XIII. Sua

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Alexis;

Quando Nonna ed il papà di Harry ci vennero a prendere era chiaro dalle loro espressioni facciali che fossero furiosi. Sedevamo in attesa di una risposta delusa dai nostri parenti.

Cercai di sorridere innocentemente a Nonna, ma lei diede un buffetto sulla testa sia a me che ad Harry. Disse poi al papà di Harry che aveva in mente una punizione.

La situazione tramutò infatti nel compito di oggi, ovvero occuparsi della cucina. Harry stava pulendo il frigorifero mentre io ripulivo la credenza in profondità. Nonna era andata al supermercato, ma ci aveva avvisati di non fare pause.

"Penso sia una punizione giusta" dissi ad Harry quando mi voltai verso di lui mentre risciacquai un bicchiere di vetro.

"Già" lo sentii grugnire mentre si rimise in piedi, porgendomi un bicchiere di succo d'arancia fresco. "Tua nonna ripone letteralmente tutto nel frigorifero" ridacchiò fra sé e sé.

Svuotai il bicchiere dal succo nel lavandino, il liquido riempiva l'oggetto solo per metà. I miei occhi rimasero sui miei gesti, ma Harry aveva altri piani. Sentii il suo mento sulla mia spalla, e le sue braccia mi cinsero la vita. Cercò di comportarsi il più innocentemente possibile nel farlo.

Il mio corpo si accese quando mi baciò la guancia e poi la mascella. Un sorriso complice si fece spazio sulle mie labbra e dissi, "non è una bella idea, Styles".

Non rispose subito, si limitò a non staccare le labbra dal mio viso e le sue braccia mi strinsero ulteriormente a sé. "Non ti ho ancora baciata oggi" mormorò con voce roca. "E tutto questo pulire è stressante".

Risi a quanto fosse serio al riguardo. Inarcai le sopracciglia, e mi girai su me stessa per guardarlo con un sorriso giocoso sulle labbra. Le sue braccia non si staccarono mai dai miei fianchi. Lui mi guardò, sembrava contrariato in merito a qualcosa di così semplice come un bacio.

"Sei stressato?" domandai con fare giocoso, la mia preoccupazione era assolutamente una recita, e lo sapeva. Decise di stare al gioco.

Annuì come un bambino di cinque anni, e mise il broncio. Lo vidi portare all'infuori le labbra. "Bacio?"

"Hmm, non lo so" risposi dolcemente. Lo sentii grugnire, ma mi feci in avanti e lo baciai. Sul momento sorrise sulle mie labbra, e poi prese a darmi diversi baci a stampo facendomi ridacchiare. "Hai detto un bacio".

"No. Non ho specificato la quantità" mormorò protestando.

Lo spinsi delicatamente via all'altezza del petto. "Scemo" lo accusai dandogli un altro bacio. Sorrise con fare di trionfo, e presto lo incoraggiai a proseguire con la nostra tediosa punizione. Prima avremmo finito, meglio sarebbe stato.

Un paio di minuti più tardi Nonna rincasò. Appena vidi le ciliegie le lavai e le mangiai. Vidi nonna scuotere il capo, ed io le sorrisi innocentemente prima di portarmene un'altra in bocca.

Harry proseguì pulendo il frigorifero, e nonna si accomodò al tavolo a sfogliare una rivista. Ero consapevole che ci stesse supervisionando.

"Che cosa stavate facendo fuori così tardi? Specificatamente senza il permesso?" domandò Nonna con fare serio e curioso allo stesso tempo. Arrossi mentre le davo la schiena, e mi rifiutai di risponderle. Anche Harry rimase in silenzio, il che accese l'interesse di Nonna. "Nessuna risposta?"

Sospirai appena e risposi. "Niente, volevamo solo trascorrere del tempo insieme".

"Niente, huh?" insistette in tono sospettoso. "Siete praticamente inseparabili. Quanto altro tempo desiderate trascorrere insieme?" è evidente che mi stesse stuzzicando.

1996 |ITA|Where stories live. Discover now