40- sei tu

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Io e Nicholas siamo usciti molte volte dopo quella sera. Luca non l'ho più visto, diciamo che avrei voluto tanto vederlo, ma meglio così, chissà cosa sarebbe successo se lui ci fosse stato, sicuramente un casino.
Ora stiamo andando ad un ristorante, ormai tutti i sabati andiamo in un locale diverso, stasera andiamo in uno un po' più costoso.
" allora come credi che sia questa babysitter per Luca?" Mi chiede Nicholas parcheggiando la macchina
" beh diciamo che fa bene il suo lavoro" apro la portiera e scendo e poi entriamo nel ristorante.
" scusi, abbiamo ordinato" mio marito parla alla cameriera
" si di qua, prego " ci fa segno di seguirla
Ci sediamo e mi guardo in torno, vedo un gruppo di ragazzi parlando, ridono, scherzano e ad un tratto uno di loro si gira verso di noi, sbarro gli occhi, non può essere, Luca. Lui sbarra gli occhi e io faccio dico a mio marito che devo andare in bagno.
Corro in bagno e mi guardo allo specchio, sono rossa, sto sudando freddo.
La porta del bagno sbatte e poi entra lui
" questo è il bagno delle signore, penso che voi abbiate sbagliato" dico ferma
" noi ci conosciamo?" Mi chiede confuso
" no" abbasso la testa
" si, sei tu" inizia a tremare
" ehm, penso che avete sbagliato persona" tremo anche io
" no, sono sicuro. Ma com'è possibile? Cioè tu sei morta, non eri morta? Io ti ho visto, in ospedale, si, CHE CAZZO?" Urla e io inizio a piangere
" non capisco" continua
" io, devo andare" mi avvio verso l'uscita, ma lui mi prende per il polso e mi porta fuori dal ristorante uscendo da una porta secondaria
" Luca" singhiozzo
"Sei vera? Sto sognando" si tiene la testa e si siede per terra
" è tutto vero" abbasso la testa
" cazzo" piange anche lui
" potrai mai perdonarmi? Per tutto, per essermi finta morta, per essere scappata, per averti fatto star male" piango
Stringe i denti, brutto segno
" no, ti odio, se prima c'era l'amore adesso c'è l'odio, io ti odio, come hai potuto farmi questo? E io che come uno stupido ti ho amato, hai anche la faccia tosta di chiedermi scusa? Vai a farti fottere" si alza e va dentro e io rimango lì gridando il suo nome e piangendo, pensando che ormai tra noi quel filo si è spezzato e che niente può tornare come prima.

Non cambierò mai||CAPO PLAZAWhere stories live. Discover now