Cheryl sorrise
"Allora che ci fai qui?" La ragazza dai capelli rosa si ricordò immediatamente il motivo della sua visita.
"Devo portarti in un posto" disse sedendosi un po' più indietro, ma rimanendo sempre su di lei. Le prese le mani e la tirò su. Lei lo fece di malavoglia.
"È prestissimo, perché così presto?" Si lamentò Cheryl guardandola negli occhi supplicante di lasciarla dormire un altro po'.

"Facciamo un'altra volta ti prego" si appoggiò alla sua spalla come un peso morto.
"Ah e cosa vorresti fare oggi?" Le chiese spostandole una ciocca di capelli dal viso e cercando di guardarla negli occhi. Cosa impossibile dato che la sua guancia era posata sul suo petto.
"Dormire sarebbe una delle opzioni più quotate, oppure potresti rimanere qui a coccolarmi. Ormai hai fatta così tanta strada..." disse 'innocentemente' stringendola per i fianchi a se.

"Non mi dispiacerebbe, ma ho già detto a Jughead che ci saremo state" disse Toni scrollandosela di dosso e trascinandosi fuori dal letto.
"Quindi ora muoviti"
Cheryl sbuffó
"Ma perché non mi hai chiesto niente prima di confermare la mia presenza? O perché siamo uscite ieri se già sapevi che dovevo svegliarmi a quest'ora stamattina?" Chiese esasperata
"Numero uno: non te l'ho chiesto perché sapevo che avresti detto di no. Numero due: non è presto sono quasi le dieci e noi siamo in ritardo" la rimproverò già in agitazione per l'orario.
"Ma se sono le.." guardò l'orologio sul comodino "9:15!! Toni potevo dormire un'altra mezz'ora" si lamentò stendendosi di nuovo sul letto.

"Cher ti conosco bene ormai, sappiamo entrambe quanto ci metti a prepararti anche se sei perfetta perfino col pigiama... quindi ora alza il tuo bellissimo culo dal letto e vai a lavarti, muoviti" le urlò contro tirandola per un braccio.
"Daiii"
Lei si alzò definitivamente e andò in bagno con gli occhi semichiusi.
"Sei una stronza" le disse sorpassandola.

"Per questo mi ami" rispose Toni spontaneamente, solo dopo si accorse dell'enorme errore che aveva appena fatto. Non si erano ancora dette quelle parole e lei le aveva buttate lì senza una circostanza plausibile.
Cheryl entrò in bagno fingendo una risata e, soprattutto, che fosse una cosa normalissima da dire e che andasse bene.

Ok. Doveva solo stare tranquilla e non mostrare sensi di disagio. Quando sarebbe uscita si sarebbe comportata come sempre decise tranquillamente guardandosi allo specchio.

Toni d'altra parte era davvero tanto agitata. E se a Cheryl non andasse bene? E se fosse troppo presto? Come aveva potuto essere così scema da non pensarci due volte prima di dirlo? Tutte quelle domande si affollarono nella sua testa quando sentì la porta aprirsi e vide una Cheryl sorridente uscirne.

Appena la vide meglio Toni rimase incantata a guardarla. Era semplicemente bellissima. Lo sarebbe stata anche con un sacco dell'immondizia.
"Te l'ho detto che andiamo in moto... vero?" Precisò, con un sorriso tirato e sguardo indagatore, facendole notare che lei portava un vestito, super carino che dava una bella visione delle sue gambe lunghe, ma pur sempre un vestito.

Cheryl alzò gli occhi al cielo
"Non ci salgo più su quel coso, te l'ho detto" disse incrociando le braccia e Toni capí che aveva deciso di non prendere le sue parole in considerazione. Fece un sospiro di sollievo.
"Usiamo la mia macchina" la pregò la rossa.
"Puoi guidarla tu" fece il labbruccio e raggiunse Toni prendendola per mano.
"E va bene" lei guardò l'ora sul suo telefonino "ma dobbiamo muoverci" sospirò e la trascinò giù per le scale.
"Sai come si fa?" Le chiese Cheryl per essere prudente.
"Con chi credi di star parlando?" Toni rispose sfacciata facendola sorridere.

Cheryl prese una giacca e poco prima di uscire vennero fermate da nana Rose.
"Dove credete di andare senza aver fatto colazione?" Chiese accusatoria.
"La faremo lungo la strada" spiegò tranquillamente Toni che ormai si era abituata a parlare con la nonna di Cheryl.
"Non si guida a stomaco vuoto. È pericolo di morte" le avvertì poggiando le mani sui fianchi.

"Non ti preoccupare nana, non dobbiamo andare lontano. E ho dei crackers in macchina nell'attesa"
La donna le guardò come a chiederle perché stavano facendo così. Come se la stessero offendendo in qualche modo, ma poi si convinse e le lasciò andare a malincuore.

