P.O.V. DRACO

Aprii la porta infastidito dal fatto che il mio elfo non mi avesse ascoltato, insomma mi sembrava di essere stato chiaro quando gli avevo detto di non disturbarmi no?
Spalancai la porta pronto a dirgliene quattro ma, ciò che mi trovai davanti mi fece quasi girare la testa per la sorpresa: di fronte a me c'era la creatura più bella che avessi mai visto, era la fine del mondo, era sexy e pura al tempo stesso e bella, bellissima e...Cristo Santo!
Non riuscivo a spiccicare parola, ero totalmente ipnotizzato da quel viso amgelico e da quel corpo perfetto, quella vestaglietta nera le donava alla perfezione e io non vedevo l'ora di strappargliela via da dosso.
Il mio amico al piano di sotto cominciò a tirare nei pantaloni, ormai aveva vita propria e bramava il suo dolce e umido antro caldo.
《 S-sei...》dissi passandomi una mano fra i capelli, eccitato come non mai.《 Wow...》conlusi, non riuscendo a dire nient'altro.
Restammo lì fuori a scrutarci per qualche minuto, io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e lei, continuava a mordersi le labbra per la timidezza che la stava invadendo.
La presi delicatamente per un polso e la condussi dentro la stanza che, avevo fatto pulire e riordinare per bene. Avevo anche fatto aggiungere qualche candela, che era stata accesa al posto delle abat-jour, per rendere l'ambiente più romantico e caldo.
La abbracciai da dietro e le mordicchiai il lobo dell'orecchio facendola ridere poi, le accarezzai il collo e sorrisi su di esso.
Finalmente, una Serpe ed una Grifona si stavano per unire, l'odio che era corso fra di loro non esisteva più e sarebbe stato così, per sempre.
Volevo che la prima volta della mia splendida Regina fosse speciale, a differenza della mia e di quella di tutte le altre ragazze a cui l'avevo rovinata fregandomene altamente.
Non si sarebbe mai dovuta pentire di essersi donata a me, mai.
《 Tu...sei diversa.》dissi senza rendermene conto, doveva essere solo un pensiero e invece...lei si voltò di scatto e mi guardò con quegli occhi dalle iridi di cioccolato, facendomi sentire il ragazzo più fortunato del mondo.《 Da chi?》chiese curiosa.
Io le sorrisi e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.《 Da tutti.》
A quel punto, l'attirai a me prendendola per la vita, la schiacciai contro il mio petto e strinsi leggermente. Lei sussultò per il gesto improvviso ma poi, posò le mani sul mio petto e lo accarezzò piano, erano tiepide e morbidissime come la seta della sua vestaglia nera.
Con le dita le accarezzai la schiena, la vestaglia faceva su e giù in un lento fruscìo accarezzandole la pelle bollente. Posai le labbra sulla sua fronte e poi scesi piano: le baciai il naso, le guance, l'angolo della bocca e poi andai giù, baciandole il collo e leccandole la giugulare che pulsava forte. I suoi mugolii di apprezzamento facevano fremere ciò che avevo in mezzo alle gambe; le baciai la spalla abbassandole una parte della vestaglia e rivelando l'intimo di colore bordeaux. Sciolsi poi il nodo della veste nera come la notte e lasciai che scivolasse giù lungo i suoi sinuosi fianchi, una volta arrivata a terra Sara la calciò via e io, feci un passo indietro per ammirare fino all'ultimo centimetro di quell'incredibile spettacolo della natura.
《 Ohh...Dddio...》sussurrai in preda ad un istinto animale incontrollabile, la mia voce era diventata roca e le mani mi sudavano.
Deglutii e la osservai giocare con una ciocca di capelli, quella ragazza mi avrebbe mandato al manicomio.
Mi avvicinai nuovamente e le passai lentamente le dita sulle braccia, poi scesi sul petto sodo, sull'addome piatto e infine...la afferrai per le natiche e la sollevai da terra.
Ringhiai quando mi resi conto che quelle meravigliose mutandine trasparenti in realtà, erano un provocante perizoma di pizzo.
La adagiai piano sul letto e poi, le tolsi le scarpe col tacco gettandole a terra, feci fare la stessa fine a calze e reggicalze e poi cominciai ad esplorare il suo incredibile corpo: la baciai sulle labbra mordendole e succhiandole fino a farle diventare rosse e gonfie, scesi giù strofinando il naso contro il suo collo e godendomi il profumo dolce della sua pelle, le morsi i seni sodi attraverso la stoffa del reggiseno poi, fu la volta del ventre che baciai e leccai facendola gemere di piacere, scesi ancora più giù e le lasciai un bacio...proprio lì, sul suo fiore delicato e bagnato pronto solo ed esclusivamente, per me.
A quel punto, lei emise un urletto di sorpresa e rise piano, infilò le mani sotto l'elastico dei miei pantaloni e fece per sfilarmeli via, lasciando me completamente nudo e sbalordito davanti alla sua determinazione.

Ice & Fire ☞ {D.M.} Where stories live. Discover now