Capitolo 42

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Harry’s pov

Strizzo l’occhio a Ruth per poi precipitarmi in bagno prima che lei ossa bloccarmi.
Il bagno è accogliente e un leggero strato di condensa è spalmato sullo specchio, profumo di pulito e di lavanda sono spruzzati nell’aria rendendo l’ambiente confortevole e rilassante.
Mi spoglio da questi vestiti ancora umidi e li appoggio sul termosifone caldo sotto la finestra; sotto la doccia inizio a ripensare al fragile corpo di Ruth avvolto semplicemente dalla salvietta striminzita che lascia più pelle scoperta che coperta.
Amo quando si morde il labbro, lo fa solamente quando è nervosa e imbarazzata, cosa che capita non di rado.
Mi insapono i capelli riccioli e il corpo con il sapone di Ruth, in questo modo avrò il suo profumo addosso.
Mi avvolgo con l’asciugamano, successivamente riprendo i vestiti che avevo appeso pochi minuti prima al termosifone.
Mi rivesto per poi raggiungerla al piano di sotto, è accovacciata sul divano mentre guarda un film su Sky Cinema, credo sia un film horror.
“Buu” Le urlo da dietro facendola sussultare e urlare per paura, si gira e mi tira uno schiaffo in pieno viso lasciandomi stupefatto, mi ha tirato un ceffone?

Ruth’s pov

Quando mi accorgo di avergli tirato uno schiaffo ritiro immediatamente la mano tremante, la sua guancia si colora leggermente di rosso mentre il muscolo della sua mascella si contrae.
“Scusa..” Indietreggio quando avanza verso di me; è vero, sono libera e ho più confidenza, ma non ho ancora smesso di avere paura di lui, è pericoloso.
Mi afferra la nuca fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso, il suo respiro caldo mi accarezza le labbra e i suoi occhi, impenetrabili, mi osservano con curiosità, sembrano valutare la situazione.
“Lo sai che non bisogna scherzare con me, vero?” Soffia a un centimetro dalla mia bocca.
“Si” Rispondo cercando di mascherare la voce spaventata e tremante.
“Perfetto” Mi dà un bacio sulla punta del naso per poi allontanarsi e tornare sorridente.
“Hai il naso freddo” Sorride facendo comparire sulle sue guance le fossette, ormai famigliari.
Rido mettendomi una mano sulla bocca.
“Mi piace la tua risata Ruth, lo sai?”
“Uhm grazie” Arrossisco.
“Dovresti imparare ad accettare i complimenti un po’ di più senza arrossare” Si gratta la testa. In realtà non ho mai ricevuto molti complimenti quindi mi imbarazzano sempre, ma non ho intenzione di dirglielo, sarebbe ancora più umiliante, altroché arrossire.
Si dirige nella cucina per decidere cosa preparare, spero non dia fuoco alla casa.
“Apparecchio?” 
“Si, cosa vuoi?”
“Quello che preferisci” Sorrido.
Tiro fuori la tovaglia lavanda per distenderla sul grande tavolo, prendo le posate e i bicchieri.
I piatti li tirerò fuori quando è pronto da mangiare, apro il frigorifero per estrarre l’acqua e qualche succo alla frutta. Charlie, come ogni volta che deve correre a scuola per il giornalino, dovrebbe tornare verso le dieci massimo undici quindi, probabilmente, mangerà qualcosa fuori ad asporto.
“Ti va bene il minestrone? Sei talmente tanto infreddolita che dovresti mangiare qualcosa di caldo ma sostanzioso”
Mi stupisce che si preoccupi così tanto della mia salute, però, se devo essere sincera, questo suo lato apprensivo e possessivo mi scalda il cuore.
“Si grazie, è gentile da parte tua, mi stupisco che possa importatene” Abbasso lo sguardo imbarazzata, probabilmente ora se ne uscirà con una frase spavalda o arrogante per farmi cambiare idea, ma invece:
“Mi importa” Bofonchia cercando di non farsi sentire, ma invece ho capito benissimo strappandomi un sorriso che cerco di nascondere appoggiando il pollice sulle labbra.
Mi siedo per guardarlo mentre cucina, i muscoli della schiena, pur essendo sotto la maglia, si contraggono.
Ogni tanto si scompiglia i capelli ancora umidi facendomi ridere.
“Perché ridi?” Si gira scrutandomi.
“Niente” Ritorno seria.
“Puoi anche dirmelo, non ti faccio niente” Ride.
“Rido perché ti scompigli i capelli” Sorrido.
“Ti fa ridere? Io ti faccio ridere?” Mi guarda serio impaurendomi, ma poi, un sorriso gli appare sul viso rendendolo angelico.
“Uhm ecco..”
“Ti faccio vedere io” Si fionda su di me facendomi il solletico e i pernacchiotti sul collo, per poco non cado dalla sedia.
“Ti prego smettila, cado” Rido, il solletico è uno dei mie tanti punti deboli, non resisto.
Dopo svariati minuti si stacca con il sorriso sempre stampato in faccia, i suoi lineamenti sono più dolci e così, potrebbe sembrare un ragazzo come tanti, un ragazzo che ogni cheerleader provocherebbe e ogni secchiona desidererebbe, eppure, lui è diverso.
“Ne hai avuto abbastanza, furbetta?”
“Si, grazie”
Notando che il minestrone era ormai pronto mi dice di prendere i piatti, così glieli porgo.
Ci sediamo a tavola per mangiare.
Il minestrone mi scalda immediatamente rilassandomi, il silenzio ci avvolge, ma non un s

ilenzio imbarazzante, un silenzio intimo, come se ci conoscessimo da una vita.

***

Dopo che Harry se n’è andato ho sparecchiato e mi sono immediatamente buttata sotto le coperte per rilassarmi, seppur non avessi sonno.
Più vado avanti e più ogni giornata sembra stupirmi sempre di più.
Mi ricordo quando avevo appena messo piede in quella casa, Harry mi faceva piangere ogni giorno maltrattandomi e picchiandomi senza ritegno, non si sarebbe mai sognato di darmi un passaggio o comunque cucinare qualcosa per me, eppure ora è così.
Non avrei mai creduto che le carte in tavola cambiassero così tanto, che potessi persino avere un discorso normale con una persona così o comunque che provassi qualcosa per lui.
Credo che il nostro rapporto sia iniziato a cambiare quando mi ha salvato da Daemon e quando gli ho raccontato la causa della mia fobia per l’acqua, adesso sembra perfino provare emozioni.
La pioggia non ha ancora smesso di scendere, la nebbia avvolge la casa come per proteggerla, spero che domani ci sia il sole perché non ne posso davvero più; dopo essere stata rinchiusa in una casa per giorni volevo svagarmi per recuperare il tempo perso.
Mi dispiace di non aver più visto Liam, spero di riuscire a trovarlo in giro.
Ormai sento le palpebre pesanti così mi abbandono al sonno.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora