[CONCLUSO] Concorso "Anime di Wattpad", edizione 2018/19, indetto da @animedicarta-
Pensi di aver scritto una bella storia? Una di quelle che meritano di essere lette, capaci di emozionare e tirare fuori la tua anima? Allora stiamo cercando proprio...
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TRAMA
Qualcuno ha ucciso Agnese e il suo bambino. Ma si è portato via molto più di due vite.
GENERE
Narrativa storica
INTERVISTA ALL'AUTRICE
Presentati: di' a chi ti sta leggendo qualcosa di te!
Ciao! Mi chiamo Liliana, ho 34 anni e... sono davvero pessima, quando si tratta di parlare di me stessa.
Che rapporto hai con i tuoi lettori?
Nei confronti dei miei lettori provo un misto di riconoscenza e incredulità. Trovo sempre strano che qualcuno possa interessarsi ai miei scritti al punto di seguirli con così tanta costanza! Sono diventata amica di qualche lettore, nel tempo, e anche questa è un'esperienza per me nuova e stimolante.
Com'è il tuo processo creativo? Dove e quando scrivi?
Porto avanti le idee mentre corro. Poi torno a casa, le appunto, le trasformo in una montagna di post-it. A quel punto prendo carta e penna e scrivo. Penso che la parte più importante siano i post-it, però.
È la prima volta che partecipi come giudice a un concorso su Wattpad? Cos'è che ti ha spinto a farlo?
No, non è la prima volta. Ho preso parte e prendo parte a molti progetti, è una cosa che mi piace e mi diverte. Conosco nuovi autori, mi appassiono a storie che non conoscevo e che magari, tra le altre, non mi sarebbero mai capitate sotto mano.
Hai mai pensato di pubblicare i tuoi scritti; è in progetto?
Domanda controversa. Per quanto io creda che pubblicare sia forse il sogno di tutti coloro che scrivono su Wattpad, lavorando nell'ambito dell'editoria so come funzionano le cose. Ho un po' messo nel cassetto il sogno che avevo quando ero più giovane, forse. Ma siamo sempre in divenire, chissà!
Quante storie hai scritto finora? A quale sei più legata?
Non saprei dire il numero preciso. Decine. Centinaia, forse. Scrivo da quando ero bambina. Molte storie sono disperse chissà dove, su quaderni che non ricordo dove ho messo. La storia a cui sono più legata, però, è L'uomo di paglia. È una storia su cui ho lavorato molto a lungo, e che mi ha richiesto un impegno stilistico non indifferente.
Qual è, come scrittrice, il tuo più grande difetto e il tuo più grande pregio?
Penso che le due cose coincidano: sono molto pignola. Nulla mi soddisfa, quando scrivo. Continuo a riscrivere. Ma voglio vederci un pregio, ovvero uno stimolo al miglioramento.
Qual è il genere di scrittura che prediligi?
Mi piacciono gli stili pensati, le trame ben calcolate, i personaggi che emergono nella loro completezza. Più i personaggi sono profondi, più una storia mi coinvolge. Il resto, per me, è davvero poco importante. Leggo di tutto.
C'è una cosa che proprio odi quando devi scrivere un libro, ma che sei costretto a fare?
Libro è una parola grossa. Ma no, non c'è niente che io odi dello scrivere una storia. Mi piace fare ricerche, mi piace strutturare la trama, mi piace scrivere quindici volte l'incipit perché non mi convince. Scrivere mi piace e basta!
