20. Un'ottima descrizione di scontro a fuoco

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Questo brano è tratto da The counselor di Cormac McCarthy (il maestro, il vate, il Supremo, insomma fate voi). L'opera è stata scritta per essere messa in scena, non per stare in un romanzo, infatti il film omonimo è del 2013. In questo brano, stavo dicendo, non c'è un dialogo. Una descrizione del territorio (eccetto il minimo indispensabile). Una singola parola o preposizione fuori posto o di troppo.
C'è solo azione. Stop.
E rileggendole, queste parole, ci stupiscono perché sono semplici, di uso comune, le diciamo tutti i giorni. Non c'è nulla di ricercato (in apparenza), e sembra quasi che a mettersi lì riusciremmo, magari con un po' di fatica, a tirare fuori qualcosa di simile anche noi. E invece no: tutta la ricerca e il lavoro stanno nella riduzione e nell'eliminazione del superfluo. Uno scultore davanti a un pezzo di marmo. Anche nella creazione della storia, ovviamente, ma in questo caso vorrei vi focalizzaste sullo stile.

Ma bando alle ciance, musica maestro:

L'autocisterna-spurgo su una strada asfaltata a due corsie del Texas centrale. Una Sedan ultimo modello la sta seguendo, con due uomini a bordo. Il passeggero connette un lampeggiante all'accendisigari del cruscotto e si sporge dal finestrino e piazza il lampeggiate sul tettuccio. Poi prende una scatola nera da sotto il sedile, l'avvicina al finestrino e l'accende, e questa inizia a emettere il suono di una sirena della polizia. L'autocisterna-spurgo rallenta e accosta lungo la strada e si ferma. La Sedan accosta a una certa distanza dietro il camion e i due uomini smontano, calcandosi in testa degli Stetson bianchi. Portano stivali e pantaloni tanè e camicie bianche e pistole automatiche alla cintura. Il conducente dell'autocisterna - l'uomo dei fili - li osserva nel retrovisore. Gli stivali del suo copilota si allontanano lungo il lato del passeggero. Il conducente mette in moto e riparte. Il due uomini sulla strada sono a un passo dal camion ed estraggono le pistole e prendono a correre. Adesso il copilota è sdraiato nel fosso e quando l'autocisterna gli si leva da davanti i due uomini sulla strada si ritrovano esposti e lui apre il fuoco su di loro con una pistola, lasciandone uno morto in mezzo alla carreggiata e ferendo l'altro alla gamba. L'uomo ferito si butta nel fosso sul lato opposto della strada.

L'autocisterna si è di nuovo fermata, leggermente di traverso, e dal finestrino il conducente apre il fuoco sull'uomo ferito. Quest'ultimo si appiattisce nel fosso e prende accuratamente la mira e colpisce il conducente alla testa. La pistola del conducente rotola in strada. Dal fosso il copilota vede la postola cadere. Scruta l'altro lato della strada. Poi si ritrae sul fondo del fosso, si china e corre in direzione dell'autocisterna. L'uomo ferito vede la schiena spostarsi lungo il fosso, si alza e spara a tre riprese. La terza pallottola colpisce la cisterna del camion e dal foro inizia a sgorgare un liquame scuro. Il copilota raggiunge l'autocisterna e apre la portiera e si issa faticosamente nella cabina oltre il corpo accasciato sul pavimento, ci si china sopra e protendendosi preme la frizione con le mani, poi innesta la prima e si allunga a levare il freno a mano. Preme l'acceleratore con una mano e con l'altra rilascia la frizione e l'autocisterna si immette sulla strada. L'uomo ferito si arrampica fuori dal fosso e zoppicando torna alla macchina, sale a bordo e chiude la portiera. Posa la pistola sul sedile, ci allunga una mano sotto e tira fuori un mitragliatore AR-15, mette in moto e parte all'inseguimento dell'autocisterna.

L'autocisterna è finita sul bordo strada e la macchina l'affianca dal lato del passeggero e l'uomo ferito apre il fuoco, svuotando il caricatore dell'AR-15 nella portiera del camion. Poi rallenta e si scosta, si ferma sul ciglio e resta a guardare. Davanti a lui l'autocisterna sbanda lentamente e rotola nel fosso dove si inclina su due ruote e rimane un istante in equilibrio prima di ricadere sulle quattro ruote e lì fermarsi nel silenzio. Nell'auto l'uomo continua a guardare. Nello specchietto retrovisore vede una macchina che si avvicina, minuscola sul lungo rettilineo asfaltato. Riesce a vedere la pistola sulla strada e dietro, il corpo senza vita. Avanza con cautela e arrivato all'altezza del camion nel fosso si ferma. Guarda di nuovo nel retrovisore. La macchina in arrivo lungo la strada tremola nella calura. L'uomo ha una gamba dei pantaloni scura di sangue fino allo stivale. Si porta una mano alla coscia. Si piega in avanti un po' sofferente. Rovescia l'AR-15 sul sedile, espelle il caricatore vuoto e allunga una mano sotto il sedile ad afferrare una piccola sacca di tela, se la posa in grembo, fa scorrere la lampo, estrae uno dei sei caricatori pieni che contiene, lo innesta sull'AR-15 e tira indietro il carrello per caricare un proiettile. La macchina in arrivo ha rallentato. Ora si ferma. Si gira di traverso sulla carreggiata, indietreggia e inverte la marcia per ripartire nella direzione da cui è venuta. L'uomo ferito ha aperto la portiera e scende dall'auto, imbraccia l'AR-15 e apre il fuoco sull'auto in fuga. Svuota il caricatore e abbassa l'arma e rimane a guardare. L'auto rallenta, sbanda e finisce nel fosso dove si ferma.

L'uomo si sporge all'interno della macchina a prendere un altro caricatore e ricarica l'AR-15, si volta e scende lungo il terrapieno fino all'autocisterna.

Lezioni di Scrittura Creativa - [2/8]Where stories live. Discover now