10.☆

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Una volta arrivati nel loro mondo, nella loro dimensione, nel loro posto segreto che solo i quattro conoscevano fece entrare la ragazza ancora con le lacrime agli occhi in una stanza dallo stile gotico, con un grande lampadario dorato al centro, le finestre erano chiuse e delle tende rosso e nero le copriva, il pavimento marrone e lucido, una sedia girata, anche lei nera dietro una grande scrivania antica, una sedia in legno era posta davanti quel banco e un forte odore di liquore e cioccolato.

"Benvenuta T/n" disse una voce da dietro la scrivania
Lei non rispose, aveva paura di quello che stava accadendo
"Io sono Namjoon, hai bisogno di conoscermi perché passeremo molto tempo insieme" disse quest'ultimo mostrando la sua figura seduta comodamente con in mano un bicchiere con un liquido verdastro.
"Cosa volete da me?" chiese piano la ragazza torturandosi le mani
"Non sai ancora niente, quindi toccherà a me spiegartelo" si alzò con il bicchiere tra le sue dita bevendone un sorso.

Si sedette sulla scrivania per avere la totale visuale della ragazza davanti a sé.
"Ne vuoi un po'?È uno degli alcolici più rari che possediamo" chiese riferendosi alla bevanda.
Lei annuì in segno di negazione.
"Tranquilla non è avvelenato, non sempre.."
"Quindi?Perche mi avete portata qui?" lei alzò la testa facendo sì che i loro sguardi si incrociassero.

I suoi occhi neri pece la facero sobbalzare, gli aveva già visti prima, anche se non si ricorda dove.
"Siccome abbiamo abbastanza tempo, dovrei raccontarti dall'inizio"fece una pausa e bevve un'altro sorso del liquido.
"Non so se sai che i tuoi genitori non erano semplici umani, nata da una madre meravigliosa, un Angelo dai poteri strabilianti, e da un padre demone, forte, intelligente, sai...loro si amavano, e questo te lo posso dire perché lui era mio zio, quindi noi saremo cugini, non sono intenzionato a farti del male, io no, però c'è qualcuno che desidera qualcosa che hai"
"M-mio cugino? E come faccio a crederti?" chiese lei con voce tremolante.
"Hai foto tue da piccola giusto?" lei annuì, ha tantissime foto di lei neonata, ma in quelle foto è sempre sola, rappresenta in un passeggino, una culla, tra le coperte, o nell'altalena.
"Bene, perché io ho una foto di noi due insieme, è l'unica che è rimasta, le altre sono andate perse, l'ho custodita per tutti questi anni" Namjoon prese una foto incorniciata, il legno che la circondava era liscio e lucido, gliela diede
"Q-questa sono io.."
"Si,e il bambino accanto sono io"

Lei ispezionò la foto, era una bambina di circa cinque mesi in una copertina bianca con un fiocco nero, sta nelle braccia di un bambino, con dei capelli nerissimi e un sorriso strabiliante dove spuntarono delle graziose fossette. Stavano su un divano anche questo in stile gotico, accanto c'è una donna dai capelli biondissimi, vestita con un vestito bianco e nero, il suo viso è sorridente, che emana amore e felicità, un uomo dietro al divano in piedi con una mano sulla spalla della donna e l'altra sulla testa del bambino.
Anche lui è sorridente, e a differenza della donna ha i capelli di un castano sicurissimo ed è vestito con un completo nero.

Una lacrima lasciò gli occhi di lei finendo sulla vecchia foto.
"Quelli sono i tuoi genitori" disse solo avvicinandosi.
Tese la mano verso il suo viso e le asciugò la guancia dalle lacrime.
Lei sobbalzò al suo tocco.
"Non sai quanto ti ho cercata T/n"
Crollò tra le braccia del maggiore abbracciandolo e cominciando a piangere di più, lui era sorpreso, non si aspettava di questa sua reazione.
"Scusa se non potrò proteggerti, ma devi sapere che sei destinata ad avere un'altra vita, io non sono come gli altri, non posso farti del mano, tu fai parte della mia famiglia, ma questo non significa starai per sempre al sicuro" disse sussurando al suo orecchio accarezzandole la schiena
"Che vuoi dire?"  si staccò da lui guardandolo negli occhi
"Tu non sei umana T/n,sei metà demone, metà angelo, una creatura unica dall'animo puro, hai una forza di cui neanche tu ne sei a conoscenza, un potere di cui avrebbe bisogno ogni demone per diventare potente. L'hai ereditata da tuo padre, uno dei più grandi e potenti demoni che ci sia mai stato, e da tua madre, i loro poteri erano unici, e ora sei qui, che ne tieni la metà di ognuno, la morte di tua madre è stata una cosa molto più complicata, invece, non si sa ancora dove sia tuo padre, ma tu hai qualcosa di unico"spiegò il ragazzo
"Ma perché sono così importanti?"
"Ogni demone è nato per trovare la sua prescelta, da cui prendere le energie e dare vita ad un altro genito per far andare avanti le generazioni, ma non sempre è così...chi ha poteri grandi come i tuoi gli sfrutta attraverso ogni mezzo per diventare più potente e 'governare' questo mondo"
"quindi vuoi dire che quel Jung vuole i miei poteri?"
"Esatto"
"Allora perché non gli prende e basta, così la finisco con tutta questa storia" si alzò e andò verso una delle finestre con ancora la foto in mano
"Beh, non è così semplice, ci sono varie procerdure, e visto che tu sei per metà angelo è ancora più difficile di quanto pensi" disse andando anche lui verso al finestra.
Uno sbadiglio uscì dalla bocca della ragazza, che subito dopo la coprí arrossendo.
"Credo che sei stanca" rise leggermente mostrando le sue fossette
"Ma è ancora mattina"
"Ti sbagli, le ore da una dimensione all'altra cambiano e anche il tempo scorre diversamente. Ora seguimi che ti accompagno nella tua stanza, ci starai per un po' qua" disse incamminandosi verso la porta aprendola.

Cammino per vari corridoi, quella casa era gigantissima, e a differenza di quella di Jin sembrava un museo.
Aprí una porta nera e ci entrò.
Era una stanza grandissima con un letto matrimoniale al centro, le coperte nere con i cuscini bianchi, le pareti dal contrasto blu e rosso, un lampadario in cristallo e una libreria con tantissimi libri.
"Questa sarà la tua camera da ora in poi, vedi quella porta?" le indicó con la mano nella direzione sinistra
"La c'è il bagno e dentro c'è un armadio con dei vestiti, non so le tue preferenze ma credo ti vadano bene"
"Grazie Namjoon" sorrise abbracciandolo
"Di niente T/n, ora dormi che è meglio" sorrise richiudendo la porta.

Lei si mise sul letto, si guardò attorno e non poteva credere che aveva appena incontrato un suo famigliare.
Si addormentò senza cambiarsi.

Cosa sarebbe successo una volta sveglia?
E che fine hanno fatto i tre ragazzi?

-Angolo Autrice-
Heilaaaaaà
Non aggiorno da tanto lo so
But oggi ho messo un capitolo abbastanza lungo, anche se è una conversazione solo tra Nam e la protagonista, ma credo che ora abbiate capito qualcosa in più.
Mi scuso per essere stata assente tutto questo tempo e mi scuso in anticipo per gli eventuali errori grammaticali
Non so che altro dire

I purple u💜

𝐋𝐢𝐞•𝐩.𝐣𝐢𝐦𝐢𝐧✓ (#wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora