Capitolo 75.

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Appena prima che entrasse in classe, la afferrai per un polso e la portai dietro la colonna con me.
《 Lasciami immediatamente Malfoy!》
Si dimenava e mi guardava con rabbia o tristezza...non riuscivo a capirlo. Riuscii a spingerla contro la parete fredda della colonna e a bloccarle ogni via d'uscita, la guardai dritta negli occhi e lei fu costretta a fare lo stesso.
《 Sara cosa...》
Non feci in tempo a finire la domanda che Sara, mi colpì in viso con un sonoro schiaffo. Voltai la testa di lato e sospirai, leccandimi le labbra.
Quando mi voltai nuovamente verso di lei però, notai che una patina trasparente le ricopriva gli occhi, il suo respiro aumentava e le guance erano rosse.
《 Perché questo schiaffo? Cosa ti ho fatto?》chiesi stupefatto.《 Lo sai benissimo, non avrei dovuto fidarmi di te.》
Sussultai a quell'affermazione, cosa voleva dire?
Vidi le lacrime cominciare a scendere sul suo viso, feci per asciugargliele ma lei si ritirò di scatto. Mi guardò con quelle iridi di cioccolato screziate di rosso e mi fece venire la pelle d'oca per quanto era bella.
Ero felice di poter stare nuovamente vicino a lei dopo gli ultimi due giorni, ma era chiaro che per lei non era lo stesso.
《 Non ti azzardare mai più a toccarmi, chiaro?! Lurido...Mangiamorte.》
In quel preciso, orrido istante sembrò quasi che il tempo si fosse fermato: tutti andavano al rallentatore, le labbra di Sara si muovevano impercettibilmente, persino le sue lacrime scendevano pianissimo...come diavolo faceva lei a saperlo?!
La lasciai andare senza neanche rendermene conto, la guardai asciugarsi le lacrime e poi sparire dentro l'aula di Trasfigurazione.
Ora era tutto chiaro: mi evitava perché credeva che volessi diventare un Mangiamorte ma il punto era, come diavolo aveva fatto a scoprirlo?
Non le aveva mai detto nulla e tanto meno Blaise, non avevo nessun legame con Voldemort o qualche suo stupido seguace all'interno della scuola, non avevo foto o diari che potessero testimoniare, non c'era niente...niente che potesse averglielo rivelato.
Ero confuso e stressato, mi misi le mani nei capelli e una voglia matta di urlare si fece spazio dentro di me.
E adesso, come avrei fatto a farle capire che non ero un fottuto Mangiamorte?

P.O.V. SARA

Mi fiondai in aula senza voltarmi, anche perché sapevo che se lo avessi fatto sarei tornata da lui e lo avrei baciato con tanta di quella foga da lasciarlo senza fiato. Ovviamente era bellissimo, irresistibile, come sempre.
Scossi la testa e mi rimproverai mentalmente, non dovevo più pensare a lui in quel modo, non era più il mio ragazzo...ora era un Mangiamorte, un nemico.
Mi sedetti accanto ad Harry che mi sussurrò un " Dov'eri finita?", gli risposi che avevo incontrato Luna e mi ero fermata a parlare con lei, feci spallucce e gli sorrisi. Pochissimi secondi dopo entrò la McGranitt che, si guardò intorno e subito dopo, cominciò la lezione.
Lui non entrò in aula, in nessuna delle due ore che avevamo insieme. Mi imposi di non preoccuparmi e di concentrarmi sulla lezione ma, i pensieri negativi presero il sopravvento. Ero stata una stupida a fidarmi di lui, tutto ciò che voleva era portarmi da Voldemort per avere una lauda ricompensa e sterminare tutti i babbani, come gli aveva insegnato suo padre che ora poteva dirsi fiero di lui. Mi veniva la nausea solo a pensarci.
Eppure, nonostante tutto, mi mancava da morire: mi mancavano i suoi baci, le sue carezze, il suo modo dolce di rivolgersi a me e solo a me, i suoi sguardi, i suoi ghigni maliziosi, i suoi occhi profondi e grigi, le sue mani calde e i suoi dannatissimi capelli soffici e biondissimi.
Trattenni me lacrime e tentai nuovamente di seguire la lezione, osservai labbra della McGranitt muoversi veloce ma non capivo cosa stesse dicendo, voltai lo sguardo verso Harry e vidi che stava scrivendo, io invece ero completamente ferma.
Ripensai alle ultime parole che gli avevo detto e intuii, di averlo colto di sorpresa: lui non sapeva che io avevo scoperto cos'era ma ora, ne aveva la conferma. L'ennesima lacrima scese sulla mia guancia, ora avrei dovuto letteralmente combattere contro la persona che amavo più di ogni altra al mondo.
Q

uando arrivò l'ora di pranzo, il mio stomaco era completamente chiuso, solo al pensiero del cibo dei conati di vomito mi salivano per la gola.
Avvisai i miei amici che sarei andata in biblioteca e che sarei rimasta là tutto il giorno a studiare.
I ragazzi erano così preoccupati per me: spesso mi chiedevano se stessi bene, perché non mangiavo, perché non proferivo parola; io gli rispondevo sempre che stavo bene e che ero semplicemente un pò stressata per via dei molti compiti ma, loro sapevano perfettamente che stavo mentendo. Fortunatamente però, facevano finta di bersi le mie bugie e lasciavano stare.
《 Hei piccola!》
La voce bassa e profonda di Blaise interruppe i miei pensieri, mi voltai e senza pensarci due volte corsi ad abbracciarlo. Lui sussultò e rise piano, non si aspettava un saluto tanto affettuoso ma, io ne avevo davvero bisogno.
《 Ciao Blaise.》
Sussurrai con la faccia immersa nel suo petto, era delizioso stare fra le sue braccia e mi ricordava molto...no, dovevo smetterla di pensare a lui.
Mi staccai piano e lo guardai negli occhi, stava sorridendo ma appena mi guardò il viso cambiò espressione.
《 Cosa ti ha fatto quell' essere viscido.》
Rimasi spiazzata dalla sua affermazione, come faceva a saperlo?
Era così evidente? Non credevo che Draco glielo avesse detto altrimenti, non me lo avrebbe chiesto. Comunque, risposi facendo finta di nulla.
《 Ma di che stai parlando?》《 Odio che mi si dicano le bugie e tu lo sai. Ti ha fatto del male? Perché se è così io...》《 No!》lo interrupi.《 Cioè si ma, non fisicamente. È una storia lunga Blaise comunque, non preoccuparti ora sto meglio.》
La sua espressione mutò ancora e divenne di male in peggio, dopo le mie parole. Avevo appena mentito di nuovo...quello che però premeva nella mia testa per uscire era: mi stava mentendo anche lui? Era al corrente della natura oscura di Draco? E se così non era, potevo fidarmi di lui e raccontarglielo?
Sapevo che Blaise era la persona perfetta a cui raccontare i segreti ma, sarebbe stato giusto rivelargli anche questo?
《 Si infatti, il tuo viso dimostra proprio che stai meglio. Smettila di mentire Sara.》
Lo guardai leggermente sorpresa, non mi aveva mai parlato in quel modo...così diretto e preoccupato.
《 I-io...semplicemente ho sbagliato a fidarmi di lui, ecco tutto.》dissi tentando di girarci intorno.《 Ti ha tradita?》《 Cosa? No! Lui...è...》
Le lacrime fuoriuscirono dai miei occhi come un fiume in piena, non riuscivo a trattenerle per quanto ci provassi, ormai era diventata un'abitudine...
Non avrei mai voluto che qualcuno scoprisse cos'era successo, volevo tenere quel segreto al sicuro perché non avrei sopportato che Draco venisse allontanato dalla scuola...e da me. Cominciai a singhiozzare, il solo pensiero che non avrei mai più potuto passare dei momenti felici con lui, mi fece stare ancora peggio.
Sentii all'improvviso le braccia di Blaise avvolgermi e stringermi piano, appoggiai nuovamente la testa sul suo petto e inspirai profondamente. Il suo profumo raggiunse in fretta le mie narici che si dilatarono, per farne entrare il più possibile, il calore delle sue braccia forti mi faceva sentire al sicuro, come se niente e nessuno avesse potuto farmi del male in quel momento. Mi accarezzava piano i capelli e mi diceva di non piangere, di stare tranquilla e che tutto si sarebbe sistemato, ma io sapevo bene che non era affatto così.
Ci staccammo lentamente, Blaise mi accarezzò il viso asciugandomi le ultime lacrime rimaste e poi, mi propose di andare nel suo dormitorio e di raccontargli cosa era successo di così grave da farmi ridurre in quello stato in così poco tempo.
Inizialmente tentennai, ma poi annuii e cominciammo a camminare verso i sotterranei. Nel mentre, gli chiesi come stesse andando la storia con Daphne e lui, con un sorriso che andava da un orecchio all'altro, mi raccontò di quanta passione ci fosse tra loro e che si amavano ogni giorno di più. Ero così felice per loro, Blaise era così tanto innamorato di lei che quasi la invidiavo. Anche io avevo creduto che Draco mi potesse amarmi in quel modo ma, mi ero chiaramente illusa.
Arrivati davanti al ritratto di Salazar, lo udii sussurrare la parola d'ordine e subito dopo, il varco che portava alla Sala Comune si aprì. Poche persone erano sedute accanto al camino, tra di esse riconobbi Astoria Greengrass e Theodore Nott che, a quanto sembrava, stavano facendo i compiti e non si degnarono nemmeno di alzare sguardo. Meglio così, pensai.
Raggiungemmo la sua stanza da prefetto e subito dopo essere entrati, Blaise mi invitò a sedermi sul letto verde-argento e dopo aver chiuso la porta, si sedette accanto a me.
Respirai profondamente, era ovvio che avrei sviato ancora, non c'era niente che potesse farmi confessare...ma avevo davvero un gran bisogno di sfogarmi.
《 E-ecco noi...lui mi ha nascosto una cosa gravissima e io non posso perdonarlo. Mi ha letteralmente spezzato il cuore Blaise, io lo amavo e lo amo tutt'ora ma lui...credo che non mi abbia mai amata veramente.
Mi ha presa in giro e io come una stupida mi sono fidata di lui, è stato il più grande errore della mia vita.》
Il moro prese le mie mani tra le sue e con il pollice, prese ad accarezzarti la destra. Mi guardò con tristezza per qualche attimo ma subito dopo, lo vidi diventare serio come non lo avevo mai visto.
《 Non so che cosa quel bastardo ti abbia fatto o nascosto ma stanne certa, non la passerà liscia per averti fatta soffrire Sara.》
Stavo per dirgli di lasciar perdere quando, la porta si spalancò e...Draco Malfoy fece il suo elegante ingresso.
《 Blaise devo parlar...》

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