Capitolo 61

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"Non guardatemi così." Si lamentò la mora, sbuffando successivamente.
"Come dovremmo guardarti? Come se tu ti fossi svegliata da un riposino pomeridiano?" Si infuriò Harry avvicinandosi a lei, per poi allargare le braccia e racchiuderla in un grosso abbraccio.

Inizialmente rimasi immobile, fin troppo sorpresa dalla sua azione e, soprattutto, reazione precedente.

"Come ti senti?" Le domandò il ragazzo non appena si staccò dal suo corpo, lasciandomi nuovamente la visione della sua figura.
"È strano stare in piedi" mormorò prima di prendere le chiavi dalla tasca del suo giacchetto di pelle "E guidare" sorrise maliziosamente, sventolando le chiavi davanti alla faccia di Harry.

Il ragazzo, di conseguenza, le prese prepotentemente dalle sue mani racchiudendole in un pugno.

"Quelle sono le mie chiavi!" Esclamò la ragazza, enfatizzando soprattutto sull'aggettivo possessivo appena utilizzato.
"Che terrò io." Rispose sicuro, per niente influenzabile dall'espressione dispiaciuta che aveva appena assunto la ragazza dai capelli corvini.

"Claire! Come stai?" Prestò la sua attenzione su di me sorridendomi cordialmente.
"Io sto bene." Dissi, guardandola con un punto interrogativo sulla faccia.
"Oh io sto bene, Niall?" Sorrisi nel sentire la sua voce scaldarsi al solo pronunciare il suo nome...gli occhi illuminarsi.

"Sta arrivando, è con il resto dei ragazzi." Annuì alle mie parole, mordendosi il labbro inferiore evidentemente impaziente.

Al sentire la porta spalancarsi e le voci farsi strada nella casa, corremmo verso l'ingresso.
Quando il biondo alzò gli occhi verso di noi, fermò il suo sguardo sulla sua ragazza rimanendo completamente congelato, per poi riprendersi ed andarle incontro racchiudendola in un caldo abbraccio.

Decidemmo di lasciarli un po' da soli, incamminandoci verso le nostre rispettive stanze.

"Che ti ha detto?" Mi chiese improvvisamente Harry, facendomi aggrottare le sopracciglia "quell'uomo." Indicò dietro le sue spalle, come se si trovasse proprio lì, dietro di noi.

"Vuole una droga specifica che gli faccia passare tutti i problemi." Sospirai.
"Ma tu non gliela darai." Rispose sicuro.
"Ne parlerò con Clayton, ha detto che ci aiuterà se gli porto il Desoxyn." Risposi a tono, guardando la sua faccia seria che stava iniziando ad irrigidirsi al mio tono acido.

"Credi davvero che ti aiuterà? Quell'uomo non da niente in cambio, solo la morte." Sì avvicinò al mio viso, parlando con i denti serrati e lo sguardo prepotente pelforarmi l'anima...ma non gliela diedi vinta.
"Io ho detto che ne parlerò con Clayton." Ricambiai lo sguardo, avanzando a passo svelto verso la camera.

BLAKE'S POV
Feci l'ultimo tiro dalla mia canna, spegnendola sul posacenere difronte a me.

Appoggiai la testa alla costosa poltrona su cui ero seduto, dondolandomi e incominciando a pensare alla ragazza dai capelli scuri.

Quella ragazza doveva essere mia...sarebbe stata mia. Il suo corpo mi apparteneva, proprio come la sua voce.
Lei mi apparteneva.
Il tempo era ormai scaduto,ma mi stavo divertendo così tanto nel vederli provare a tutti i costi a battermi.

Io vedevo ogni loro mossa, sapevo tutto, conoscevo tutto...loro no.
Ogni loro punto debole era memorizzato nella mia testa ed ero già pronto ad attaccarli, a vederli soffrire un ad uno fino a quando non mi avrebbero scongiurato di farla finita ed io avrei continuato.

Presi un sorso dal bicchiere di vetro pieno di Martini, sbattendoci contro i numerosi anelli oro che indossavo alla mano.

Avrei continuato a navigare nei miei pensieri se qualcuno non li avesse interrotti entrando bruscamente nel mio ufficio.

Holmes ChapelHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin