𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐 ➣ ᴇʀᴇʀɪ *in revisione*

Capitolo 54.

Uscii dalla camera, dovevo cercare Eren, era rimasto troppo poco tempo per decidere.

Mentre camminavo per i parchi affollati del campus diedi un'occhiata veloce al cellulare, notai dei messaggi ancora non letti e che non avevo certo intenzione di leggere.
Tentai comunque di scorgerli dalla tendina per avere un'idea.

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- 3 messaggi non letti -

Levi non possiamo più aspettare, devi confermarmi entro domani che intenzioni avete.

È già tutto pronto e l'Europa non è niente male, ovviamente ho provveduto affinchè vi sia data vasta scelta su dove andare esattamente.

Fammi sapere.

Spensi il cellulare.
Dovevo convincere Eren entro quella sera o ci saremmo dovuti separare e probabilmente per sempre.

Accellerai il passo, solo all'idea di non poter più stare con lui mi si strinse un nodo alla gola.

Raggiunsi la sua camera, era ormai sera presto e le giornate in quel periodo dell'anno non solo erano dannatamente fredde ma anche estremamente brevi.

Bussai insistentemente.
Mi aprì Armin con un viso abbastanza stanco.

"Armin, posso chiederti dov'è Eren?"
Chiesi infilandomi le mani nelle tasche.

Lo vidi corrugare le sopracciglia, probabilmente si era appena svegliato da una pennichella, così aggiunsi.

"È importante"
Solo a quel punto vidi spuntare Eren da dietro il biondo.

"Ehi Levi.."
Disse avvicinandosi, mi tese le braccia al collo stampandomi un affettuoso bacio che ricambiai.

Mi avvicinai al suo orecchio.
"Ti devo parlare"
Gli sussurrai.

Il ragazzo si staccò il giusto per avere una visione completa della situazione.

"Di cosa vuoi parlare?"
Domandò alternando il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

"Vieni e ti spiego"
Dissi abbastanza sbrigativo iniziando ad andare altrove, fuori da occhi indiscreti.

Mi seguì e raggiungemmo in pochi minuti la mia auto parcheggiata poco fuori il cancello della scuola, facendolo accomodare all'interno.

"Allora di cosa vogliamo parlare?"
Mi chiese con un'espressione che tradì quello che stesse dicendo.
Sapevamo bene entrambi di cosa avremmo parlato quella sera.

Eren's pov.

Sperai quel momento non arrivasse mai.
Parlarne mi faceva male, mi creava un'angoscia non indifferente.

"Lo sai.."
Disse con un filo di voce.
L'argomento era difficile per entrambi.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani che si stavano intrecciando nervosamente.

"Levi, senti io-"
Iniziai dopo aver preso un bel respiro, ma venni fermato poco dopo.

"No, non voglio parlarne"
Mi ammonì.

"Voglio stare con te e basta."
Aggiunse.

Lo guardai con occhi che chiesero tregua da tutto quello stress e mi abbandonai fra le sue braccia, scavalcai il mio sedile andando a sedere proprio sopra il ragazzo.
Mi stava tenendo per i fianchi accarezzandoli, conosceva perfettamente ogni parte del mio corpo.

Mi avvicinai per baciarlo ma non feci in tempo che il ragazzo mi afferrò il collo della maglia tirandomi giù, in un bacio travolgente e passionale.

Di rimando iniziai a sbottonoargli la camicia, bottone per bottone, più la situazione stava prendendo forma più mi resi conto che non facevamo sesso da troppo.

Probabilmente tutto quello che successe ci fece dimenticare momentaneamente di quello che eravamo noi due, io e lui.
Entrambi riscoprimmo noi stessi, dopo un periodo di distacco e apparente calma.

Mi sfilò la maglia non lasciandomi un attimo, si tolse anche la sua lanciandola in una parte indefinita della macchina, erano solo d'intralcio.

Tirai giù la sua zip dei pantaloni mentre il corvino fu intento a sfilare i miei.
Ammetto in macchina fosse tutto un po' scomodo, ma non ci avrebbe sicuramente fermati.

I baci partirono dalle labbra per poi andare a finire sparsi per i nostri corpi che in quel momento sembrarono essere diventati uno solo.

Una volta spogliati consumammo il peccato originale.
Dopo un'adeguata preparazione, sentii il corvino farsi spazio nel mio corpo, la mia bocca rimase semiaperta dal piacere, gemiti di piacere iniziarono a riempire l'auto.

"Eren mi sei mancato terribilmente"
Disse fra un sospiro e l'altro dando una spinta più pronunciata.

Mi fece sussultare, non ne ero più abituato.
Mi continuò a costeggiare il collo di baci ripetitivi e dolci per poi passare ai morsi, dei morsi che fecero capire che di lì a poco sarei diventato la sua preda.

Continuò a produrre movimenti sensuali con il bacino, comprendendo di conseguenza anche la mia figura e facendomi adeguare alla sua volontà.
Le sue mani mi stavano toccando tutto l'addome, affondando le dita nella mia carne.

Tra un sospiro e l'altro gli accarezzai il viso baciandolo e finendo il bacio mordendogli il labbro inferiore tirandolo quindi lievemente verso la mia parte.

Lui mi seguii con il capo, per poi saldare la presa sui miei fianchi.
Non mi accorsi di andare troppo indietro.

Levi's pov.

Eren preso forse dal momento non si accorse di star andando indietro con il corpo ed accidentalmente fece partire il clacson.

Sobbalzai e con me il moro che sbattè la testa nel tettuccio dell'auto.

"EREN"
Lo rimproverai.

Iniziò a ridere copiosamente, mentre si strinse al mio petto.

"Scusami.. scusa."
Disse una volta ripreso.

"Non mi ero accorto"
Aggiunse ricomponendosi.

"Meglio se la finiamo qui, potresti aver attirato della gente e non sarebbe il massimo farci trovare così"
Ammisi facendo scostare il moro in modo delicato.

Ci rivestimmo nel giro di qualche minuto e non oppose resistenza nello smettere.

Lo sto educando proprio bene, fanculo i suoi genitori
Pensai.

Una volta calmata tutta la situazione restammo in macchina, il ragazzo si risistemò sopra le mie gambe, abbassai il sedile e restammo così stesi entrambi.

Gli stavo accarezzando il viso fino ad arrivare a scompigliargli i capelli.

"Levi"
Disse dopo qualche attimo di silenzio.

"Ho deciso, vengo con te in Europa".
Ammise prendendomi alla sprovvista.

Sgranai gli occhi lo presi per le spalle squadrandolo per qualche secondo per poi stringerlo in un abbraccio sincero.

Spazio autrice
Muretti miei, oggi era prevista l'uscita del capitolo, ma purtroppo è successo un inconveniente che ha cambiato totalmente il mio umore, ma volevo comunque postarlo, spero di aver scritto comunque in modo soddisfacente, vi amo tanto.

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