CAPITOLO 10

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Io e Kyle siamo arrivati davanti al dormitorio femminile, mi sento girare la testa, forse ho bevuto troppo birra, non reggo bene l'alcool.

-Barcolli, hai bevuto troppo?- mi chiede

-Probabile-

-Vuoi che domani mattina passi da te per svegliarti o qualcos'altro?-

-No, grazie. Ce la faccio da sola, smettila di fare il carino con me, perché sei alquanto falso-

-Non mi sembrava che prima in spiaggia ti desse fastidio che facessi così.-

Lo guardo male e vado verso camera mia, senza salutarlo e senza girarmi indietro.
Poi sento che mi sta urlando qualcosa -Sei una stronza-
Faccio spallucce.
Arrivo davanti alla porta, entro e corro a farmi una doccia per smaltire la sbornia, e poi vado in un sonno profondo.

LA MATTINA DOPO...

Qualcuno bussa alla porta e interrompe il mio bellissimo sogno, ero una ragazza normale che si divertiva con i suoi amici ed ero senza pensieri, avevo il mio fidanzato e un cane. Mi vien da ridere al sogno un po' stupido che ho fatto.

Ma nonostante questo mi alzo incazzata nera dal letto e vado verso la porta, dato che Hanna è in bagno da trenta minuti a farsi il bagno.

Mi guardo allo specchietto sul muro a fianco alla porta e mi metto un po' a posto i capelli, la apro e vedo John, mi chiedo cosa ci faccia qua, se devo essere sincera mi aspettavo Kyle.

-Buongiorno- dico sorridendo.

-Ciao- mi dice sorridendo anche lui.

-Scusa per le mie pessime condizioni, ma ieri sera probabilmente ho bevuto troppa birra-

lui mi guarda con un faccia al dir poco sconvolta e mi chiedo il perché e cosa sia successo di così terribile.

poi inizia a parlare:

-Quindi non ti ricordi niente di quello che è successo ieri sera in spiaggia?-

-adesso che ci penso bene, no, niente, il nulla del nulla-

lui mi guarda come se volesse spararsi in questo preciso in stante, sembra quasi imbarazzato

-Dobbiamo parlare. Preparati così parliamo prima di lezione-

io annuisco chiudo la porta e inizio a prepararmi.

Mi metto una gonna a tre quarti di coscia nera, un top giallo con dei fiori sopra e le mie amatissime nike air bianche. Mi metto il mascara e il lucidalabbra. Lascio i capelli slegati, prendo la giacca di jeans e il mio zaino ed esco dall'alloggio.
Sono un po' preoccupata per la faccenda di John, aveva una faccia sconvolta quando gli ho detto che ieri sera avevo bevuto un po' troppo e che non mi ricordavo niente di quello che fosse successo, che non sia successo qualcosa di terribile!?

Cerco di raggiungere il John il più in fretta possibile, perchè la curiosità mi sta uccidendo.
dopo pochi minuti arrivo in cortile e lo vedo seduto sotto un albero con lo sguardo perso nel vuoto, mi sale un ansia assurda.

Mi avvicino e mi siedo accanto a lui
-Cosa è successo ieri sera?- chiedo curiosa e preoccupata.
Non avrò fatto qualche cazzata?

Lui esita un attimo, alza lo sguardo e mi guarda con paura e dispiacere, poi inizia a parlare.
-Ieri sera, non so cosa è successo ma ad un certo punto sei scappata, correvi, correvi e non ti fermavi.
Io mi sono preoccupato e ti sono corso dietro, finché non ti sei fermata e ti ho abbracciata da dietro, ci siamo distesi sulla sabbia e poi ci siamo baciati.
Se avessi saputo che eri ubriacata, non ti avrei baciata.
Io non volevo approfittare di te-

COME LA DANZA   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora