capitolo 8

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Il tempo sembrò non passare mai e il nervosismo iniziò a farsi sentire. Ero molto curiosa e intimorita di incontrare il famoso Conte.
Erano quasi le diciassette quando Alina mi annuncio di andare in camera e che dovevo prepararmi.
- Come mai? - domandai perplessa, guardando l'abito che indossavo - così non vado bene? -
- Stai per incontrare il Conte - mi spiegò lei mentre frugava nell'armadio - visto che è la prima volta che lo incontri devi essere elegante! Si tratta di bonton-
Lanciai uno sguardo allo specchio, mi sembrava di essere fin troppo elegante già così. Decisi comunque di lasciarla fare, tanto non avevo altra scelta.
Alina tirò fuori un pomposo abito bordeaux con con del pizzo bianco e dei ghirigoro dorati, mi sciolse i capelli lasciandoli arricciati e mi mise un'elegante collana d'oro. Quando vidi le scarpe che mi stava preparando sobbalzai.
- Oh no! Quelle no! - esclamai atterrita quando si avvicinò minacciosamente brandendo due scarpe in velluto rosso tacco dodici - non so portarle! Rischio di ammazzarmi!-
Alina mi guardò stranita - ma oggi hai portato lo stesso tacco! -
- È più basso - dissi mostrandole le scarpe nere che avevo da quella mattina - ed è già un supplizio con queste! Lasciami queste qui, ti prego! -
Alina ci rifletté - non è che si abbinino molto ma se non sai portarle... -
- Grazie, Alina!- l'abbracciai piena di gratitudine.
Si aprì in un piccolo sorriso -pero' devi imparare a camminare anche coi tacchi più alti -
- Devo proprio? - chiesi con un gemito.
- E' un segno di classe ed eleganza - mi spiegò lei - poi capirai... ora andiamo, il Conte ti aspetta! -
Uscimmo dalla mia stanza e mi scortò fino all'ingresso della biblioteca. Bussò un paio di volte e venne ad aprirci Claus, suo padre.
- La stavamo aspettando - disse lui facendomi cenno di entrare.
- In bocca al lupo - disse Alina sorridendo fra i baffi -e stai tranquilla, non morde!- aggiunse con un piccolo ghigno, allontanandosi poi da noi.
Feci un respiro profondo ed entrai. Appena varcai la soglia restai meravigliata.
La biblioteca era enorme, piena di scaffali colmi di libri e pergamene. Grandi arazzi coprivano le pareti e il soffitto sembro' un cielo stellato. Vi erano tutte le costellazioni, dall'Orsa Maggiore a Orione, dall'Ofiuco a quelle dei segni zodiacali. Ne ero ipnotizzata.
Nella parete di fronte a me vi era un camino e davanti ad esso vi era un'enorme e maestosa poltrona dallo schienale alto. C'era qualcuno seduto ma non riuscivo a vedere chi era, probabilmente era il Conte. Un piccolo tavolino stava lì vicino.
- Wow... - mormorai guardandomi attorno - che meraviglia! Questo posto è bellissimo -
- Lo prenderò come un complimento - disse il Conte con tono vellutato - la casa di per sè è perfetta ma per questa stanza ho voluto eccellere-
Posò un calice pieno di liquido rosso (che sia vino? Non volevo scoprirlo) e si alzò. Alla sua vista restai senza parole.
Era il ragazzo del giardino!
Era vestito come stamattina ed alla luce del cammino era incredibilmente bello e seducente.
- Ma tu... tu sei... - balbettai incredula, arrossendo, portando le mani alla bocca.
Il Conte sfoderò un sorriso mozzafiato mentre Claus mi guardò scandalizzato.
- Ci siamo incontrati stamattina in giardino - annuì il Conte - solo che non mi ero presentato. Sono il Conte Drake Dragulia- si presento', prendendomi la mano e stampandole un bacio- lieto di conoscerti, Luna -
Cercai di riacquistare un minimo di lucidità - ehm... grazie... ma come fai a sapere il mio nome? E perché sono stata portata qui? -
Claus era indignato - non dia del tu al Conte, maleducata! -
Drake lo zitti' con un gesto - va tutto bene, è giusto che ci sia qualcuno che non sia formale ogni tanto! Per quanto riguarda te... - si rivolse nuova a me - beh, è da un po' che ti ho notato. Ho visto come sei stata trattata dai tuoi simili e mi è sembrato appropriato darti una nuova vita. Qui accolgo le creature emarginate dal mondo, do' loro una nuova casa e una nuova vita-
Lo guardai confusa - e come mi avresti notato? È la prima volta che ti vedo -
Drake sorrise dolcemente, sentii il mio cuore perdere dei battiti mentre sentii uno strano calore pervadermi il viso. Cavolo se era bello quando sorrideva!
- Undici anni fa, il giorno del Sacrificio di Sangue, feci un giro nel bosco e trovai una bimba dai capelli argentati che piangeva. Tu non mi notasti ma io ero rimasto colpito dai tuoi capelli, non sono molti gli esseri umani con quel colore e ti ho osservato-
- Capisco - sussurai imbarazzata. Sapere che mi aveva notato quando ero piccola mi fece un po' strano.
- Pero' io non ho a che fare con voi - mormorai cercando di non passare per un'ingrata - e poi cosa dovrò fare qui?-
-Tranquilla, avrai da fare- disse Drake rassicurante - tra due mesi terremo una festa dove ci saranno creature di ogni tipo. Per quel giorno dovrai sapere ogni caratteristica di ogni singola creatura. È indispensabile visto che vivrai qui -
- Due mesi?!? - esclamai inorridita, convinta che scherzasse -ma è impossibile! -
- Naaah, niente è impossibile - mi liquidò lui con un gesto - studierai con me e Claus! -
Restai senza parole, non sapevo come replicare.
Sapevo solo che mi aspettavano due mesi infernali, passandoli in biblioteca con la testa china sui libri
Lanciai un'occhiata a Claus, vedendolo aprirsi in un piccolo sorriso divertito. Sembrò quasi che lui non vedesse l'ora di torturarmi.

La sposa del Vampiro Where stories live. Discover now