Capitolo 13

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Scarlett aprì languidamente gli occhi e notò quanto spazio accanto a lei fosse vuoto; alzò piano la testa e si guardò in torno. Chiamò il nome del ragazzo piano, una, poi due volte, ma nessuna risposta. Si alzò dal letto e si rivestì velocemente, c'era qualcosa che non andava. Lo sentiva e l'istinto non sbagliava mai. Si infilò i suoi anfibi neri e uscì dalla roulotte, sbattendo la porta e cercando Dante con lo sguardo.
Magari era solo fuori a fumarsi una sigaretta, lui appoggiava sempre la schiena sulla parete metallica accanto alla porta, ma questa volta non era lì. Il panico cominciò a prendere possesso di lei, mentre il pensiero costante che Dante fosse in pericolo cominciava a prendere una forma concreta. Gridò il suo nome facendo il giro del caravan e guardandosi intorno, ma del Nephilim nessuna traccia. 
Si incamminò verso una macchina parcheggiata lì vicino, tirò una gomitata al finestrino e aprì la portiera dall'interno. L'auto cominciò ad emettere un rumore stridulo e assordante, ma subito staccò i filo sotto allo sterzo e il rumore cessò. Apri il vano portaoggetti, controllò dentro il poggia gomiti e infine tirò giù il parasole del guidatore; da esso cadde quella che doveva essere la chiave di scorta.
"Almeno su questo..." penso mentre mise in moto e partì verso una sola ed unica direzione: la sede dell'Ordine.
Arrivata al cortile interno vide Caitlyn appoggiata sul cofano di un suv che si limava le unghie.
"Più che unghie, artigli..." pensò Scarlett in preda ad un impeto di rabbia. Scese dall'automobile e le andò incontro. La bionda non fece nemmeno in tempo ad accorgersi della sua presenza che si ritrovò per aria con una mano attorno al collo. L'aura rossa che emanava Scarlett dal suo corpo era terrificante, e il suo sguardo ancor di più.
-"Sapevo che c'eri tu dietro a tutto questo. Non sei mai riuscita ad accettare la mia vicinanza con Dante, per la tua stupida gelosia. Rifiutata dal padre e anche da entrambi i suoi figli... sei un essere insulso."-
Caitlyn arrancava con le gambe e cercava di liberarsi dalla stretta, invano. Scarlett era più forte, più anziana... non avrebbe potuto nulla contro di lei, e questo lo sapeva dannatamente bene.
-"Ho fatto... ho fatto ciò che doveva essere fatto..."- disse a mezza voce -"Riunire i due Nephilim per abbattere Mundus."-
-"Tu, tu non hai idea di quello che hai fatto, lurida mezzosangue!"- rispose gridando con una voce del tutto incorporale.
Scarlett scagliò la ragazza contro al muro, provocando una voragine in esso; Caitlyn non si muoveva più, ma di certo, seppur più debole di lei, non bastava così poco per abbatterla.
La rossa aprì un varco sulla saracinesca che divideva il cortile dal piccolo garage che serviva da copertura, andò davanti la parete infondo alla stanza e con un semplice pugno, la bucò, creandosi uno spazio per passare.
Gli scienziati che affollavano i corridoi di quell'organizzazione cominciarono a correre terrorizzati, mentre Scarlett avanzava imperterrita, scaraventando a terra ogni oggetto o persona che le si parasse davanti.
Arrivò davanti al grande portone a due battenti e vi trovò davanti una ragazza alta, magra ed incappucciata. Appena vide il demone, si precipitò davanti ad un pannello di controllo poco lontano e premette l'allarme, che cominciò a rimbombare in tutti i corridoi.
-"Spostati... o lo dovrò fare io stessa"- ringhiò Scarlett con una voce disumana.
La ragazza incappucciata le sbarrò la strada, ma sotto al cappuccio la rossa riuscì a vedere il terrore nei suoi occhi.
-"Voi stupidi umani e i vostri ideali... non andrete mai da nessuna parte"- urlò prima di lanciare la ragazza dietro di se.
Il suo corpo sbattè sul pavimento ed emise un tonfo sordo. Non si mosse, nonostante avesse ancora un occhio aperto e il respiro irregolare.
Scarlett calciò le porte, che si aprirono con una destabilizzante folata di vento. Entrò dentro all'ufficio di Vergil e lì lo vide: Dante giaceva a terra apparentemente morto.

Minuscolo spazio per moi:
Salve a tutti, dopo quella che potrebbe sembravi un eternità, sono tornata. Ho avuto tante cose per la testa ma, soprattutto, un enoooooooorme blocco che mi sta impedendo di continuare tutte le mie altre FF... vi chiedo quindi umilmente scusa e, che dire... stiamo arrivando alla fine di questa storia!

What's Before?Where stories live. Discover now