"Ok care ma promettetemi che mangerete qualcosa di sostanzioso. La colazione é il pasto più importante della giornata" le minacciò con un dito.
"Certo Nana" la rassicurò Cheryl per poi abbracciarla.
"Arrivederci Rose" la salutò anche Toni sventolando una mano "mi prenderò cura io di lei. Comunque ho già mangiato a casa mia quindi non si deve preoccupare" la rassicurò.

"La tua ragazza è più prudente di te mia cara" rimproverò sua nipote con voce anziana.
"Nonna!" si lamentò lei, avrebbe voluto aggiungere un 'non è la mia ragazza' ma tanto sapeva che sua nonna sapeva "non è colpa mia... non sapevo che mi avrebbe buttata giù dal letto così presto" cercò di difendersi.

Nana Rose fece un occhiolino a Toni e lei sorrise.
"Voi" le indicò Cheryl con occhi socchiusi "non potete allearvi contro di me" disse sospettosa. Toni e Rose si guardarono e risero di gusto.
"Ora andate o farete tardi" le incitò la nonnina muovendo le mani davanti a lei.
"E mangia Cheryl che stai sciupata" le urlò prima di chiudere la porta.

"Ah quelle due" sospirò tornando in cucina "finiranno in grossi guai" era davvero preoccupata per il loro destino. Stavano così bene insieme, non aveva mai visto sua nipote così felice e solare. Sperava soltanto non succedesse niente di grave a causa di sua nuora, ma sapeva che prima o poi l'avrebbe scoperto e non sarebbe andata a finire bene.

"Hai davvero dei cracker in macchina?" Chiese Toni mettendo in moto. Cheryl annuì.
"Bene mangiali perché non possiamo fermarci. Siamo. in. ritardo" partì a tutta velocità.
"Non ho fame" disse la rossa per non farla preoccupare. Toni la fulminò con lo sguardo. Si erano fermate perché avevano già incontrato il primo semaforo rosso.

"Ok ok" li prese e iniziò a mangiare.
"Dove andiamo?" Chiese curiosa.
"Stiamo andando nel southside, voglio farti conoscere il mio mondo" disse facendo l'occhiolino.

Cheryl ne rimase contenta, era grata del fatto che Toni volesse farle conoscere una parte così importante di lei. Si stava aprendo con lei e questo era davvero un grande passo in avanti dato che era una persona molto introversa. Allo stesso tempo, però, Cheryl era anche molto spaventata. Non c'era mai stata nella zona sud, o meglio, non era mai stata in un posto che non fosse la casa di Toni.

"E Jughead che c'entra?" Chiese collegando le parole di poco prima, quando le aveva parlato di una certa conferma data a Jughead.
"Si da il caso che sia il mio miglior amico" sorrise girando l'angolo per poi guardarla.

Lei sbuffó ricordandosene in quel momento. Non le piaceva Jughead, ai suoi occhi era uno che voleva sempre attirare l'attenzione su di se, in qualunque modo.
'Guardatemi sono un ragazzo disagiato e ho bisogno di aiuto' patetico.
Poi da quando si era messo con sua cugina... erano ancora più insopportabili insieme. I perfetti idioti.

Arrivarono, Cheryl lo capí perché la sua ragazza si fermò.
"Ma che posto è questo?" Sussurrò tra se e se. Si trovavano in un parcheggiò enorme un po' datato, dato che c'era solo uno spiazzo di terreno e altre macchine messe a caso.
La rossa sentì delle voci provenire da lontano e si incuriosì.
"Cosa-?" Chiese curiosa guardando Toni. Lei le prese la mano.
"Non avere paura, ci sono io" le diede le chiavi della macchina e Cheryl le mise in borsa.
"Non ho paura" protestò lei
"Allora perché ti trema la mano?" Le chiese consapevole del fatto che fosse così perché, anche se la stava stringendo, si muoveva comunque.
"Non sono mai stata qui" liquidò la questione.

"Lo so" sorrise cercando di tranquillizzarla
"Ma non siamo così male come ne parlate voi al nord. Sono tutte storie che si raccontano ai bambini per farli andare a dormire con la paura di non allontanarsi troppo da casa. Non sono tutti così. Mi hanno salvata e continuano ad aiutarmi in qualsiasi cosa." Sussurrò abbassando lo sguardo e iniziando a camminare verso quelle voci.

"E se qualcuno prova a toccarti, se la dovranno vedere con me. E io faccio tanta paura alle persone qui" disse facendo un'espressione da dura.
"Ma se sei uno scricciolo" le fece notare la rossa sorridendo.
"Questo scricciolo" si indicò "ti fa avere gli orgasmi migliori di sempre" disse fiera di se.
"Eccola... la tua solita battutina" Cheryl alzò gli occhi facendo sorridere Toni.

"Non è una 'battutina'" disse retorica mimando delle virgolette alla parola 'battutina' "è la verità" alzò semplicemente le spalle e finalmente arrivarono al luogo.

N/A: Capitolo molto soft. So che non ho aggiornato molto in questo periodo ma domani praticamente inizia la scuola quindi, a malincuore, dovrò ricominciare a pubblicare una volta a settimana scusate.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now