Capitolo 9

241 3 0
                                    

Non ero mai stato nel Limbo prima d'ora. Potevo entrarci attraverso il sigillo di Kat, ma non avevo mai provato, era troppo pericoloso. Ed ora, invece, mi stavo giocando il tutto e per tutto per andarci a cercare mio fratello.
Sapevo che era lì. I demoni che popolavano il Limbo lo trascinavano sempre dentro, sotto l'ordine di Mundus, ma lui puntualmente li faceva fuori, senza nemmeno dar loro il tempo di riportargli la sua posizione.
Dante era davvero bravo a nascondersi. Maledizione se lo era.
"Cinque lunghi anni alla sua ricerca e ora non mi sembra vero. L'abbiamo trovato."
La ragazza incappucciata sistemò sul pavimento uno stencil che raffigurava un complicato simbolo di forma circolare, lo ripassò con una bomboletta spray e lo risistemò dietro la sua schiena.
-"Salici sopra."- disse lei seria.
Feci un passo avanti e mi posizionai al centro del cerchio con le gambe leggermente divaricate. Appoggiai la mano destra sull'impugnatura della mia Yamato e guardai la ragazza.
-"Stai attento, Vergil..."- mi sussurrò piano.
Le sorrisi e un momento prima di entrare nel Limbo la vidi arrossire.

Scarlett si rivestì velocemente e io feci lo stesso, uscendo poi dalla roulotte insieme a lei.
Ero incazzato nero. Quel bastardo aveva rovinato il mio attimo di pausa e volevo andarmene da quel posto di merda il più in fretta possibile. Odiavo quel posto, odiavo Mundus, odiavo tutti, ma appena lei mi prese per mano e mi sorrise, scomparve tutto.
-"Dante, dobbiamo andarcene da qui. Se le sue sentinelle ci vedono di nuovo insieme nel Limbo, cominceranno ad insospettirsi."- disse lei preoccupata -"Troviamo uno squarcio e andiamocene."-
Io annuii e cominciammo a correre lungo quella che mi sembrava First Avenue; uccidemmo un paio di demoni e in poco tempo fummo in centro. C'erano grandi occhi gialli che si guardavo intorno, proprio come delle telecamere e non appena ci mise dentro al suo campo visivo, Scarlett mi trascinò sotto un porticato.
-"Mh, chissà com'è fare sesso nel Limbo... Dato che il tempo passa velocemente, anche se duro poco, nella realtà sarebbero ore."- dissi ridendo maliziosamente e incastrandola tra il mio petto e il muro.
-"Sei proprio un cretino."- disse spingendomi via con una forza assurda e continuando a camminare.
Scossi la testa ridendo ancora e la seguii. Ci infilammo in un vicolo stretto e male odorante, Scarlett tirò fuori il suo gessetto e tirò una linea su un muro di mattoni rossi.
-"Andiamo."- disse Scarlett prendendomi per mano; lei attraversò il varco per prima e quando mi tirò, mi guardai indietro per assicurarmi che non ci stesse seguendo nessuno... e lo vidi.
-"DANTE!"- gridò un ragazzo con un lungo cappotto nero e dai capelli argentei, allungando una mano verso di me.
Il suo viso era identico al mio. Stessi occhi, stesso naso, stessa bocca.
Rimasi impietrito a guardare la sua espressione disperata, ma dopo pochi secondi lo squarcio si chiuse.
-"Quello era..."- dissi piano.
-"Tuo fratello."- concluse Scarlett appoggiando il petto sulla mia schiena e avvolgendo le braccia intorno ai miei fianchi.

What's Before?Where stories live. Discover now