Capitolo 17.

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Io lo amo. Io amo Sean Ryan. Posso mentire a me stessa, provare a convincermi che non sia così, ma è innegabile il mio bosgno di lui. Il suo profumo è peggio dell'eroina ed ora che sono qui sdraiata al suo fianco, con le mani tra le sue, il viso nell'incavo del suo collo, le gambe intrecciate, credo che potrei andare in overdose. Sono così felice in questo momento che non posso fare a meno di guardarlo e sorridergli, ma quando incrocio due oceani in tempesta mi sento mancare.

"Che hai?" chiedo.

Sean abbassa lo sguardo sulle nostre mani, confermando i miei sospetti. Con una mano gli sollevo il mento per far incontrare di nuovo i nostri sguardi.

"Non avrei mai voluto farti del male Zoe. Ti amo così tanto che non riesco a perdonarmelo."

"Sean non dire così.."

"Quando eravamo sull'ambulanza, dopo quella festa, tu hai ripreso conoscienza per un solo attimo. Non sono mai riuscito a capire come avevo fatto a non notarti prima: sei bellissima. I tuoi occhi però erano terrorizzati, non riuscivi a parlare per colpa dei tubi ed hai iniziato ad agitarti. Quando mi hai guardato ho perso cento battiti. Quell'oceano blu in cui sono sprofondato, mi ha fatto innamorare di te fin dal primo istante ed io mi sono ripromesso che mai avrei permesso a nessuno di causarti così tanto dolore da arrivare a volerla finire." sospira profondamente, abbassando gli occhi per trattenere le lacrime. Con i pollici raccolgo quelle che, nostante i suoi sforzi, stanno iniziando a bagnargli le guance.

"L'unico mio scopo era farti felice amore, ed ho fallito. Sono un bastardo, ma tu mi hai perdonato lo stesso. Nonostante tutto ora sei qui con me, tra le mie braccia e non mi sembra ancora vero." lo stringo forte a me, facendo scontrare le nostre labbra. La sua lingua chiede l'accesso alla mia bocca ed appena incontra la mia sprofondiamo in bacio decisamente poco casto. Voglio fargli capire quanto sia grande l'amore che provo per lui e quanto sia importante per me.

"Amore mio, non devi più stare male, okay?" dico sulle sue labbra "So benissimo che è stato solo un errore, che tu non sei così, che sei diverso da mio padre. Dimentica tutto, esattamente come ho fatto io e ricominciamo."

Mi prende la mano per portarsela alla bocca e baciarne le nocche.

"Ti amo Zoe Abigail."

Di nuovo le sue labbra sono sulle mie, baciandomi con foga. Mi morde il labbro inferiore per poi scendere lungo la mascella e sul collo, facendomi il solletico. Lo stringo forte a me per abbracciarlo e poter sentire il suo cuore battere all'unisono con il mio.

***

"Zoe che ci fai con lui?" Hannah è ancora sulla porta. Il suo sguardo lascia trapelare la stessa rabbia che ha messo in quelle parole.

"Mamma va tutto bene." dico, mentre Sean si alza dal letto senza lasciarmi la mano.

"No! Non va tutto bene, Zoe."

"Signora posso spiegare.."

"Tu devi solo stare zitto. Hai lasciato che le accadesse qualcosa, non hai saputo badare a lei. Io mi fidavo di te Sean." non ho mai visto Hannah così arrabbiata, con gli occhi rossi e le mani strinte a pugno. "Vattene e non avvicinarti più a mi figlia, intesi?"

"Hannah non puoi farmi questo. Io ho bisogno di lui!"

"Imparerai a farne a meno." a queste parole un brivido di terrore mi percorre l'intera schiena. Non voglio neanche pensare ad una simile eventualitá. Deve essere pazza se pensa che non ci vedremo più.

"Amore vai via adesso. Ci sentiamo dopo" gli sussurro. La sua espressione tradisce la tristezza che sta cercando di non mostrarmi. Posso solo immaginare quello che sta pensando in questo momento. Si sentirà in colpa, di nuovo, ed io non voglio assolutamente che stia così.

"Okay. Ciao amore."

Dopo avermi dato un bacio sulla fronte, Sean si avvicina alla porta dove si trova Hannah.

"Arrivederci signora Thomas." le rivolge un accenno di sorriso, per poi uscire chiudendosi la porta alle spalle.

"Mamma cosa ti è preso? Tu non sai come sono andate le cose!" le urlo.

"Page mi ha raccontato tutto."

"C-cosa ti ha detto di preciso?" balbetto in preda al terrore.

"Mi ha detto che eravate ubriachi ed è scoppiata una rissa. Nella confusione una bottiglia ti ha colpito il braccio, frantumandosi. Hai perso molto sangue e.." le si spezza la voce. Le sue guance iniziano a bagnarsi ed io odio vederla piangere. Mi avvicino a lei per abbracciarla, ringraziando mentalmente Page.

"Sto bene ora mamma."

"Promettimi che non lo rivedrai mai più!" si allontana da me giusto quel tanto che le basta per guardarmi negli occhi.

"No, questo non posso promettertelo."

Il mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora