Capitolo 12

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Ciò che Robb quella sera dovette comunicare ai suoi fratelli e alla corte fu una cosa veramente delicata.
Robb convocò tutti in Sala Grande, Ellinor non era presente gli era stato detto che aveva un po’ di emicrania e quindi si era ritirata nelle sue stanze il ragazzo non lo trovò grave preferiva parlarle in privato, si alzò in piedi e comunicò che il Nord aveva deciso di marciare a Sud per dichiarare guerra a Re Joffrey e ai Lannister. Comunicò che sarebbe partito di li ad una settimana insieme ai Lord Alfieri che avevano raggiunto Grande Inverno e che nella via per raggiungere Approdo del Re avrebbe cercato di portare dalla sua tanti altri Lord. Infine comunicò che c’erano degli altri
importanti annunci che avrebbe fatto entro la fine della settimana. Sciolse così la seduta. Tutti andarono via, per la loro strada, rimasero solo i suoi fratelli. Bran aveva lo sguardo basso e triste, Rickon invece era molto iracondo voleva andare in guerra
con lui. Il ragazzo si alzò prese suo fratello più piccolo e lo abbracciò, poi si girò verso l’altro fratello e fece la stessa cosa. Rickon però non voleva demordere, allora lui rise e disse: “ Rickon ma se tu vieni con me, chi proteggerà Ellinor? “, lui incrociò le braccia si voltò di lato e disse: “ Ellinor si sa difendere benissimo da sola, e Bran anche quando sarebbe capace di tenerle gli occhi addosso, è paralitico non cieco. “, Robb guardò Bran che era diventato completamente rosso, gli diede una pacca sulla spalla e lui disse: “ Beh, Rickon io sarò paralitico, ma tu non hai cervello. “ dopodichè chiamò Hodor che lo mise in braccio e si fece portare in camera sua. Il maggiore
degli Stark guardò il minore che si scusò e corse via.
Non l’avevano presa bene. No, assolutamente no. E Robb sapeva che c’era un’altra persona che l’avrebbe presa anche peggio.
Bussò in camera di Ellinor e aspettò una risposta, lei aprì dopo quattro bussate, gli sorrise e disse: “ Scusami se non sono venuta, ma... oggi, non lo so... una forte emicrania, ho dormito malissimo negli ultimi giorni, tranne ieri io... “
“ Lo so. Non ti preoccupare. Preferisco comunque parlertene da solo. “ disse lui “ Ti va una passeggiata notturna? “, lei acconsentì, si vestì nuovamente, si mise una mantella e lo seguì.
La notte era tranquilla, perfino stellata. Robb portava Ellinor sottobraccio, lei glielo strinse e camminò al suo fianco. Si ritrovarono nel parco degli dei davanti agli enormi alberi diga sotto ai quali Ned Stark si ritirava spesso in preghiera. Rob si fermò e così fece anche lei, il ragazzo le prese le mani e le comunicò cosa doveva essere fatto, lei ascoltò attentamente senza interromperlo, senza interferire. Appena Robb finì
lei gli disse soltanto che doveva fare quello che doveva essere fatto, poi gli chiese di tornare al castello, aveva sonno ed era molto stanca.
Chiusa di nuovo al caldo della sua stanza Ellinor non fece altro che piangere per tutta la notte fino a quando i suoi occhi ormai stanchi si arresero al sonno.

Spazio autrice:
Dato il fatto che il capitolo è tanto breve ho trovato inutile aspettare qualche altro giorno per pubblicare!

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