CAP.1

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Sole,mare,pochi giorni alla fine della scuola insomma.
Il sole di giugno batteva forte sulle pietre dei vari sentierini del paesino di campagna dove mi ero da poco trasferita,5 eterni mesi che ero passata da una vita mondana di città,alla vita semplice e con mezzi pubblici scadenti di campagna. Una vita da pendolare,il mio unico svago restava sempre la musica,e le rare passeggiate volte all'esplorazione di quel nuovo e strano luogo.
Però quel giorno,talmente bello,talmente perfetto senza una nuvola in vista,non lo stavo davvero passando al meglio,diciamocelo,chiudersi in casa durante una giornata del genere è stupido,ma era ciò che avevo iniziato a fare,ero stufa di quel paesino.
Ad un certo punto squillò il telefono di casa:
"Pronto?" chiesi titubante
"Hey ciao Angela, sono Lisa" rispose la familiare voce al telefono
"Oh hey Lisa,dimmi pure"
"Stasera vuoi uscire? Anzi,ora,poi stai fuori anche stasera"
"Va bene.." risposi già stufa "ma dove andremmo?"
"Stiamo qua in paese e poi ci uniamo a qualche amica mia in discoteca"
Bleah..discoteca..io,amante della musica alternativa costretta ad andare in un luogo squallido e putrido come la discoteca di paese..
"Va bene,allora ci troviamo sotto casa mia da 5 minuti" dissi,e chiusi la chiamata.
Ero già pronta per uscire in realtà,ma volevo godermi qualche ultimo minuto di solitudine,poi,il campanello suonò.
Scesi e mi unii al galoppante passo della mia amica di vecchia data,che,con voce squillante mi disse "Stasera si uniscono a noi anche dei r-a-g-a-z-z-i!!!"
Era più emozionata di me,questo era certo,ed io ero parecchio seccata dall'idea di dover socializzare con quelle persone nuove,con la loro piccola mentalità chiusa all'interno di una comunità cristiana con,ribadisco,mezzi di trasporto pubblico più scadenti della carne pollo di un fast-food. Però ormai avevo voluto la bici..e dovevo pedalare.
Ci unimmo ad un gruppo di persone che conoscevo a malapena di vista,e continuavo a parlare con alcuni di loro molto casualmente.
Cercavo di sembrare tranquilla e interessata,mentre invece aspettavo solo l'orario per potermene andare,era tutto così monotono: un litigio perché una era andata con il ragazzo dell'altra,un litigio perché avevano invitato l'ex di una tipa,un litigio perché un amico non rispondeva,gente che andava avanti,gente che si fermava.
Solo un ragazzo era rimasto a parlarmi,era molto alto,con la spalle larghissime..un armadio. Stavamo parlando del più e del meno,era molto simpatico:
"Quindi,ripetimi ancora come ti chiami?"
"Regina" risposi
"Oh,bellissimo nome,io sono William,e si,ti rispondo già, ho origini americane"
Infatti era ciò che stavo per chiedere.
La conversazione tra me e William venne interrotta da un urlo autoritario di una delle ragazze rimaste più indietro:
"HEY voi due piccioncini!! Fermi! Ora si uniscono a noi Sale e Leo..e..OH anche un loro amico".
Infatti,poco più indietro, all'inizio della via principale che conduceva alla squallida discoteca di paese, c'erano tre sagome,e doveva proprio trattarsi di quei tre ragazzi appena nominati da "capelli elettrizzanti".
Arrivarono,quello più spavaldo dei tre si fece avanti verso la ragazza dai magici capelli colorati e la salutò,lei ricambiò battendogli il cinque e poi fece dei passi verso gli altri due amici di lui per salutarli alla stessa maniera.
Io decisi di rimanere a parlare con William,lo avevo già visto quello là, probabilmente su un autobus mentre tornavo da uno dei miei pomeriggi nostalgici in città,ed aveva un'aria scontrosa..non mi piaceva. Ma, purtroppo per me,fu proprio lui ad avvicinarsi:
"Piacere,mi chiamo Jack"
"Regina",risposi freddamente.
Aveva uno spocchioso cappellino con il logo di una marca sportiva in testa,che,(vista la mia indole da estroversa sotto copertura),ero tentata di prendergli per provarlo,ma non lo feci.
                         **********
I buttafuori uscirono dal locale,pronti a esaminare ognuno di noi dalla testa ai piedi,pronti anche a respingere alcuni di noi.
Io entrai,e lo stesso William,e lo stesso ogni singola persona di quel gruppo, ahimè anche Jack.
Tutti iniziarono a bere,io decisi di restare lucida, però ballai,nonostante non fossi dell'umore,ballai con William. Nella pista si unì poi quello sciagurato di ragazzo che tanto stavo odiando,ma essendo luogo pubblico,non potevo mandarlo via. Continuò così per ore,io che gli rubavo il capello,William che mi proteggeva dalle eventuali spinte di persone e "Sale" che provava a ballare con me. Non guardava nessun'altra nel locale,ma nonostante ciò,a me importava di parlare con William,non con lui.
Poi,come per Cenerentola suona la campana a mezzanotte,per me suonó qualche ora più tardi e dovetti davvero tornare a casa. Purtroppo da sola, infatti,per paura,chiamai un mio amico che era a casa per farmi compagnia al telefono e raccontargli cosa fosse successo,ed arrivai a casa sana e salva.
Verso le 7 del mattino,era stata creata una chat di gruppo con tutte le persone che erano state alla discoteca quella sera,con Sale compreso...

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⏰ Last updated: Mar 22, 2019 ⏰

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Mad Love.Where stories live. Discover now