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Eveline chiude gli occhi e sospira, mentre lega i lacci dei pattini senza nemmeno prestarci attenzione. Dietro di sé sente la risata di Rose Marie, seguita da quella di Niall. E il suo stomaco si chiude per quello. 
È divertente come le cose possano cambiare in un millesimo di secondo, come ciò che era considerato normale il giorno prima, quello dopo non lo sia più. Ore, giorni, mesi. Il tempo distrugge tutto prima o poi. Crea e distrugge, con forza tale da non poterlo fermare. Il tempo è il migliore amico e il peggior nemico di un uomo. Il tempo vince sempre, ogni regola imposta da lui non vale nemmeno, ogni regola imposta da noi con lui non funziona per nulla.
Ed Eveline spera che il tempo aggiusterà le cose prima o poi, ma fino a quel momento la vede molto dura.
Il loro trio si è rotto. Fingono che non sia in quel modo, ma Niall ed Eveline non riescono più a stare insieme nella stessa stanza se sono da soli. Quelle poche volte in cui capita, si immergono in un silenzio imbarazzato, pesante e dannatamente sbagliato.
Eveline sa che il loro rapporto si è rovinato nel momento in cui Niall ha scoperto della relazione tra la sua migliore amica e suo fratello.
E lei sa di non riuscire comunque ad accettare ciò che è nato tra Niall e Rose Marie. Non perché sia gelosa di loro, ma perché la ragazza adesso tende ad escluderla per restare da sola con il suo ragazzo, proprio come sta succedendo in quel momento.
Dopo il suo infortunio, Niall è stato veramente veloce a ritornare in pista. Gli sono bastati pochi mesi per recuperare i suoi muscoli con la fisioterapia e la palestra e il suo ginocchio è ormai stabile. Certo, non è esattamente lo stesso pattinatore prima dell'infortunio, ma alla fine è sempre lui.
Con Finnick che almeno all'inizio si preoccupava di più, chiedendogli di continuo come stesse, portandogli il ghiaccio per il ginocchio e senza urlargli contro tanto da stressarlo.
Per quanto riguarda Eveline? Beh, lei si sente talmente in colpa e ha talmente paura di fare di nuovo male a Niall, che non riesce più ad allenarsi con lui in modo decente. Sente quasi come se Niall non si fidi più di lei, ma in realtà è solo una sua impressione, dettata dai suoi problemi mentali.
Se Finnick è diventato più dolce con suo fratello, di certo non lo è più con lei. Se Eveline va male in pista, la relazione tra i due tende a prendere una piega decisamente negativa.
E anche qualche sera prima, finito l'allenamento, si sono ritrovati a discutere. Su cosa?
«Sto pensando di far provare anche a Rose con Niall.» il suo coach la butta lì come se sia normale, mentre tornano in macchina verso casa.
«Perché?» Eveline lo chiede con un filo di voce. Il solo pensiero che Niall provi a pattinare con qualcun altro le fa chiudere lo stomaco. A maggior ragione se si tratta della sua migliore amica.
Finnick spegne l'auto davanti all'abitazione della ragazza e si volta a guardarla. «Come perché, Eve? Quando vi allenate voi due riuscite solo a fare schifo ormai.» diretto e affilato.
«E quindi vuoi rimpiazzarmi?» la rabbia nella sua voce non è ancora palese abbastanza. Ma le lacrime stanno per salirle agli occhi, anche se non vuole.
«Non andremo lontano se continuerete in questo modo. Voglio capire se sia Niall a non essere ancora al pieno della forma o se sia colpa tua.»
Il modo in cui Finnick sta impostando quelle frasi, lascia un vuoto enorme dentro di lei. Eveline sa che è colpa sua. E di certo è ciò che pensa anche il suo allenatore.
«Fa ciò che ritieni opportuno.» conclude alla fine con un nodo in gola. Vuole solo uscire da quell'auto, quindi afferra la maniglia e apre lo sportello. Finnick la afferra per il polso. «Non mi saluti nemmeno? Non merito neanche un bacio?»
Certo. Baciare la bocca da cui sono uscite quelle parole non ha la minima voglia in quel momento.
Eveline si volta di nuovo a guardarlo. Sa che se dirà quella frase guardandolo in faccia, inizierà a piangere, ma non importa. «Avevi detto che avresti voluto portarmi ai mondiali.»
«Posso sempre portarti lì da individuale, piccola.»
Eveline serra la mascella e con uno strattone si libera il braccio. Sa che quelle di Finnick sono parole false.
«Buonanotte, Finnick
Nel momento in cui scende dalla macchina, le lacrime che è riuscita a trattenere fino a quel momento vengono giù con irruenza.
Non appena apre la parte di casa, sua madre la saluta dal divano senza neanche distogliere lo sguardo dal televisore e lei corre di sopra, senza nemmeno ricambiare il saluto. Si chiude in camera e non fa entrare nessuno. Ha solo bisogno di stare sola.
Non che ultimamente non lo sia spesso. Proprio come in quel momento in palestra.
Rose è stranita dal fatto che sia stata chiamata in pista anche lei con i due pattinatori, ma tutti si aspettano qualcosa di inaspettato.
Niall è tra le due ragazze a braccia incrociate e guarda suo fratello in attesa che parli.
«Ho preso una decisione. Niall, inizierai a pattinare anche con Rose Marie.»
Eveline è grata di non poter vedere i visi dei suoi amici. Anche perché avrebbe visto impassibilità negli occhi di Niall e quello l'avrebbe solo ferita di più.
Eveline sa che Niall non andrà mai contro il volere di suo fratello, ma sperava che la loro antica promessa fosse più forte di tutto. Si aspettava almeno che Niall si opponesse. E invece lui non fa assolutamente nulla.
Il sorriso gigante sul viso della francese farebbe meno male in confronto.
«Farete la stessa coreografia. La proverete e la riproverete. In base a chi la farà meglio, sceglierò chi mandare ai mondiali.» decreta Finnick con nonchalance. «D'ora in poi i vostri allenamenti si svolgeranno in tre. Buona fortuna alle due mie ragazze.»
Fortuna? Eveline di certo non ha bisogno di fortuna. Avrebbe solo bisogno di non sentire quel male continuo al petto, avrebbe bisogno di un abbraccio, avrebbe bisogno di non sentire quelle parole cariche di meraviglia pronunciate da Finnick mentre osserva con lei accanto gli altri due che si muovono sulla pista: «Perfetti. Sono perfetti.»
Quindi non è colpa di Niall. Quindi è colpa sua.
Perché fa così dannatamente male guardare Niall e Rose Marie che fanno la loro coreografia per il mondiale? Forse perché la stanno facendo meglio di quello che hanno fatto lei e Niall negli ultimi tempi. E la stanno provando per la prima volta in quel momento.
Eveline non credeva che Niall potesse avere quella sintonia con qualcuno diverso da lei. Ma dopotutto ormai gli altri due sono diventati una coppia nella vita, quello potrebbe essere un punto a loro favore.
Alla fine di quell'allenamento Eveline vorrebbe parlare con Niall. Ha bisogno di sapere cosa ne pensa lui di tutta quella situazione, ma viene bloccata da Rose Marie, che la afferra per i polsi e tutta esaltata e felice annuncia di doverle dire una cosa.
Strano come Eveline non riesca a farsi travolgere dall'entusiasmo dell'altra come ha sempre fatto.
«Rosie, ti aspetto in auto.» Niall le interrompe solo per un attimo ed Eveline sa che ha perso l'occasione per poter parlare con lui.
«Va bene, amore. Sto arrivando.»
La mora si sente anche peggio, perché Niall non l'ha nemmeno salutata. Adesso non è nemmeno degna di questo, di un misero saluto?
«Okay, ascoltami. Vieni, andiamo più in là, è più appartato.» continua la francese trascinandola dove meglio crede.
Gli occhi verdi incrociano finalmente quelli dell'altra.
«È successo. Finalmente è successo! Ieri sera.»
Ed Eveline potrebbe anche non sentire il continuo, perché ha già capito.
«Con Niall. Ho fatto l'amore con Niall. È stato bellissimo.»
La mora sente qualcosa rompersi dentro di sé. Ma non capisce nemmeno da dove arrivi quel rumore.
Rose Marie sta continuando a dire qualcosa, ma lei non sta ascoltando. E la sua amica se ne accorge, tanto da interrompersi.
«Potresti almeno dire qualcosa. O essere felice per me. Anche fingere andrebbe bene, sai?»
«Io...»
Rose Marie sospira. «Andiamo, Eve. Che cavolo ti prende? Solo perché te non hai ancora fatto nulla con Finnick
Eveline non sa nemmeno come lei faccia a saperlo visto che non le ha detto nulla al riguardo, ma ci ha preso in pieno. Certo, di sicuro non sta reagendo in quel modo solo perché la sua migliore amica lo ha fatto prima di lei con il ragazzo dei suoi sogni.
«Smettila di dire certe cose.»
«E tu di farle. Eve, sinceramente, io non ti riconosco più. Stai sempre in disparte, dov'è finita la mia amica?»
Eveline si mette a ridere, ma quella risata non ha niente di divertito. «Io che sto in disparte? Mi prendi in giro? Sei tu che non mi calcoli più. Per te esiste solo Niall!»
«E per te invece non esiste più, eh?»
«Smettila! Tu non sai niente! Non puoi insinuare cose non vere.»
Rose Marie sospira e forse per la prima volta da quando si conoscono, cede.
«D'accordo. Mi dispiace, è solo che mi manca la mia migliore amica.»
«Già. Anche a me.» sussurra Eveline di rimando.
«Non volevo escluderti, se l'ho fatto davvero.»
«Sì, lo so.»
La francese a quel punto la attira a sé e la abbraccia, tenendola stretta e facendola sentire un po' meglio.
«Sono contenta per te e Niall.» sussurra sulla pelle del collo di Rose Marie, facendola sorridere d'istinto.
Ovviamente Eveline sta parlando della loro serata d'amore e non del fatto che si allenino insieme. A quello Rose Marie non ha il coraggio di accennare. Perché sa perfettamente quanto potrebbe essere cattiva e quanto potrebbe far soffrire ancora di più la sua amica. E alla fine va bene anche ad Eveline non parlarne.
«Grazie, tesoro. Ci si vede domani, d'accordo?»
E la mora annuisce, prima di guardare la sua amica che si allontana, camminando verso l'uscita per raggiungere il suo ragazzo.
Eveline si volta e va spedita verso l'ufficio di Finnick. Entra senza nemmeno bussare e si chiude la porta alle spalle. Il più grande non solleva nemmeno lo sguardo.
«Tu mi ami?» Eveline lo chiede in modo quasi irruento.
«Eveline, non è il momento.» è fortunata che non abbia continuato dicendo che non è il momento per quelle stronzate. Continua a scrivere sulle sue carte e non degnare la ragazza di attenzione.
In più, è nervoso, perché ha appena avuto una conversazione con suo fratello che non avrebbe voluto e che sicuramente non riferirà alla sua ragazza.
Niall, infatti, è entrato nell'ufficio poco prima nello stesso modo in cui ha fatto Eveline. «Voglio andare con Eveline al mondiale. Non voglio pattinare con nessun altro.»
Quei due diciottenni e le loro stupide promesse. Già, perché Finnick sa bene della loro promessa ed è consapevole che quella richiesta di suo fratello derivi da essa.
«Oh, andiamo! Niall, hai visto come riesci meglio a farlo con Rose? Scordati di Eveline. Lei non è più in grado di pattinare con te.»
Niall serra la mascella. «Ti importa qualcosa di noi? Ti è mai importato di me, di Eve? O vuoi soltanto quella cazzo di medaglia?»
«Voglio quella medaglia tanto quanto la vuoi tu, Niall. E proprio per questo non discuteremo oltre al riguardo. Andrai al mondiale con Rose, che tu lo voglia o meno.»
E ovviamente Finnick non si è degnato di rispondere a quella domanda. Così Niall se n'è andato, lasciandolo lì dentro altamente infastidito.
«Voglio fare l'amore con te adesso.» quella frase pronunciata con sicurezza da Eveline, gli fa alzare finalmente lo sguardo.
«Piccola, ma di che stai parlando? Non scoperò con te qui dentro.»
Scopare. Fare l'amore. Beh, lì c'è decisamente qualche differenza.
«Non vuoi farlo con me?» chiede con voce ormai tremante.
Finnick lascia andare la penna e sospira, raddrizzandosi. «Eve, vieni qui.»
La ragazza fa diversi passi verso il più grande, che le poggia le mani sul viso e la guarda con i suoi occhi blu. «Che ti sta succedendo, dolcezza?»
Ed Eveline scuote la testa, per poi sporgersi in avanti e finire tra le braccia del suo ragazzo. Finnick la stringe a sé e le bacia la sommità del capo, sui capelli scuri. «Va tutto bene, piccola. Non ti preoccupare, ci sono qui io.»

Cold Heart ●Niall Horan●Where stories live. Discover now