettersi nei guai un giorno si e l'altro pure, ma non appena lo portammo a casa lo vidi improvvisamente cambiare: era timido, insicuro e non combinava una marachella neanche per sbaglio. Pensai che magari fosse l'ambiente dell'orfanotrofio a renderlo così iperattivo e che magari in realtà era un bambino silenzioso e pacato, ma con il passare del tempo mi resi conto che qualcosa non andava... non riusciva a lasciarsi andare, era come se avesse paura di qualcosa. Provai a parlargli, volevo che capisse che con me poteva parlare di tutto, e solamente dopo qualche tentativo andato a male riuscii ad ottenere una risposta: aveva paura che se avesse combinato qualche marachella io e Killian lo avremmo riportartato in istituto come tutte le sue passate famiglie adottive e lui non voleva perchè si trovava bene con noi. Come immaginerete lo rassicurai dicendogli che non sarebbe successa per nulla al mondo una cosa del genere ma lui, traumatizzato dagli avvenimenti passati, non mi credette subito. Si convinse solamente quando si mise nei guai a scuola e mi mandarono a chiamare perchè lui, insieme ad un suo compagno, si erano divertiti ad alzare la gonna alla loro maestra, fortunatamente non mia madre, e a metterle la colla sulla sua sedia. Non appena mi vide entrare nella sua classe sbiancò, ma quando capì che oltre al rimprovero e alla piccola punizione che gli diedi non lo minacciai di mandarlo via si convinse di quanto detto in passato ed ecco finalmente che il mio piccolo combina guai Dave venne finalmente fuori. Un'altro ricordo meraviglioso che ho di lui è il giorno in cui per la prima volta chiamò me e Killian mamma e papà. Erano mesi che lo avevamo adottato e lui in tutto quel tempo non si era ancora abituato a me e Killian come figure genitoriali. Ci chiamava per nome e questo un pochino mi feriva... avevo paura che non si trovasse bene nella nostra famiglia e che non si fosse ambientato a dovere. Pensavo che magari avessi sbagliato qualcosa e invece mi sbagliavo: la sua era solamente insicurezza... non si sentiva all'altezza di chiamarci così perchè secondo lui non era possibile che due persone come me e Killian potessero perdere tempo con un bambino problematico come lui. Anche questa volta gli feci un bel discorsetto e devo dire che, non subito, ma anche questo andò a buon fine: dopo cinque mesi di convivenza arrivò finalmente il giorno in cui prima di andare a letto il piccolo Dave, venendo in cucina per augurarci la buonanotte, disse: " Buonanotte mamma.... buonanotte papà! Vi voglio bene."- Oi amore... sto parlando con te! Ti sei incantata per caso? - ero talmente persa nei miei pensieri che non mi resi minimamente conto che Killian fosse entrato in cucina e mi stesse parlando.- Ehm... Killian amore buongiorno! Non ti ho sentito arrivare! - risposi per poi avvicinarmi e baciarlo.- Tesoro non vorrei insistere ulteriormente, ma sei sicura che sia tutto ok? - Ma certo tesoro, ero solamente distratta. Stavo pensando a come quest'anno sia volato in fretta. - sorrisi.- E' già, l'ho pensato anche io sai? E' stato un anno ricco di emozioni.- E speriamo sia solo l'inizio. - mi allontanai da lui per sistemare la tavola per la colazione. - Comunque... volevi dirmi qualcosa prima? - domandai.- A dire il vero si... Dave andrà all'asilo tra poco mentre Hope passerà a prenderla Regina per portarla a giocare nella nuolva ludoteca... pensavo che magari, visto che siamo soli, potremmo approfittarne per divertirci un po, ti va? - nel formulare quella poco casta domanda si avvicinò pericolosamente a baciarmi il collo mentre le sue mani iniziarono a vagare sulle mie gambe. - Amore mi piacerebbe davvero molto ma lo sai: devo lavorare a quel caso che ti dicevo ricordi? E' una cosa importante, non posso permettermi distrazioni.- Andiamo Emma! - brontolò - è piu di un mese che lavori a questo misterioso caso... è più di un mese che noi non... - Killiannnn!- esclamai evitandogli di concludere la frase. Sapevo già a cosa stesse alludendo.- Che c'è! E' la verità. Si può sapere cosa c'è di così importante da risolvere che non ti permette neanche di rilassarti un po con tuo marito?- Lo sai che non posso parlare del caso, neanche mio padre ne è a conoscenza. E' un caso che mi ha affidato il mio ex collega di Boston... quello con cui lavoravo mentre facevo la cacciatrice di taglie. Te ne parlerei molto volentieri se potessi ma fino a quando non troveremo quello che stiamo cercando non posso farlo. - E se ci volesse un anno intero? - si lamentò - Non ce la faccio più Emma ok? Passi gran parte della giornata fuori casa, nessuno sa dove sei e se stai bene, quando torni passi il pomeriggio con i bamini e quando loro vanno a letto ti metti in soggiorno a lavorare nuovamente al caso....- TI senti trascurato non è vero? - chiesi dispiaciuta che si sentisse così. Lo amavo da impazzire e non volevo vederlo così sofferente. Purtroppo però non era dipeso da me e non potevo farci nulla.- Non è un fatto di sentirsi trascurato... è che mi manchi... - Senti... - accorcai ulteriormente le distanza - Manca davvero poco... massimo una settimana e credo di riuscire a mettere la parola fine a questa stressante faccenda... forse anche prima. Ti chiedo di resistere ancora un pochino... ti prometto che mi farò perdonare per questa mia inaspettata assenza e che recupereremo il tempo perso. - Emma...- Shhh... vedrai, l'attesa ne varrà la pena.- mi avvicinai al suo collo e lo baciai con delicatezza: partii da li per poi risalire fino in cima all'orecchio e scendere qualche minuto dopo sulla sua bocca. Anche a me mancava da morire il suo corpo ma non potevo assolutamente permettermi di cedere. - Mamma! - ero talmente presa che non mi accorsi neanche che Dave era entrato in cucina - Devi smetterla di baciare papà! Non sei tu che devi baciarlo per prima... è lui che deve baciare te. E' lui il maschio. - disse convinto- Ah si? E spiegami tesoro: solo i maschi quindi hanno il diritto di prendere l'iniziativa per baciare qualcuno? - domandai sorridendo sapendo già che quelle stupide teorie gliele aveva inculcate Killian.- Si! Le femmine devono solamente lasciarsi baciare da noi maschi. Tutte tranne Hope naturalmente: papà ha detto che lei non deve ne baciare ne essere baciata.- Ma davvero? - feci finta di essere sorpresa per poi guardare mio marito. - Ma che accidenti gli racconti...- Gli insegno le basi amore! - rispose con orgoglio. - Dave tesoro, ignora quello che dice papà. Nella vita ognuno è libero di prendere le proprie iniziative e questo vale anche nelle situazioni amorose. Anche la donna può fare il primo passo sai? E senti questa: puo anche declinare l'invito di un ragazzo se non le interessata.- Allora forse è per questo che Skyler mi ha dato uno schiaffo. - mi rispose imbronciato incrociando le braccia al petto.- Skyler, La tua amichetta? Ti ha dato uno schiaffo? - domandai sorpresa. - Le ho dato un bacio e lei mi ha dato uno schiaffo. Forse voleva essere lei a baciarmi per prima... oppure sa che sono già fidanzato sia con Abigail che con Ava. - E bravo il mio campione!!!! - si congratulò Killian con un sorrisetto davvero odioso. C'era da rimproverarlo no da lodarlo.- Dave ma non si fanno queste cose. - dissi dolcemente- Uh uh.... Dave, mi sa proprio che hai fatto ingelosire la mamma. - Ma finiscila Killian! -lo imbruttii - Dave amore, non puoi avere contemporaneamente due fidanzatine... e sopratutto non puoi andartene in giro a baciare ogni singola amichetta. E' normale che poi loro ti schiaffeggino. Bisogna portare sempre rispetto tesoro e così tu in questo modo non lo stai facendo capisci? - Ma papà ha detto...- No no no no no! Non voglio neanche saperlo cosa ti ha raccontato papà, posso solo immaginare. Pensaci... Sarebbe giusto secondo te se papà se ne andasse in giro a cercare nuove fidanzate? - vedo Killian ridersela alla grande... tze, me l'avrebbe pagata.- No mamma! Papà non deve trovare altre fidanzate.Tu sei la sua unica donna. - rispose convinto - Ho capito il mio sbaglio adesso, oggi a scuola rimedierò mamma. Scusami. - Non devi scusati di nulla, è papà che deve farlo - scoppiammo a ridere tutti e tre - Avanti, vai a fare colazione che la scuola ti aspetta. Facemmo colazione tutti e tre insieme, all'appello mancava solamente Hope che da brava dormigliona qual'era ancora era nel mondo dei sogni, dopodichè mi preparai per accompagnare Dave a scuola ed andare a lavoro. - Aspetta un secondo, ho dimenticato di dirti una cosa- esclamò Killian - Ha chiamato Regina ieri sera mentre eri impegnata a far addormentare Hope... ha detto di ricordarti che la prossima settimana, in occasione di Pasqua, ci sarà la sua consueta caccia alle uova di famiglia. - UUUU... vero! Grazie di avermelo ricordato - gli diedi un ultimo bacio - Ora scappo però o farò tardi; Ti amo ti amo ti amoooooo!***La caccia alle uova di Pasqua... come accidenti avevo fatto a dimenticarlo? Sono anni che Regina organizza questa giornata per Neal, Ronald e Hanry, che ormai è un ometto che presenzia solamente per mangiare cioccolato, con l'arrivo della piccola Hope la cosa non ha fatto altro che prendere vita ancora di più e credo che quest'anno con Dave tra di noi la cosa non sarà da meno. Avevamo avuto modo di festeggiare solo una festività insieme, il Natale, quella sarebbe stata la sua seconda festa in famiglia e volevo che fosse indimenticabile. La festività coincideva anche con lo scadere del mio famoso caso quindi ci sarebbe stato doppiamente da festeggiare. A quel pensiero una "malsana" idea mi balenò alla mente e senza ragionarci neanche un secondo di più, mi affrettai a prendere il mio cellulare e inviare un sms a Regina.

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⏰ Last updated: May 07, 2019 ⏰

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