Capitolo 7

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Forse non avrei dovuto essere così invadente, ma ero curiosa. E poi ciò che ha detto sul mio carattere non mi ha fatto piacere, magari non si accorge che anche lui è uguale.

Esco dal Palazzo e vado verso la stazione, trovo Gale che ha iniziato a radunare i lavoratori e mi unisco a lui.

Dopo aver illustrato i progetti ci dirigiamo nell’area di accampamento vicino al fiume.

Dovremmo per prima cosa smontare e rimontare le tende altrove, e per fare ciò ci vorrà circa un giorno e mezzo. Una volta finito potremmo cominciare col mettere in atto il piano vero e proprio.

Mentre ci dirigiamo verso l’accampamento cammino a fianco a Gale, che non mi degna nemmeno di uno sguardo. Ad un certo punto chiama un ragazzo e gli dice di andare via. Questo se ne va senza fare polemica e io rimango perplessa.

“Ma perché lo hai fatto?”

“Ricordi cosa ci disse l’uomo sugli incontri dei nemici? Sono 3 giorni che mando quel ragazzo a nascondersi vicino al magazzino della stazione e gli ho detto di avvisarmi se succede qualcosa di importante.” Risponde senza nemmeno voltarsi.

Annuisco e continuiamo a camminare in silenzio.

Ottimo piano.

Iniziamo a lavorare quasi subito, non è un lavoro faticoso, per lo più dobbiamo aiutare la gente a spostare gli effetti personali. Montare le tende, poi, è un gioco da ragazzi.

Ci sono tanti bambini nel 2. Uno di loro, con i capelli rossicci, quando ci vede arrivare mi chiede: “Signora adesso dobbiamo cambiare di nuovo casa?”

Mi si stringe il cuore. Hanno conosciuto fin da piccoli gli orrori della guerra. Ma almeno da grandi non correranno il rischio di essere buttati in un’arena piena di potenziali assassini.

La vita nel distretto 2 da quel momento si fa piuttosto monotona.

I lavori procedono bene e grazie a Gale, che continua a non rivolgermi la parola, siamo riusciti a prevenire ben 6 attacchi dei nemici. Così facendo abbiamo potuto evitare altre esplosioni e altro spargimento di sangue. Ogni giorno vado a trovare Veronica fino a quando non viene dimessa. Passiamo molto tempo insieme, sento che posso essere sincera con lei.

E’ la situazione più vicina ad una vita normale che abbia mai visto da circa un anno.

Non si può chiamare felicità. Ogni mattina mi sveglio madida di sudore a causa degli incubi che non mi abbandonano.

E, devo ammetterlo, questo continuo evitarmi da parte di Gale sta iniziando a darmi fastidio. I nostri occhi non si sono più incrociati da quel giorno al Palazzo di Giustizia, quando gli chiesi della parentela con la Ghiandaia Imitatrice.

Sento che mi mancano i continui battibecchi con lui o anche solo le piccole chiacchierate.

Per non parlare poi del suo sguardo di ghiaccio. . .

*  *  *

Sono trascorse due settimane dalla mia ultima visita nel Distretto 11 e piano piano sento di sentirmi meglio.

È sera e dutante il suo turno di lavoro vado a trovare Veronica per raccontarle le mie sensazioni riguardo Gale. Lei mi dice che è normale sentirne la mancanza dato che è l’unica persona con cui avevo un rapporto costante qui al 2, oltre a lei.

“Quindi dici che semplicemente dovrei farmi altri amici?” chiedo.

“Non solo” risponde lei “Altre amicizie ti farebbero sicuramente bene, però mi sa che uno come Gale non è facile da sostituire per te”

La vita di Gale dopo la rivolta: FF su Hunger GamesWhere stories live. Discover now