Capitolo 12.

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Perfetto. Troppo perfetto (tralasciando il piccolo difetto dell'alcool e del fare domande inopportune). Sean è tutto ciò che ogni ragazza desidera. Io però sono piuttosto lontana dall' "ogni ragazza". Ho bisogno di capire chi sia il vero Sean. Cosa c'è dietro i suoi occhi grigi, quel sorriso incredibilmente sexy. Chiamo Page e le dico di raggiungermi a casa.

"Wow" dice dopo avermi ascoltato per circa mezz'ora "Ha davvero fatto tutto questo? Zoe Abigail ti obbligo a sposarlo!" Scoppio a ridere. Page è fantastica, riesce sempre a strapparmi una risata, anche quando mi crolla ogni certezza. Lei si impone come tale, mi sprona, mi sorride, mi guarda con i suoi occhi scuri tanto espressivi e mi costringe a sorridere di rimando.

"Non lo so Page. C'è qualcosa che non mi ha ancora detto e devo capire cosa sia. Il suo sguardo mi cela una parte di lui. Una parte importante, che non so spiegare."

"Quando vi rivedete? "

"Ci siamo dati appuntamento domani sera a cena."

"Allora domani andiamo insieme al centro benessere, dalla parrucchiera e infine a prendere qualche nuovo vestito. Capito?"

"Sì signor capitano!" Dico alzandomi in piedi e mettendomi sull'attenti. Questa volta è lei a ridere ma si ricompone subito, si alza e mi prende le mani. La sua espressione improvvisamente seria mi fa preoccupare.

"Zoe non lasciare che il tuo passato possa di nuovo influire sul presente, rovinandotelo come ogni volta. Vivi il momento: hai conosciuto un ragazzo fantastico e devi pensare solo a questo. Scoprirai cosa nasconde quando sarà pronto a rivelartelo, non forzarlo e non farti problemi per questo. E tu non farti mai obbligare a parlare di ciò che non vuoi. Va bene?"

"Sì Page. Grazie!" esclamo e l'abbraccio di slancio schioccandole un bacio sonoro sulla guancia. Le sue parole mi infondato un po' di sicurezza assolutamente gradita.

"Posso confessarti una cosa?" le dico spostandomi per guardarla negli occhi.

"Dimmi tutto."

"I suoi addominali sono incredibilmente sexy, cazzo!"

Scoppia a ridere e mi scocca un'occhiata maliziosa.

"Ho sempre più voglia di conoscere questo Sean!"

"Non farti illusioni. Nonostante tutto lui è mio. Almeno per il momento."

"Così ti voglio Zoe!"

Passiamo le ore successive a guardare Le pagine della nostra vita, il nostro film preferito, piangendo come ogni volta. Il giorno dopo ci facciamo davvero coccolare: manicure, pedicure, ceretta, una sistemata alla frangia e alle punte e una riavviata ai capelli che mi arrivano ormai a metà schiena. Ci fermiamo in diversi negozi finché non trovo quello che mi sembra più adatto ad un primo appuntamento: vestito blu dalle linee morbide appena sopra il ginocchio e tacchi alti. Mascara, rossetto rosso, una spruzzata di profumo e sono pronta. Sean arriva puntualissimo. È bello, anzi credo che bello sia troppo poco. È meraviglioso, ecco molto meglio. La camicia nera gli aderisce al busto rivelandone le fattezze perfette. I jeans chiari strappati gli conferiscono un'aria trasandata assolutamente sexy. I capelli gli ricadono sul viso contribuendo all'immagine creata dai jeans. Il suo viso risplende appena apro la porta.

"Sei bellissima." la sua voce sicura e decisa mi fa risalire un brivido lungo la schiena.

"Grazie " arrosisco troppo visibilmente "anche tu non sei affatto male" rispondo ostentando una sicurezza che non mi appartiene. Fisso i suoi occhi grigi, così profondi, così intensi. Celano qualcosa. All'ospedale non l'avevo notato ma ne sono sempre più sicura.

"Volevo salutare Hannah e Carl. Sono in casa?" Il suo sguardo saetta all'interno per poi riposarsi sul mio.

"No, sono ancora al lavoro" e meno male, vorrei aggiungere, ma mi contengo.

Il mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora