Always And Forever || KM (Lasciati Andare Alle Emozioni) {COMPLETA}

Confronto

Sono passati giorni. Nik ha messo in atto il suo piano: ora è un Ibrido a tutti gli effetti.

Elena è sopravvissuta, il licantropo era una tipa che passava per Mystic Falls e il vampiro... era la Zia di Elena, Jenna, l'unico familiare che le era rimasto - oltre il fratello - , Klaus l'ha trasformata e poi la usata e mi dispiace, ma non avrei potuto fermare Niklaus, neanche se avessi voluto.

Nik ha scoperto che Elena è sopravvissuta e adesso pretende il suo sangue per creare nuovi ibridi asserviti a lui.

Sembra si sia dimenticato di me, di quello che c'è tra noi. Non dorme in camera con me, non è mai in casa, salvo per fregarsi qualche bottiglia di liquore. Sembra non gli importi più nulla, ma so che sta tramando qualcosa.

Gli Originali non vivono qui, ma in una villa tutta per loro, anche se adesso gli unici originali in città sono Niklaus ed Elijah. Insomma sono tutta sola nella villa che mi ha regalato Niklaus. Nessuno mi viene a trovare e sembra che a nessuno importi di me.

Probabilmente sono solo tutti molto impegnati con i loro problemi.

Mi preparo per andare a scuola. Esco, prendo la mia Mustang, tiro su il tettuccio: tira vento e ho paura che possa piovere; parcheggio ed entro.

Stranamente Alaric manca. Peccato, adoro fare storia da quando lui è professore, nonostante sappia la maggior parte delle cose che dice.

Intravedo il gruppetto di Stefan dirsi qualcosa, ma non ascolto, non sono affari miei e poi non ci parliamo da un bel po'.

Le lezioni sono finite, così mi avvio alla macchina, ma con mia sorpresa, vi trovo Nik appoggiato.

Mi blocco di colpo. Devo affrontarlo prima o poi.

Mi avvicino e dico: <<Che ci fai qui? Non sei esattamente il benvenuto.>> Alludo al gruppo della Doppelgänger.

<<Lo so, ma avevo bisogno di parlarti.>> Mi dice guardandomi in modo strano. Sembra preoccupato.

<<Che succede? È un mese che non torni a casa, che non ti fai sentire e poi all'improvviso sembri preoccupato per qualcosa e vieni da me. Niklaus non sono un oggetto: non puoi prendermi, usarmi, poi sparire e ricomparire perché ti manco.>> Dico rimanendo tranquilla.

<<Non mi sembra che tu ti sia interessata a me o alla mia vita ultimamente. Pensavo di averti ritrovata, ma da quando hai scoperto tutto, sei stata strana. Ogni scusa era buona per litigare e se non litigavamo, provavo ad approcciarmi a te, ma mi allontanavi, come spaventata da qualcosa. Non lo sopportavo, così me ne sono andato e ti ho dato i tuoi spazi. Sono tornato perché qualcosa minaccia me e la mia famiglia e tu ne fai parte. Sono tornato per avvisarti e convincerti a seguirmi, a starmi accanto, ma a quanto pare non sono gradito, perciò vado.>> È arrabbiato, lo capisco. Sono stata egoista. Non abbiamo parlato, non ci siamo confidati, ora tutto potrebbe finire e non è quello che voglio.

<<Aspetta!>> Dico. Ho lo sguardo basso. Ho paura nel guardarlo. Mi sento in colpa, perché so che ho sbagliato, ma non posso continuare così: <<Mi sei mancato. Mi è mancato un noi. Ogni sera entravo in camera e nel non vederti a letto... mi sentivo vuota, persa. Hai ragione: ho paura e per questo ti allontano da me, ma ti amo e non ce la faccio più a starti lontana.>> Una lacrima mi bagna il viso, ma l'asciugo subito.

Nik mi si avvicina, mi tira su per il mento e incastra i suoi meravigliosi occhi nei miei: <<Non so di cosa hai paura, ma anche io ne ho. Siamo due anime che nella vita hanno sofferto molto e tendiamo ad allontanare le persone che amiamo per paura che queste soffrano, ma sappiamo entrambi che soffrono di più perché le allontaniamo. Dee, anch'io ti amo e se abbiamo paura, vorrà dire che l'affronteremo insieme. Sei la mia famiglia e ti proteggerò, ma ti voglio al mio fianco. Sempre e per sempre.>> Mi sorride.

<<Sempre e per sempre.>> Rispondo e ci abbracciamo, felici di esserci ritrovati.