44.

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Alexandra p.o.v.
È stato tutto strano e complicato ma una cosa è sicura, ero morta e adesso non lo sono più.
Non ricordo bene, ma sono sicura che vi fosse Ade, poi lo Stige, poi di nuovo lo Stige, il bruciore ed i pensieri, e naturalmente il punto debole, lo stesso. So che dagli errori bisogna imparare e blablabla. Ma non ci posso fare niente se il mio punto debole sono le amicizie e gli amori.
Mi sveglio.
Trovo Nico e Leo che si stanno per azzuffare, Percy chiaramente infuriato e Annabeth che ragiona.
Come posso fare una bella entrata di scena? Semplice! Catene d'acqua.
Faccio qualche scherzo qua e lá e nel mentre finisco il robottino escursionista.

...

Iniziamo.
Mando il robot avanti, dentro il casinò.
Una sacco di gente di altri tempi è intrappolata inconsciamente, mi dispiace, ma devo seguire la mia missione. Continuo a seguire la voce che mi chiama, finendo davanti ad una scalinata.
Scende trovando una porta chiusa a chiave. La faccio scassinare.
C'è una ragazza, bruna, occhi marroni alta e snella. Indossa un cappotto delle cacciatrici e urla disperata.
Nico:"n-non è possibile"
Percy:"l-lei e-era m-mo-morta"
Annabeth:"scomparsa, lei era scomparsa"
Nico:"Bianca, devo andare, la devo salvare" si fionda verso la porta, ma a mio malgrado lo devo bloccare.
Io:"Nico, aspetta!"
Nico:"ho aspettato abbastanza, Alexandra! Io devo andare da lei! Se ti facessero credere che Percy sia morto, poi lo rivediamo vivo e legato, tu cosa faresti?! Bè io vado!"
Appena Nico finisce sentiamo un fischio, il robottino non c'è più.
Io:"Nico, è troppo pericoloso..." mi interrompe prima che io possa finire e così faccio io a mia volta.
Nico:"Alexandra! Io dev-"
Io:" per questo verremo con te! Zuccone!"
Nico:"cosa?! Davvero?" Chiede speranzoso evidentemente sollevato.
Leo:"ma certo!"
Percy:"avevi qualche dubbio?"
Annabeth:"ti pare che ti lasciamo andare da solo?"
Nico:"grazie"

La figlia di PoseidoneWo Geschichten leben. Entdecke jetzt