La villa era completamente in fiamme.
Accelerai, non facendo caso a Michael e Aaron dietro di noi mentre sbracciavano in cerca di una mia risposta, che non videro mai arrivare.

Il viaggio fu stranamente silenzioso. Entrando nella casa con una camminata stanca e pesante.

"Voi venite con me." Non riuscimmo nemmeno a mettere piede dentro casa che Clayton si impuntò davanti a noi, ordinando a Sissie e Rylee di seguirlo in ufficio.
"A voi ci penso domani." Indicò me e Claire, indietreggiando e chiudendosi dentro il suo ufficio.

Di conseguenza mi avvisi verso le scale senza guardarmi indietro.
"Harry." Mormorò la ragazza ricevendo da parte mia un grande sospiro.
"Sei mi stai per chiere se sono incazzato risparmia il fiato. Perché sono superstrafottutamente incazzato." Quasi ringhiai prendendo l'ascensore e lasciandola al piano terra.

Arrivato davanti alla mia stanza, che avevo cambiato a causa del continuo russare di Liam durante la notte, entrai chiudendo prepotentemente la porta dietro di me.

Presi una gomma da masticare, per evitare di fumarmi un intero pacchetto di sigarette.

Ripensai alla ragazza dai capelli castani...alla mia ragazza.
Ai suoi occhi non appena salii l'ascensore e la lasciai da sola, dopo tutto quello che aveva passato.

Mi schiaffeggiai mentalmente per la mia stronzaggine e mi alzai cercando di sistemare la situazione con lei, ma quando aprii la porta me la ritrovai lì davanti.

Con gli occhi gonfi e lucidi. Il naso rosso dal pianto e le guance bagnate dalle lacrime. Le labbra carnose erano ancora più gonfie del solito e rotte, probabilmente, a causa del suo continuo mordersele.

"Non lasciarmi adesso ti prego." Disse tutto d'un fiato, probabilmente cercando di non crollare nuovamente in un pianto isterico...non davanti a me.
"Sto solo cercando di ritrovare un pezzo della mia vita."

Sospirai prendendola da dietro la testa ed avvicinandola al mio petto, accogliendola in un abbraccio sincero, riuscendo a farla sfogare nuovamente.

Indietreggiai un po' chiudendo la porta e appoggiando la guancia sulla sua testa lasciandoci dei piccoli baci.

Con le mani le presi le guance alzandole la testa in modo da vederla meglio.
"Sono comunque incazzato, non andare mai più via così." dissi, con tono calmo "Non andare via da me."
mi lasciai sfuggire, ma non mi pentii di averlo detto.

La vidi annuire avvicinandomi al suo viso e lasciandole un bacio sul naso.
"Andiamo a fare una doccia." Sussurrai baciandola a stampo prima di aprire l'acqua della doccia ed iniziando a spogliarmi.

Allungai le mani sotto al getto constatando che la temperatura dell'acqua era giusta.
Entrai direttamente nella doccia massaggiandomi la faccia e i capelli sotto l'acqua calda.
Quando aprii gli occhi non potei evitare di squadrare il suo corpo nudo e perfetto.

In mano aveva il mio shampoo e probabilmente stava leggendo gli ingredienti che vi erano dentro, cosa tipica da Claire.
Con la mano le presi il braccio avvicinandola a me e facendole, di conseguenza, lasciare il sapone sul ripiano da dove lo aveva preso.

Mi morsi il labbro inferiore sorridendo appena.

La guardai mentre si massaggaiava i capelli sotto il getto d'acqua con movimenti circolari e tenendo gli occhi chiusi

Oops! Bu görüntü içerik kurallarımıza uymuyor. Yayımlamaya devam etmek için görüntüyü kaldırmayı ya da başka bir görüntü yüklemeyi deneyin.

La guardai mentre si massaggaiava i capelli sotto il getto d'acqua con movimenti circolari e tenendo gli occhi chiusi.
Non riuscii a trattenermi, strinsi i suoi fianchi e l'appoggiai sul marmo bagnato sentendola sussultare al contatto con il muro freddo.

La sua mano si scontrò con il vetro della doccia e, quello che successe successivamente fu inevitabile.

SISSIE'S POV
Clayton ci aveva fatto una bella ramanzina di un'ora intera, senza interruzioni. Non sapevo neanche che ore fossero della notte, probabilmente era quasi mattina...fatto sta che mi incamminai come uno zombie verso l'ascensore premendo il bottone ed aspettando che arrivasse al piano terra.

"Credevo di non rivederti ma più." La voce roca di Zayn mi fece voltare verso di lui. I suoi capelli erano leggermente arruffati e le labbra erano secche e screpolate.
"Sono stanchissima." Bofonchiai, massaggiandomi le tempie doloranti.

"Ci credo..." Disse ironico prima che il rumore dell'ascensore interrompesse la mia voglia di rispondergli, che era minima data la stanchezza accumulata.
"Claire ha bisogno di noi ed io non rifiuterò mai una sua richiesta di aiuto, anche se dovessi andare incontro alla morte." Risposi a tono cercando di entrare dell'ascensore, cosa che non mi fu possibile fare dato che la sua mano tatuata mi prese per il polso e mi fece uscire, nuovamente.

"Ho sonno e voglio andare a letto." Ringhiai sulla sua faccia, vedendolo sorridere appena.
"Io invece per niente." Scherzò mordendosi il labbro inferiore e stuzzicandomi, cosa che non gli riuscii difficile.

"E a me non frega un cazzo." Dissi seria. "Hai il ciclo?" Corrugò le sopracciglia, continuando a fare il finto comico.
"No, ho solo tanta voglia di darti una testata."

"Io opterei per un pugno." Continuò.
"Ti giuro ora te la do." Le sue sopracciglia si alzarono di scatto, iniziando a sorridere come un ebete "la testata, idiota. Continua a sperare." Alzai gli occhi al cielo, cercando di contenermi nel sorridere.

"Non si perde mai la speranza." Disse ironicamente beccandosi uno schiaffo sul braccio.

"A parte le stronzate, ti senti bene?" Tornò finalmente serio, guardandomi per accertarsi che stessi veramente bene.
"Voleva solo impaurirmi, non mi ha neanche toccata. Claire ha rischiato grosso." Gli risposi.

"Quindi Sissie Harris ha paura di qualcosa eh."
"Tutti hanno paura di qualcosa." Guardai i suoi occhi castani, ma pur sempre profondi e misteriosi.

Ero così presa nel gaurdarlo negli occhi che non mi accorsi neanche di quando fossimo vicini.
I nostri respiri erano quasi un tutt'uno e le labbra si sfioravano leggermente.

"Interrompo qualcosa?" La voce stonata di Nicole mi fece indietreggiare svogliatamente.
Zayn non si spostò neanche di un millimetro, la incenerì con lo sgaurdo senza aprire bocca.

"Secondo te?" Le chiese acidamente, cosa che evidentemente la fece ridere.
Si avvicinò a lui, dandogli una pacca sulla spalla per poi entrare nella cucina.

Ci guardammo nuovamente negli occhi, forse un po' più imbarazzati di prima.
L'ascensore scese nuovamente e, salutando la ragazza che era appena uscita, la sostituii successivamente.
"Ti consiglio un burro di cacao." Scherzai facendogli l'occhiolini. Lo vidi sorridere salutandomi con una mossa della mano mentre le porte si chiudevano e l'ascensore saliva.

Prima che me ne potessi accorgere, però, premetti il tasto verso il piano terra e quando uscii segui la figura del moro che mi stava momentaneamente dando le spalle.
Con una mossa veloce lo feci girare verso di me.
"Ma che-" non lo feci finire di parlare, la mia bocca si scontrò con la sua e pe sue mani strinsero i miei fianchi, per paura che potessi scappare, di nuovo...

Holmes ChapelHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin