Come rose

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Levi correva. Correva senza meta e senza senso. Era la sola cosa che poteva fare. Correre. Cercava Eren. Ma dove? Il college era enorme, Eren poteva nascondersi ovunque.

Poi una stretta attanagliò il suo braccio.
Si girò lentamente.

E poi pianse.

Davanti a lui c'era Eren.
Quello vero.
Aveva gli occhi verdi esaltati e commossi, i capelli scompigliati. Una rosa rossa in mano.
Si guardarono per alcuni minuti.
Piansero, in silenzio. Le mani congiunte. Sapevano di esserci riusciti. Sapevano che niente li avrebbe più separati.
Poi le lacrime finirono.
E la passione trionfò.
Levi saltò al collo del più piccolo. Pigiò le labbra contro le sue. In quel bacio c'era amore, nostalgia, disperazione. In quel bacio, c'erano duemila anni di vita. Passarono alla lingua, Levi era quasi aggressivo, ma stava attento di non ferirlo, come fosse una creatura delicata. Il più piccolo circondava il busto di Levi cingendogli la vita. Amavano quei baci umidi. Amavano il loro amore.
E la maledizione era spezzata.
E i loro cuori avevano vinto.
Loro avevano vinto.
"Capitano..." disse teneramente
"Moccioso" scandì amorevolmente
"Te la posso dire una cosa?" Disse Eren arrossendo
"Dimmi tutto" sospirò Levi intenerito
"Ti amo tanto" sussurrò intimidito
"Anche io" constatò Levi
"Per sempre?" Chiese tutto rosso
"Senza fine." Ribatté il corvino innamorato.
Dopo tutto, era sempre il suo dolce Eren.
Così si lasciarono andare fra baci appassionati ed amore senza fine.
Per dare ai loro ricordi, un futuro.
Un colore all'amore.

Il colore dei ricordiWhere stories live. Discover now