Capitolo 11

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"Vedi tesoro, non voglio ucciderti, ma non voglio lasciarti illesa"
Deglutisco, sono tutti matti, non ce la faccio più di vivere questo incubo, voglio tornare a casa.
Le lacrime iniziando a pizzicarmi dietro alle palpebre e comincio a mordermi l'interno guancia per non piangere.
Preme la punta contro il collo tracciando un taglio non abbastanza profondo da farmi dissanguare. Il dolore è lancinante e il tentativo di non piangere svanisce all'istante. Le lacrime cominciano a rigarmi le guance partendo dagli angoli degli occhi, il sapore salato raggiunge la bocca per poi scendere fino al mento. Premo la mano sul collo per far fermare il sangue, ho sempre odiato la vista del sangue specialmente del mio. La mano si colora immediatamente di rosso.
Con un colpo netto taglia le spalline del vestito facendolo cadere a terra, un singhiozzo lascia le mie labbra facendo divertire sempre di più Daemon.
"Ti hanno mai detto che hai un corpicino che è una favola, scriciolo?"
"Smettila, ti prego" La mia voce è interrotta dal pianto
"Sshh ci divertiamo"
Incide un piccolo cuore sulla pancia facendomi urlare dal dolore
"Stai zitta, ragazzina, tanto non ti sentirà nessuno" Ride
Cerco di spingerlo via ma inutilmente
"Non fare la furba, sarebbe un dispiacere rovinare questo bel faccino, non trovi?" Ringhia puntandomi il coltello sullo zigomo
Si fionda sulle mie labbra mordendomele e facendomele sanguinare. Cancella lo spazio fra il mio e il suo corpo, le sue mani cominciano a toccare le mie braccia, il mio collo e la mia pancia provocandomi sussulti e singhiozzi.
Infila una mano sotto il reggiseno per palparmi facendomi piangere sempre più forte, sembra non esserne mai sazio perché la sua bocca continua a baciarmi il viso e il collo. Quando ricomincia a baciarmi con bramosia e foga cerca di insinuare la sua lingua nella mia bocca, però senza ricevere il consenso.
"Non opporre resistenza, puttana!" Mi tira uno schiaffo.
Mi morde il collo, lo succhia e per lenire disegna con la lingua dei cerchi immaginari.
Quando si stacca un sorriso gli compare sul viso
"Buona"
Con un dito inizia a tracciare il contorno degli slip, non vuole farlo davvero, no per favore.
Abbassa la lampo dei pantaloni facendomi singhiozzare.
"Per favore, questo no, ti prego"
"Ssh" Si fionda nuovamente su di me spingendo le sue mani contro la mia vita.
Comincio a urlare, anche se, come ha detto lui, nessuno può sentirmi.
Sento le gambe cedere.
Il corpo di Daemon viene scaraventato contro un albero. Senza il suo sostegno crollo a terra, anche se ho la vista sfuocata riesco a scorgere una figura che picchia ripetutamente Daemon a terra. Deve essere il mio angelo? Finalmente sono venuti ad aiutarmi.
"Non toccarla!" Non riconosco la voce, credo di aver perso troppo sangue e sento le palpebre iniziare a diventare pesanti, gemo di dolore, poi buio.

Harry's pov

Sento delle urla provenire dalla zona Ovest del bosco, vicino al lago.
In pochi minuti sento le urla sempre più vicine finchè non vedo, illuminate dalla luce della luna, due ombre.
Mi lancio contro Daemon per toglierlo di dosso a Ruth, perde l'equilibrio e cade a terra; approfitto della situazione per ferirlo, questo brutto bastardo non doveva osare a toccarla. Comincio a picchiarlo tirandogli calci e pugni, la pelle sulle nocche mi si squarcia.
Continuo a picchiarlo finchè non sento gemere Ruth di dolore, facendomi voltare. Giace a terra con i capelli inzuppati nella pozza di sangue intorno a lei. Ha dei tagli sul collo e uno a forma di cuore sulla pancia, le spunteranno dei lividi. E' in biancheria intima.
Questa piccola distrazione permette a Daemon di scappare. E' messo male e potrei raggiungerlo ma significherebbe lasciar qua Ruth e non voglio.
E' svenuta deve aver perso troppo sangue, la sollevo da terra e corro più veloce che posso.
Entro di colpo in casa attirando gli sguardi di tutti
"Sbaraccate il tavolo! Veloci!"
Con un colpo secco buttano per terra tutte le bottiglie vuote e i cartoni di pizza.
La poggio delicatamente sul tavolo, per fortuna Lucky studia medicina così inizia a controllare i tagli.
"Cosa è successo Haz? Chi era?" Chiede Louis mentre corre a prendere il disinfettante
"Era Daemon" Rispondo affannato con il fiatone
"Figlio di puttana!" Urla Niall sbattendo il pugno sul tavolo
Lucky delicatamente le medica i tagli e io mi soffermo a osservarla. La pulisco con una salvietta bagnata poi le metto la testa delicatamente nel lavabo per pulirle i capelli dal sangue; le tampono la testa.
Finito di medicarla la prendo in braccio per portarla in camera; apro la cabina armadio per prenderle un pigiama. La vesto delicatamente e poi la metto sotto le coperte, vado a sedermi sul davanzale.

***

Ruth's pov

Mi trovo in un bosco, sola, al buio, sento dei passi, si avvicinano.
Nella mia testa rimbombano sempre le stesse parole "Ruth sto arrivando, non puoi scappare da me"
Comincio a correre ma arrivo al lago, sono in trappola. Il cuore mi rimbomba nelle orecchie, inizio a guardarmi intorno finchè un'ombra mi compare di fronte, non riesco a vedere il viso ma è molto più alto di me. Vedo un piccolo sorriso comparirgli sul viso "Attenta" Mi dice.
Mi spinge nel lago.
Mi sveglio urlando tutta sudata.
"Calmati Ruth è solo un brutto sogno" Harry mi sussurra tenendomi ferma
Harry inchioda i suoi occhi nei miei
"Sshh è passato era solo un brutto sogno" Mi consola
Tiro su con il naso, mentre una lacrima mi riga la guancia.
"No Ruth non piangere è passato tutto, tranquilla ci sono io adesso"
Scoppio in pianto disperato e pieno di terrore.
Sembra interdetto e non sa cosa fare, dopo un po' di esitazioni mi abbraccia, un vero abbraccio.
"Io stavo correndo poi qualcuno mi ha spinto nel lago, io avevo paura, ho paura, mi parlava e il cuore batteva forte e scappavo e.." Parlavo tra le lacrime
"Era solo un brutto sogno, tranquilla, sei con me, ora"
Mi stringe forte tra le sue braccia, e mi accarezza la schiena
"Grazie" Sussurro sul suo collo
"Per cosa?" Mi chiede sempre tenendomi tra le sue braccia
"Per questo, ne avevo bisogno" Tiro su con il naso
Si stacca per guardarmi, con il pollice mi asciuga gli occhi, per poi sorridermi
"Di niente. Ti senti bene ora?" Mi chiede sempre con il solito cipiglio
"Meglio, credo"
Credo di essere ancora un po' disorientata. Mi stupisce il comportamento di Harry.
Harry si alza e raggiunge la porta.
"Dove vai?" Chiedo, sono spaventata, non voglio che mi lasci.
Sul suo viso compare un sorriso divertito
"Vado un attimo di sotto, torno subito"
"Fai presto, per favore" Sussurro.
Prima di uscire mi osserva con il sorriso sulle labbra.

Harry's pov

Rimango sbalordito dalla sua richiesta, mi vuole vicino, ora si fida di me.
Non l'avevo mai vista in biancheria, ha un corpo davvero bellissimo.
E' bellissima quando dorme, sembra un angelo. Quando ritorno nella sua stanza noto che sta già dormendo perciò decido di sdraiarmi vicino a lei; prima, quando l'ho abbracciata sono riuscito a sentire tutti i suoi nervi calmarsi solo grazie al mio tocco.
E' fredda, le sue dita sembrano ghiaccioli così l'abbraccio e le stringo una mano.
E' così fragile e indifesa; il suo cuore batte veloce lo posso sentire appoggiando il mio viso vicino al suo collo, è bellissima, ha dei lineamenti perfetti con quel nasino piccolino e quelle labbra carnose e rosee, con quella pelle eterea. Scaccio questi pensieri sdolcinati dalla testa e cerco di addormentarmi cullato dai battiti del suo cuore che corre all'impazzata.

Ruth's pov

La mattina seguente, quando mi sveglio, mi ritrovo coricata su Harry con la testa appoggiata sul suo petto con i suoi occhi puntati addosso. Mi sposto di colpo facendolo scoppiare a ridere, che bella risata che ha.
"Perché ti sei spostata?" Mi chiede con uno sguardo malizioso ma nella sua voce c'è una nota dolce e gentile.
"Perché ero su di te" Rispondo arrossando, ho le guance in fiamme
"Suona bene, tu eri su di me, mm eccitante" Ride
Sembra più amichevole, non è cattivo o violento, mi potrei abituare a un Harry gentile
"Smettila" Rido anche io
"Dormito bene?" Mi chiede
"Si, ma vorrei capire perché sei nel mio letto" Gli chiedo incrociando le braccia e alzando le sopracciglia
"Hai detto che mi volevi" Alza e abbassa le sopracciglia
"Pervertito" Rispondo abbastanza scandalizzata
"Vieni giù a fare colazione? C'è pane tostato con la marmellata oppure pane e Nutella per un giornata con la ragazzina monella" Scoppio a ridere fino a lacrimare, questa da dove l'ha tirata fuori?
"Non morirmi mi raccomando" Strizza l'occhio
Quando riesco a ricompormi decido di fargli una domanda
"Perché sei così gentile, ora?"
Ho paura della reazione che può scaturire questa domanda
"Non lo so" Commenta alzando le spalle.

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