Closer to you||choni

Capitolo 38

Davanti a loro correva il fiume e sulla riva c'erano tante persone che ridevano e scherzavano. Avevano dei bicchieri in mano, presumibilmente con della birra dentro, c'erano dei tavoli di plastica, moto parcheggiate intorno.

Cheryl capí la provenienza di quelle voci, che ora erano più forti di prima.
"Toni" un ragazzo chiamò Toni ed entrambe si girarono curiose. La più bassa non l'aveva riconosciuto dalla voce, ma appena lo vide, sorrise.
"Jack!" esclamò abbracciandolo e aggrappandosi al suo collo.
"Da quanto tempo" si rattristì lui ricordando il loro ultimo incontro.
"Troppo".

Ci furono secondi di silenzio in cui rimasero a guardarsi negli occhi, chissà cosa si stavano dicendo attraverso il loro sguardo.
Jack era un ragazzo, più o meno dell'età di Toni. Aveva i capelli biondi non tanto lunghi e neanche corti, gli occhi azzurro cielo e una barbetta incolta. Era alto e muscoloso: ti trasmetteva sicurezza solo a guardarlo. Perfetto praticamente. Tranne per la sua faccia da pesce lesso.
Cheryl tossì attirando la loro attenzione su di lei.
"Jack, lei é Cheryl..." finalmente si riconcentrò su di lei. Lui sorrise "la mia ragazza" finì lei in imbarazzo.

Cheryl gli porse la mano contenta di quella introduzione e lui la strinse insicuro. Sorrise scettico e poi riguardò Toni. Lei gli sorrise con sguardo duro e lui tornò alla realtà.

"Beh è-è stato un piacere rivederti" si grattò la testa e poi riguardò la rossa
"E anche conoscere te. Sei davvero fortunata ad avere una come Topaz al tuo fianco" disse riacquistando la sua sicurezza. Cheryl poté notare un luccichio nei suoi occhi quando posò, per la centesima volta, lo sguardo sulla SUA ragazza.

Gli sorrise falsamente e lui se ne andò.

"Chi era?" Chiese curiosa raggiungendo Toni che si era girata dall'altra parte incamminandosi verso un punto indefinito.
"Un mio vecchio amico" fece scivolare così la questione impacciata.
"Vieni ti faccio conoscere gli altri" la prese per un braccio emozionata e la portò verso altra gente.

Cheryl rimase sorpresa nello scoprire quante persone Toni conoscesse e di quanto fosse legata a loro. Beh infondo faceva parte di una gang. La rossa non sapeva esattamente cosa questo significasse, ma dai film aveva capito che si comportavano come una specie di famiglia.
In quei dieci minuti ne ebbe la conferma; conobbe persone fantastiche: ragazzi, adulti, perfino anziani.
Non si immaginava proprio una cosa del genere.

"Bene è il momento, dopo potrai socializzare con chi ti pare e ti presenterò altra gente" le sorrise portandola davanti ad un palco, che già aveva visto prima. Si misero vicino ad altre persone, Toni si girò per prendere due bicchieri di birra da sopra una botte e gliene porse uno.
"Cosa sta succedendo?" Chiese incuriosita da tutto quel clamore.
"Guarda" alzò un sopracciglio dirigendo il suo sguardo verso un signore che ora si trovava sul palco. Era davvero agitata. Chissà cosa sarebbe successo.

"Ascoltate serpents" l'uomo sul palco richiamò l'attenzione 
"Lui è il padre di Jughead, Fp" spiegò Toni sottovoce e Cheryl annuì.
"Circa sessant'anni fa, si svolse la nostra prima riunione, proprio qui sulla riva di questo fiume. Quindi mi sono sembrati il luogo e il momento più giusti dove radunarci, oggi che..." si fermò un attimo cercando del coraggio. "Che ho deciso di mollare" un vociare si accese in sottofondo.

Cheryl non stava capendo niente. Mollare cosa? Guardò Toni, aveva gli occhi lucidi e il naso rosso. Quel tipo stava forse per morire? L'avrebbero sacrificato? I peggiori pensieri passarono per la sua testa. Toni non piangeva mai, che cosa stava fottutamente succedendo. Iniziò a sudare freddo.

"É stato un onore per me far parte di questa... famiglia. Ho lottato al vostro fianco, ho mangiato inisieme a voi, ho sopportato le notti in tenda con Frank" tutti risero girandosi e guardando questo 'Frank'. Anche Cheryl lo fece. Era un uomo sulla quarantina, grassottello e dall'aria simpatica. Alzò il bicchiere rosso e sorrise un po' in imbarazzo.