XIX. Calore

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Alexis;

"Sono abbastanza sicura che...non abbia senso, Harry" insistetti ridacchiando. Il mio naso accarezzava il suo braccio che mi cingeva. La sua mano libera sfiorava occasionalmente la mia coscia, e lui ridacchiava insieme a me. Mi trovavo fra le sue gambe, la mia schiena era appoggiata al suo petto tonico.

Sentivo le sue labbra sulla mia tempia destra mentre parlava, "aveva molto senso. Sono quasi affogato, ed una sirena mi ha salvato. Era molto sexy. Giuro...sei una sirena?"

Scoppiai a ridere ed esclamai, "lo sono?! Per caso mi è cresciuta una coda di pesce mentre eravamo nel lago?"

"Forse sei in grado di controllarla! Non lo so..." si difese, ed aggiunse, "ad ogni modo sei molto sexy".

"Smettila, idiota—"

"Sexy" ringhiò lui, facendomi ridere di gusto. Distolsi lo sguardo, dando inevitabilmente più spazio alle sue labbra affinché le stesse si posassero sulla pelle del mio collo. Risi alle sue azioni, strillando e dimenandomi nella sua presa.

Nel nostro momento di divertimento sentii un movimento sulla mia gamba, quindi portai l'attenzione sulla fonte dello stesso. Vidi un coleottero nero sulla mia pelle, ed il mio istinto fu quello di smettere di ridere prendendo a fissarlo con fare scioccato. La mia paura durò pochi momenti, poiché riconobbi che l'insetto era innocuo. Lo stesso prende ad arrampicarsi sulla pelle di Harry.

La reazione del ragazzo fu un po' diversa. Lo notò immediatamente e mosse la gamba avanti e indietro urlando nel mio orecchio. Risi di gusto ed esclamai, "Harry, è solo un coleottero!"

"È sulla mia fottuta gamba!" urlò cercando di allontanarlo. Mi sollevai quindi dal suo petto ed Harry balzò in piedi urlando nella sua voce roca, raggiungendo un volume impressionantemente alto. Il coleottero volò via, ma si posò sulle nostre coperte.

Harry continuò a lamentarsi, e prense ad agitare gli oggetti nella tenda.

Si voltò verso di me con i suoi occhi verdi sgranati. "Gah, cazzo! Quella cosa è terrificante!"

Alzai immediatamente gli occhi al cielo, e mi allungai verso il coleottero, accogliendolo sul mio palmo. Nonostante fosse innocuo, sperai che non mi mordesse, poiché comunque avrebbe bruciato un po'.

"Ti stai agitando per niente" gli dissi cercando di non ridere alla sua espressione allarmata. Le sue morbide labbra rosa erano schiuse e le sue spalle erano evidentemente tese. Avanzai verso di lui, allungando la mano verso Harry in modo che potesse vedere l'insetto. Il ragazzo sussultò. "Rilassati, è un coleottero. È innocuo".

"Sembra che voglia mangiarti la mano" disse senza fiato, guardando l'animale nella mia mano. "E so che cos'è. Ero solo...scioccato".

Arricciai il naso e scoppiai a ridere, ma cercai di limitare la mia reazione. "Oh davvero? Quindi non ti darebbe fastidio se te lo mettessi in mano?"

Harry contrasse la mascella ed inalò profondamente. "Nah..." ridacchiò con fare nervoso. "Per niente" inclinò la testa di lato e fece spallucce.

"D'accordo" risposi dolcemente, "allora dammi la mano".

"Morde? Farà male? È velenoso? È—oi!" esclamò quando l'insetto si spostò sulla sua mano. Gli afferrai quindi il polso in modo che il coleottero non cadesse.

Alzai lo sguardo su di lui rivolgendogli un ghigno quando lo guardai fissare il curioso insetto sul suo grande palmo. Harry inalò repentinamente e mormorò, "ehi, grande cosa...formicolante".

"È un bel coleottero. Non ti morderà a meno che non impazzerai come hai fatto prima" spiegai, divertita dalla situazione. Quando l'insetto riprese a muoversi, Harry ritornò nel panico, quindi portai fuori il coleottero dalla tenda.

1996 |ITA|Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt