Capitolo 18.

651 30 2
                                    

"Amore, sono sotto casa tua. Scendi che ho voglia di baciarti. ♡"

Sono passati cinque giorni da quando sono uscita dall'ospedale ed io sono stata costretta a stare a letto da una Hannah in versione "mamma premurosa e sclerotica" che mi permetteva a malapena di andare in bagno. Oggi ha deciso di tornare al ristorante per dare una mano a Carl. È uscita presto stamani mattina lasciandomi mille raccomandazioni, che io non seguirò perchè sto bene e non ho bisogno più di stare a letto e di bere brodini. Non ho più visto Sean dalla la sfuriata di Hannah ed ho una gran voglia di baciarlo. Ci siamo scritti praticamente ogni minuto, ma non ho potuto mai ne chiamarlo ne vederlo perchè la mia apprensiva madre era sempre in camera mia con la scusa di sapere se era tutto apposto. Stamani gli ho detto di passare a prendermi tanto non ci sarebbe stato nessuno a casa anche se mi è toccato trascinare letteralmente Hannah fuori casa perchè non si convinceva ad andarsene. Sono andata poi a fare la doccia perchè i miei capelli non avevano più un senso da almeno quattro giorni e quando mi sono guardata allo specchio ho fatto un salto vedendo un barbone con tanto di occhiaie e viso scheletrico per colpa del poco sonno e di quei cazzo di brodini. Dopo la doccia, mi sonomessa velocemente un paio di jeans scoloriti ed una camicetta bianca morbida perchè il resto del tempo mi serve sempre per il mascara che non riesco mai a dare a modo, senza sbaffature varie e l'aiuto di circa diciassette cotton fioc. Sono ancora alle prese con quell'aggeggio quando mi arriva il messaggio di Sean che mi obbliga a mandare a puttane tutto, infilarmi di corsa convers e giacchetto e correre giù alla porta d'ingresso. Fuori sul marciapiede, lui mi sorride appoggiato alla sua moto ed io giuro di non aver mai visto niente di più bello. Gli corro incontro, gettandogli le braccia al collo e lui prontamente mi solleva facendomi allacciare le gambe hai suoi fianchi.

"Mi sei mancata così tanto." dice guardandomi fisso negli occhi.

"Anche tu." gli lascio un bacio sulle labbra e Sean non perde l'occasione per approfondirlo, iniziando ad esplorare dolcemente la mia bocca. Le sue mani corrono lungo la mia schiena e brividi incontrollati si liberano sotto il suo tocco mentre io gli accarezzo la guancia in punta di dita.

"Sei bellissima." sussura, costringendomi ad abbasare lo sguardo per nascondere il rossore che si sta impossessando delle mie guance. Sean mi poggia di nuovo a terra tenendomi ancora stretta a lui.

"Dove mi porti di bello?" dico scostandomi per guardarlo meglio.

"Sei invitata a pranzo dai miei oggi amore."

Strabuzzo gli occhi per la sorpresa. A casa sua? Ma è impazzito? Per poco non mi viene un infarto. Deglutisco a fatica e cerco di formulare una risposta.

"Sean mi potevi avvertire prima! Sembro una zingara vestita così! Non voglio fare brutta figura con i tuoi." dico indicando i miei vestiti e sporgendo leggermebte in fuori il labbro inferiore.

"Sei perfetta." mi poggia le mani sui fianchi stringendomi di nuovo a se e poggiando la sua fronte sulla mia. "Alla mia famiglia giá piaci perchè sei riuscita a farmi innamorare: non avevo mai amato nessuno prima di incontrarti."

"Neanche io." gli lascio un bacio a fior di labbra. "Ti amo."

"Anche io."

***

"Siamo così felici di conoscerti, Zoe Abigail.
Io sono Lisa e questo è mio marito Russel."

"È un vero piacere anche per me signori Ryan."

Il viaggio in moto non è servito a palacare la mia ansia e neanche la breve sosta in pasticceria dove ho comprato una torta da portare ai genitori di Sean. Ora mi ritrovo quì a stringere la mano ai miei suoceri, imbarazzata come non ero mai stata in vita mia. Lisa è davvero una bella donna: ha gli occhi del figlio ed i capelli astani raccolti in uno chignon ordinato. La sua classa mi fa sentire assolutamente inadeguata.

Il mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora